Su Sicor-Teva presenterò richiesta di audizione in Regione Lombardia
Qualche giorno fa i vertici del gruppo Teva – proprietari della Sicor di Bulciago – hanno annunciato improvvisamente la chiusura della storica sede lecchese che comporterà il licenziamento di 109 dipendenti nel giro di pochi mesi.
I lavoratori, insieme ai sindacati, stanno già manifestando per scongiurare gli effetti devastanti della cessazione dell'attività.
La Sicor, azienda attiva da 50 anni che fa capo alla multinazionale israeliana Teva, non sembra avere problemi di liquidità.
“Prima di tutto esprimo la mia personale solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie perché stanno vivendo una situazione di grande incertezza”, premette Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle.
“Dopo la Henkel di Lomazzo e la Voss di Osnago, arriva un altro brutto colpo per il territorio lariano. La Sicor è una realtà che appartiene a un settore, quello chimico-farmaceutico, che non appare subìre gli effetti della crisi economica. Anche in questo caso, la decisione sembrerebbe motivata dalla volontà dei proprietari di massimizzare i profitti a spese dei lavoratori. E noi non lo possiamo permettere”.
“In questo periodo storico sta emergendo con forza il tema della responsabilità sociale d'impresa. Fino a che punto è lecito condizionare il futuro di centinaia di persone? Dove è fissato il confine tra il guadagno e le ricadute sociale di scelte unilaterali dettate dal business? Domande che stanno esplodendo con forza e che meritano un dibattito politico che fornisca delle risposte”.
“Oggi – conclude Raffaele Erba – depositerò richiesta di audizione dei vertici della multinazionale in IV Commissione. Regione Lombardia, come ha già fatto per la Henkel e la Voss, ha il dovere di trovare una soluzione”.
I lavoratori, insieme ai sindacati, stanno già manifestando per scongiurare gli effetti devastanti della cessazione dell'attività.
La Sicor, azienda attiva da 50 anni che fa capo alla multinazionale israeliana Teva, non sembra avere problemi di liquidità.
“Prima di tutto esprimo la mia personale solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie perché stanno vivendo una situazione di grande incertezza”, premette Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle.
“Dopo la Henkel di Lomazzo e la Voss di Osnago, arriva un altro brutto colpo per il territorio lariano. La Sicor è una realtà che appartiene a un settore, quello chimico-farmaceutico, che non appare subìre gli effetti della crisi economica. Anche in questo caso, la decisione sembrerebbe motivata dalla volontà dei proprietari di massimizzare i profitti a spese dei lavoratori. E noi non lo possiamo permettere”.
“In questo periodo storico sta emergendo con forza il tema della responsabilità sociale d'impresa. Fino a che punto è lecito condizionare il futuro di centinaia di persone? Dove è fissato il confine tra il guadagno e le ricadute sociale di scelte unilaterali dettate dal business? Domande che stanno esplodendo con forza e che meritano un dibattito politico che fornisca delle risposte”.
“Oggi – conclude Raffaele Erba – depositerò richiesta di audizione dei vertici della multinazionale in IV Commissione. Regione Lombardia, come ha già fatto per la Henkel e la Voss, ha il dovere di trovare una soluzione”.
Raffaele Erba - consigliere M5S