Anche l'oggionese Cesare Fumagalli tra i componenti della segreteria nazionale PD
C'è anche il nome di Cesare Fumagalli fra i componenti della segreteria nazionale del PD nominata quest'oggi dal neo numero uno del partito, Enrico Letta, subentrato al dimissionario Zingaretti. Fumagalli, classe 1953, è originario di Oggiono e molto conosciuto anche a Lecco dove ha occupato ruoli di spicco.
Di formazione umanista, laureato in sociologia, per diversi anni è stato una figura di rilievo all'interno di Confartigianato. Dopo un periodo lavorativo presso la Presidenza di Regione Lombardia, il 67enne oggionese è entrato a far parte dell'organizzazione delle imprese artigiane a partire dal ruolo di direttore di Confartigianato Lecco. Successivamente è divenuto segretario regionale dell'organizzazione e infine ha rivestito il ruolo di segretario generale di Confartigianato nazionale, entrando anche a far parte del board di ''Sme United'' l'organizzazione europea delle Pmi.
Di formazione umanista, laureato in sociologia, per diversi anni è stato una figura di rilievo all'interno di Confartigianato. Dopo un periodo lavorativo presso la Presidenza di Regione Lombardia, il 67enne oggionese è entrato a far parte dell'organizzazione delle imprese artigiane a partire dal ruolo di direttore di Confartigianato Lecco. Successivamente è divenuto segretario regionale dell'organizzazione e infine ha rivestito il ruolo di segretario generale di Confartigianato nazionale, entrando anche a far parte del board di ''Sme United'' l'organizzazione europea delle Pmi.
Cesare Fumagalli
Durante il mandato da segretario generale, incarico che ha rivestito fino al dicembre scorso e per oltre quindici anni, il 67enne ha avuto modo di incontrare più volte Enrico Letta. Dal confronto sulle necessità delle piccole e medie imprese e sul futuro del Paese fra i due è nato un solido rapporto di stima e collaborazione che si protrae da anni e ha portato oggi Fumagalli ad assumere l'incarico di componente della segreteria nazionale del Partito Democratico di cui fanno parte anche Lia Quartapelle, Antonio Nicita, Chiara Braga, Chiara Gribaudo, Cecilia D'Elia, Enrico Borghi, Anna Rossomando, Antonio Misiani, Manuela Ghizzoni, Filippo Del Corno, Susanna Cenni, Sandra Zampa, Mauro Berruto, Francesco Boccia e Stefano Vaccari. Già quando Letta era premier (prima del cambio con l'allora alleato Matteo Renzi) si era ipotizzato un ingresso dell'oggionese nella sua squadra di Governo.All'interno dell'organo di indirizzo del PD Fumagalli - che ha recentemente ottenuto il titolo di cavaliere di gran croce dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - darà un contributo proprio nel settore in cui è stato impegnato per diversi anni della sua carriera lavorativa, quello delle Piccole e Medie Imprese (Pmi), dello sviluppo economico e del terzo settore. Sposato e padre di due figli, l'oggionese - come lui stesso ha fatto sapere - è sempre stato uno strenuo sostenitore del ''Made in Italy'' e della sua qualità, pensando alle Pmi come protagoniste nei mercati aperti del futuro.
E' ragionevole pensare che il suo apporto nella segreteria nazionale sarà volto anche all'elaborare politiche che incentivino l'adozione delle tecnologie digitali nelle Pmi, un elemento che ha sempre ritenuto importante soprattutto per le imprese di piccole dimensioni operanti nei settori produttivi e dei servizi.
E' ragionevole pensare che il suo apporto nella segreteria nazionale sarà volto anche all'elaborare politiche che incentivino l'adozione delle tecnologie digitali nelle Pmi, un elemento che ha sempre ritenuto importante soprattutto per le imprese di piccole dimensioni operanti nei settori produttivi e dei servizi.
Fumagalli con il presidente Mattarella al conferimento del titolo di cavaliere
Positiva anche la segretaria provinciale del PD, Marinella Maldini. "Non conosco Fumagalli personalmente, però mi sembra un ottimo profilo. La considero una scelta azzeccata e che potrà far bene anche al territorio. Condivido in generale tutte le scelte adottate sino ad ora da Enrico Letta, che arrivano dopo le giornate burrascose per le dimissioni di Zingaretti".
