Coldiretti Lecco: i servizi scolastici in programma
Arrivano le vacanze, ma già si guarda al futuro e ai progetti didattici che, da settembre, torneranno a coinvolgere Coldiretti Como Lecco, in particolare con la partecipazione delle donne e dei giovani dell’organizzazione agricola, pronti a salire nuovamente in cattedra.
Stagionalità, tutela della biodiversità e dell’ambiente, attenzione allo spreco di cibo, scelta consapevole di ciò che si porta a tavola: questi e tanti altri i temi cardine dei progetti che avranno lo scopo di accrescere nei giovani la cultura del cibo e delle tradizioni alimentari, per una sana alimentazione e un comportamento corretto a tavola e negli acquisti.
“L’educazione al cibo delle nuove generazioni è cruciale per il futuro del nostro Paese in un momento in cui l’emergenza Covid ci ha messo di fronte a sfide mai immaginate prima sul fronte della salute, della sicurezza e dell’economia” affermano Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco, e Francesca Biffi, presidente dell’Associazione AgriMercato e presidente provinciale di Coldiretti Donne Impresa.
“Negli ultimi 20 anni abbiamo fatto crescere con le nostre imprese la rete dei servizi educativi per l’infanzia – spiega Trezzi – ed ora le fattorie didattiche delle due province lariane, anche in estate, possono accogliere gruppi o famiglie, in sicurezza nei grandi spazi aperti delle campagne italiane, offrendo percorsi didattici o ricreativi sull’ambiente rurale, il lavoro degli agricoltori, l’origine dei prodotti alimentari e la vita degli animali. Un percorso educativo che ha permesso di coinvolgere, a livello nazionale, oltre mezzo milione di bambini ogni anno aiutandoli a formare il gusto e l’attenzione alla distintività e alla biodiversità contro l’omologazione a tavola. L’educazione alimentare, è diventata e resterà cruciale nella visione e nel lavoro quotidiano di Coldiretti assieme a quello degli agricoltori italiani e, ci auguriamo, sempre più di tutta la filiera agroalimentare”.
Il progetto segue il protocollo sottoscritto nel 2019 tra il Ministero dell’Istruzione e Coldiretti che consente di mettere a sistema una serie di attività per le scuole, trasformandole in un’offerta formativa organica di ampia portata e di fresca attualità.
“Vogliamo – aggiunge Biffi – che i nostri bambini crescano bene, imparino a riconoscere il giusto cibo e a difendersi da quello che nuoce. La dieta mediterranea, che ci consente di avere uno dei popoli più longevi del pianeta, deve rimanere un patrimonio inscalfibile del nostro Paese e dell’umanità. L’emergenza Covid ha fatto affiorare sia il tema del necessario rafforzamento della sovranità alimentare del nostro Paese, sia l’esigenza di una progetto lungimirante e pragmatico per un modello di sviluppo sostenibile, a partire dal cibo che da tutti i punti di vista dovrà essere in linea con il progetto di transizione ecologica che abbiamo davanti”.
Stagionalità, tutela della biodiversità e dell’ambiente, attenzione allo spreco di cibo, scelta consapevole di ciò che si porta a tavola: questi e tanti altri i temi cardine dei progetti che avranno lo scopo di accrescere nei giovani la cultura del cibo e delle tradizioni alimentari, per una sana alimentazione e un comportamento corretto a tavola e negli acquisti.
“L’educazione al cibo delle nuove generazioni è cruciale per il futuro del nostro Paese in un momento in cui l’emergenza Covid ci ha messo di fronte a sfide mai immaginate prima sul fronte della salute, della sicurezza e dell’economia” affermano Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco, e Francesca Biffi, presidente dell’Associazione AgriMercato e presidente provinciale di Coldiretti Donne Impresa.
“Negli ultimi 20 anni abbiamo fatto crescere con le nostre imprese la rete dei servizi educativi per l’infanzia – spiega Trezzi – ed ora le fattorie didattiche delle due province lariane, anche in estate, possono accogliere gruppi o famiglie, in sicurezza nei grandi spazi aperti delle campagne italiane, offrendo percorsi didattici o ricreativi sull’ambiente rurale, il lavoro degli agricoltori, l’origine dei prodotti alimentari e la vita degli animali. Un percorso educativo che ha permesso di coinvolgere, a livello nazionale, oltre mezzo milione di bambini ogni anno aiutandoli a formare il gusto e l’attenzione alla distintività e alla biodiversità contro l’omologazione a tavola. L’educazione alimentare, è diventata e resterà cruciale nella visione e nel lavoro quotidiano di Coldiretti assieme a quello degli agricoltori italiani e, ci auguriamo, sempre più di tutta la filiera agroalimentare”.
Il progetto segue il protocollo sottoscritto nel 2019 tra il Ministero dell’Istruzione e Coldiretti che consente di mettere a sistema una serie di attività per le scuole, trasformandole in un’offerta formativa organica di ampia portata e di fresca attualità.
“Vogliamo – aggiunge Biffi – che i nostri bambini crescano bene, imparino a riconoscere il giusto cibo e a difendersi da quello che nuoce. La dieta mediterranea, che ci consente di avere uno dei popoli più longevi del pianeta, deve rimanere un patrimonio inscalfibile del nostro Paese e dell’umanità. L’emergenza Covid ha fatto affiorare sia il tema del necessario rafforzamento della sovranità alimentare del nostro Paese, sia l’esigenza di una progetto lungimirante e pragmatico per un modello di sviluppo sostenibile, a partire dal cibo che da tutti i punti di vista dovrà essere in linea con il progetto di transizione ecologica che abbiamo davanti”.