Bulciago: un progetto di ricollocamento per gli ex lavoratori Sicor in cassa integrazione
Dopo la cessazione dell'attività produttiva a fine settembre, i dipendenti della Sicor di Bulciago, azienda che fa capo al gruppo multinazionale Teva Pharmaceuticals, hanno ufficialmente concluso il loro percorso lavorativo presso la ditta che la scorsa primavera aveva annunciato la chiusura di tutte le linee di produzione del sito.
"Fare rete oltre la rete" sarà quindi la strategia alla base di questo progetto che potrebbe ridare speranza e nuove opportunità agli ex dipendenti della Sicor, la quale tenta proprio di coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti affinchè si arrivi a una consapevolezza territoriale della necessità di aiutare in questo momento di crisi chi si trova in situazione di svantaggio.
Nei primi giorni di aprile si era giunti all'intesa sindacale per la concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale che è stato richiesto per la durata di dodici mesi, a partire dal 6 aprile 2021 e nell'accordo erano previsti percorsi di politiche attive ed il ricorso all'outplacement. La collocazione in cassa integrazione dei lavoratori è stata graduale, sia per consentire di terminare la produzione, sia per garantire la messa in sicurezza degli impianti e dello smaltimento delle scorte di magazzino, e la proprietà stessa aveva dato disponibilità alla cessione del sito produttivo ad altre imprese eventualmente interessate.
A seguito quindi di alcuni mesi di incertezza, è emersa proprio nelle ultime ore una notizia che lascia un piccolo spiraglio di luce agli ex dipendenti Sicor perché mira a mettere in sicurezza gran parte di loro dal rischio di disoccupazione prolungata.
La Provincia di Lecco ha infatti approvato il progetto congiunto per l'accompagnamento alla ricollocazione per lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione partecipando all'iniziativa regionale denominata "Azioni di rete per il lavoro". Quest'ultima ha preso il via ufficialmente ieri, venerdì 15 ottobre, con lo stanziamento di circa 248mila euro; una cifra quindi consistente che mira appunto a favorire il ricollocamento di 80 ex dipendenti.
Regione Lombardia aveva approvato alla fine del 2020 le linee guida per l'attuazione della misura in questione e lo scorso aprile, la Provincia di Lecco ha informato gli interessati del nuovo avviso "Azioni di Rete per il Lavoro" e delle due principali crisi aziendali attive nel territorio provinciale, ossia delle aziende Sicor Srl di Bulciago e Voss Fluid Srl di Osnago. La Provincia di Lecco ha infatti approvato il progetto congiunto per l'accompagnamento alla ricollocazione per lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione partecipando all'iniziativa regionale denominata "Azioni di rete per il lavoro". Quest'ultima ha preso il via ufficialmente ieri, venerdì 15 ottobre, con lo stanziamento di circa 248mila euro; una cifra quindi consistente che mira appunto a favorire il ricollocamento di 80 ex dipendenti.
L'ente provinciale con sede a Villa Locatelli ha fin da subito avanzato la disponibilità ad aderire a reti di partenariato svolgendo il ruolo di coordinamento istituzionale mentre l'agenzia per il lavoro Adecco Italia Spa, poco dopo, ha informato di essere stata incaricata dalla società Sicor della predisposizione del progetto e, a tal fine, di essersi attivata con le società Mylia (già Adecco Formazione Srl) e IAL Lombardia per la costituzione di una rete di partenariato operativo. Il risultato finale, emerso proprio dalla collaborazione attiva di questi soggetti, è stato approvato e finanziato lo scorso 10 settembre prevendo appunto la cifra di oltre 200mila euro ed è entrato in vigore da venerdì.
La rete ha quindi deciso di intervenire a supporto dei lavoratori, incentivata dalla tenuta e dalla crescita di altre grandi aziende del comparto farmaceutico, come Teva, che nonostante o grazie il periodo difficile hanno visto crescere le proprie attività. Dalle analisi dei dati si evince infatti che il farmaceutico è un settore forte e in salute, e si è ritenuto che il progetto Azioni di Rete per il Lavoro potesse essere lo strumento più idoneo per prendere in carico in modo più "intensivo" i lavoratori e di "utilizzare" la comune storia lavorativa come punto di partenza significativo per poter definire servizi di consolidamento delle competenze più mirati, pur nel rispetto dei fabbisogni diversificati manifestati dai singoli beneficiari. I destinatari individuati per la partecipazione al progetto saranno quindi 80, non considerando ovviamente coloro che avevano già dato le dimissioni volontarie o che si sono spostati su altri siti. Da una prima indagine dei fabbisogni e dei nuovi obiettivi professionali è emersa una forte esigenza di colmare quei gap di competenza nell'ambito della propria professionalità, e soprattutto una forte determinazione ad attuare il proprio obiettivo professionale. La partnership si propone quindi principalmente di aiutare il maggior numero di lavoratori a trovare una nuova collocazione, a favorire nei lavoratori l'attivazione di energie personali e la consapevolezza di sé, la valorizzazione e la riconversione di profili professionali per trovare il proprio sbocco lavorativo in nuove attività professionali, a supportare la ricollocazione professionale dei lavoratori con attività di scouting delle opportunità disponibili e ad aumentare la spendibilità dei lavoratori con interventi formativi di riqualificazione professionale.
L'assetto organizzativo del progetto vedrà, come già detto, Adecco come capofila, che agirà da coordinatore e unico interlocutore diretto nei confronti di Regione Lombardia. La centralità dell'utilizzo di una metodologia di rete farà sì che vengano valorizzate le risorse locali, sia pubbliche sia private, e al contempo si sviluppi e si consolidino delle sinergie atte a sostenere nuove sfide e nuovi obiettivi.
"Fare rete oltre la rete" sarà quindi la strategia alla base di questo progetto che potrebbe ridare speranza e nuove opportunità agli ex dipendenti della Sicor, la quale tenta proprio di coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti affinchè si arrivi a una consapevolezza territoriale della necessità di aiutare in questo momento di crisi chi si trova in situazione di svantaggio.
M. B.