Tra virus e virologi, per me la cosa più piacevole del 2021 riguarda il micro comune di Morterone

Enrico Magni
Siamo al termine di quest’annata segnata fino al midollo da questo micro elemento (virus) che ha disarticolato le convinzioni, le certezze, i pettegolezzi dei barbieri, le ricette indiscutibili dei medici, e dei giornalisti, che ha incentivato lo scrupolo sanitario degli operat* sex, che ha fatto saltare i capelli e il cuoio capelluto a filosofi attenti al pelo, che ha fatto gonfiare le borse degli occhi ai virologi più attenti alla telecamera che al microscopio, che ha mandato in pensione la longeva Angela Merkel, che ha fatto mettere il camice bianco al posto della camicia all’ispirato Boris Johnson. Insomma, sono capitate molte cose in questo mondo globale, ma la cosa più piacevole, per me, riguarda il Comune di Morterone: il più piccolo.

Come una favola di altri tempi, narrata con un timbro di voce calmo, lento ma profondo, com’è quella del nonno, ci sono state le votazioni. Nessuno voleva presentarsi, poi, quando si è saputo che il lupo si presentava come lista Lgbt, allora qualcuno della valle si è messo in allarme per impedire lo scempio. Il richiamo della valle è stato sentito, l’uomo della provvidenza si è presentato e ha vinto. Ma il lupo ha fatto un richiamo alla corte (TAR) perché si è sentito discriminato, rivendicando la vittoria. Solo per 3 voti di scarto (9 su 12) la lista Gay perde.

La lista del  sindaco Dario Pesenti, dopo una settimana, nomina la sua giunta con assessori esterni, mentre la lista Gay continua la sua battaglia. Le parti sanno che rischiano di essere commissariate. Trovano un accordo. In giunta entra il candidato Lgbt Andrea Grassi. La cosa interessante è che ex democristiani, forzisti rompono il velo dell’esclusione e includono Andrea Grassi della lista Gay. E’ un bel risultato. La giunta di Morterone è composta da maggioranza e minoranza. Tutti i cittadini di Morterone sono rappresentati. La lista di Pesenti ha ceduto un suo assessore (Lega) e ha permesso il nuovo bicolore tutto da scoprire. In tutto questo si scorge una certa voglia di innovazione e dialogo tra le parte. E’ l’unico fatto nuovo di queste elezioni comunali e provinciali.

Da anni, anche la sindaca uscente, che non si è presentata, sperando in un commissariamento ( non solo lei) si è pietrificata. Lei era per annettere il comune di Morterone a Lecco o a Ballabio. Le annessioni per definizioni non sono sempre delle conquiste. Grande è bello.  Sta ai cittadini di Morterone, a questa nuova amministrazione, decidere se fare un referendum consultivo. Sono i cittadini a decidere. La penisola è piena di piccoli borghi dagli Appennini alla Valtellina. La questione non è solo burocratica di accorpare, la questione riguarda le politiche della montagna, dei servizi, del trovare forme di rinnovamento. La rivoluzione informatica è la variabile indipendente attraverso la quale sviluppare e mettere in sicurezza i pochi abitanti usando la telemedicina, così pure l’istruzione e la formazione. Occorrono interventi.

Per Morterone la messa in sicurezza della strada, da parte della Provincia, è fondamentale. La montagna ha bisogno di cultura, internet e il web sono gli strumenti indispensabili per promuovere. Il web paradossalmente è più utile in montagna, nelle periferie che in zona Ztl. I nuovi strumenti informatici sono un supporto per promuovere la località anche per pensare ad un albergo diffuso come impresa ricettiva alberghiera formata da più case, preesistenti e vicine fra loro, con gestione unitaria e in grado di fornire servizi alberghieri a tutti gli ospiti.

Bisogna costruire opportunità di sviluppo ecosostenibile. Per far questo occorrono risorse ma fondamentalmente idee innovative e coraggio. Si vedrà cosa sarà in grado di fare questa nuova giunta. Il sole si vede dal mattino e rimbalza sui tetti di Frasnida (borghetto di Morterone caratteristico per i suoi tetti).
Dr. Enrico Magni
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