Ello: per 33 voti di scarto Elena Pirovano batte il sindaco uscente Colombo

''Aspettavamo da tanto questo momento, abbiamo lavorato parecchio insieme per raggiungere questo risultato''. Le prime parole da sindaco, Elena Pirovano le ha pronunciate al termine di un lunghissimo e sofferto spoglio elettorale. Un confronto intenso, scheda dopo scheda, che ha visto momenti a lei favorevoli, alternati da minuti di preoccupazione.
Aperta l'urna dell'unico seggio ellese poco dopo le 14, le prime schede scrutinate sembravano sancire un plebiscito a favore di Pirovano, candidata sindaco di ''Rivivere Ello''. Conteggiati i primi cento voti Pirovano conduceva con una percentuale vicina al 60% dei consensi espressi. Le seconde cento schede hanno visto il sindaco uscente Virginio Colombo - alla testa del gruppo "Pensiero e Azione" - riavvicinarsi arrivando al 44% dei voti e riducendo i consensi di Pirovano al 56%. È stata poi la volta di un vero e proprio testa a testa piuttosto concitato. Lo scrutinio delle successive cento schede, nelle fasi di avvicinamento al conteggio di circa la metà dei voti espressi, ha visto Colombo raggiungere il 51% dei consensi a fronte di Pirovano ferma al 49%.

Elena Pirovano con Danilo Riva

Momenti di forte incertezza per l'esito finale del voto. Colombo ha potuto giovare di una fase in cui, in rapida successione, sono stati scrutinati oltre una trentina di voti tutti favorevoli alla maggioranza uscente. Il vantaggio conquistato da "Rivivere Ello" durante le fasi iniziali è però bastato a Pirovano per mantenere il comando. Superato il giro di boa delle 370 schede scrutinate su 731 voti espressi, nelle fasi finali il vantaggio di Pirovano è andato aumentando e si è consolidato. Un margine mantenuto saldamente che le ha concesso di superare i 360 voti ottenuti. Una soglia che, considerate le schede bianche e nulle, ha significato per la candidata di "Rivivere Ello" la maggioranza dei consensi espressi e la vittoria certa.

Le battute finali hanno visto lo spoglio elettorale concludersi con la conquista di 364 voti da parte di Pirovano. Il sindaco uscente Virginio Colombo - assente ai seggi così come il vice Gianluigi Valsecchi (quest'ultimo per motivi di lavoro) - è rimasto fermo a 331 voti ottenuti, risultando sconfitto per 33 schede, pari a poco più di 16 elettori. Un distacco contenuto, che nasconde però un forte recupero da parte della lista "RiVivere Ello" e della sua candidata sindaco Elena Pirovano. Infatti, alla precedente tornata elettorale del 2017 la differenza di voti fra la lista di "Pensiero e Azione" - all'epoca vincitrice con Colombo - e la lista di "Vivere Ello" - guidata da Danilo Riva - risultò di soli 22 voti. Furono 280 le schede a favore di "Pensiero e Azione" e 258 i voti conquistati da "Vivere Ello".

La tornata elettorale odierna ha visto stravolto il risultato di cinque anni fa. Elena Pirovano si è dimostrata non solo in grado di ricomporre lo svantaggio del 2017 - pari a 22 voti - ma di ottenere altri 33 voti di vantaggio. Complessivamente la lista di "RiVivere Ello" guidata da Pirovano ha saputo conquistare il 5% in più dell'elettorato ellese rispetto alle precedenti elezioni. Un dato risultato oggi decisivo. La candidatura di Pirovano ha rappresentato indubbiamente un elemento di novità per gli elettori.
"Sarò il sindaco della gente" sono state le sue prime parole dopo il voto. Pirovano ha espresso la volontà di "parlare e dialogare con tutti i cittadini" sia con coloro che hanno espresso un voto a suo favore sia con coloro che hanno votato per la riconferma del sindaco uscente Colombo.

VIDEO - i commenti di vincitori e vinti


"Colombo è amareggiato" ha spiegato Vittorio Ardagna, capogruppo di "Pensiero e Azione" formazione di maggioranza uscente. La sconfitta odierna pesa in modo particolare sulle sue spalle e su quelle di Colombo. "Sarebbe stato il suo ultimo mandato, mi dispiace tanto per lui, poteva chiudere tutto quello che aveva iniziato" ha spiegato Ardagna. Al momento Colombo non ha sciolto la riserva sulla sua eventuale decisione di proseguire il suo impegno come consigliere comunale di opposizione. "Dobbiamo ancora decidere chi farà la minoranza, anche in funzione delle preferenze" ha ribadito Ardagna.
Quello odierno è un risultato che lascia l'amaro in bocca all'ormai ex gruppo di maggioranza di "Pensiero e Azione". In particolare, se la valutazione amministrativa riguardo gli scorsi cinque anni viene condotta alla luce dei numerosi investimenti in opere pubbliche realizzate dalla giunta Colombo. "Probabilmente il fatto di aver candidato una donna ha favorito [il gruppo di "Rivivere Ello"]" ha ipotizzato Ardagna aggiungendo: "noi abbiamo lavorato bene, abbiamo fatto diversi investimenti, bisogna vedere come la gente ha interpretato queste cose".

Vittorio Ardagna

Sul versante della neo maggioranza "Rivivere Ello" guarda già ai primi appuntamenti. In vista del consiglio di insediamento il gruppo dovrà riflettere su come costituire la giunta che affiancherà il neo sindaco Pirovano nell'amministrazione del paese. "Guarderemo alle preferenze" hanno spiegato Danilo Riva e Tommaso Tentorio, candidati della lista, presenti allo spoglio elettorale.
Nel frattempo, il gruppo vincitore e i suoi candidati si sono concessi un breve momento di festa con i propri sostenitori, arrivati all'esterno del municipio dove è avvenuto lo spoglio delle schede. "W Elena sindaco della gente" recitava uno striscione portato da un sostenitore del gruppo ed esposto una volta che la vittoria è stata certa.

L'elezione a sindaco di Elena Pirovano rappresenta un forte elemento di rottura e discontinuità nella vita amministrativa comunale. In particolare, alla luce di un lungo periodo, durato oltre un decennio, in cui il confronto politico è stato caratterizzato dalle figure dell'ex sindaco Virginio Colombo, Danilo Riva - oggi rieletto con Elena Pirovano - e l'ex sindaco Elena Zambetti. Seppur alla guida di una lista civica che vede al suo interno esponenti come lo stesso Riva - in passato impegnato fra le fila del centro destra - Pirovano rappresenta una figura politica più orientata al campo progressista del centro sinistra.
L'assenza alle elezioni di Elena Zambetti - e della sua lista "Tradizione e Futuro" - ha rappresentato un ulteriore elemento di novità. L'esponente della Lega - che ha rinunciato alla corsa a sindaco per motivi professionali e lavorativi - ha lasciato il suo elettorato - 210 i voti ottenuti nel 2017 - senza un punto di riferimento formale.
Anche se non confermate e anzi smentite dai diretti interessati, alcune indiscrezioni avevano parlato di una ritrovata intesa in vista del voto fra le due liste del centro destra "Tradizione e Futuro" e "Pensiero e Azione". Indiscrezioni, forse rimaste tali. Ciò che appare certo è che, come spesso accade nella politica locale, l'intento di "indirizzare" consensi verso l'una o l'altra lista fallisce. Soprattutto se le due realtà politiche in questione sono state in aperto confronto per lunghi anni. A testimonianza di ciò vi è il limitato incremento ottenuto nelle urne, oggi giorno, da "Pensiero e Azione" rispetto al 2017: solo 51 voti.

Sul versante della partecipazione al voto, l'attuale tornata elettorale ha registrato un ulteriore calo dell'affluenza. Se nel 2017 - con ben tre liste candidate - erano stati 748 gli elettori che si erano recati alle urne - su 1021 aventi diritto - la scorsa domenica 12 giugno il numero dei votanti è sceso a 731. Un dato che - unitamente all'aumento del corpo elettorale, che oggi conta 1049 elettori - ha fatto scendere l'affluenza al 69,69%. In calo del 4.8% rispetto alla precedente tornata elettorale comunale di cinque anni fa, quando risultò pari al 74.53%.
A giocare un ruolo chiave è stato probabilmente, oltre all'assenza del candidato della Lega Elena Zambetti, il mancato rinnovamento della maggioranza uscente. La lista di "Pensiero e Azione", anch'essa espressione del centro destra ha ripresentato il sindaco uscente Virginio Colombo, da decenni attivo in politica, ricandidando al suo fianco elementi di spicco come il vicensindaco uscente Gianluigi Valsecchi e il capogruppo uscente Vittorio Ardagna. Entrambi da diversi anni impegnati in politica. A poco è servito il folto gruppo di giovani che è entrato a far parte del progetto.

I RISULTATI DEFINITIVI


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Lorenzo Adorni
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