Da Ravanusa fino...alla Brianza per giocare la Partita dell'Amicizia, finita in pareggio

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Un'iniziativa sportiva che ha consolidato un rapporto di stima che resiste nonostante la distanza. Nel tardo pomeriggio di sabato 8 ottobre presso lo stadio ''Benedetto Citterio'' a Lesmo, si è disputata la partita di calcio "Trofeo dell'amicizia" tra "Quelli del venerdì - Città di Ravanusa" e gli "Amici della Brianza".

Le due formazioni scese in campo nel Trofeo dell'Amicizia

Le due formazioni sono infatti legate da una comune passione calcistica che le ha portate a scendere nuovamente in campo a distanza di qualche mese dalla gara svoltasi ad aprile in Sicilia. Tra gli spalti non mancavano i tifosi di entrambe le squadre; in particolare per incoraggiare "Quelli del Venerdì'' sono giunti a Lesmo diversi amici di origine ravanusana che abitano nel Nord.
L'incontro è terminato con un pareggio per 1-1. Come per il primo incontro svoltosi a Ravanusa, anche in questa occasione le due formazioni, sin dal fischio d'inizio, si sono caratterizzate da quella passione calcistica che i singoli calciatori, seppur non più in età giovanissima, continuano a praticare.

Da sinistra Totò La Marca, Marco Fumo (Quelli del Venerdì) e Fabio Di Pasquali (Amici della Brianza)

Per la squadra degli ''Amici della Brianza'' capitanata dal casatese Fabio Di Pasquali, affiancato da Sergio Caremi, Silvio Cristofalo, Luigi Cavarretta, Matteo Motta, Alessandro Greco, Mattia Fiori, Francesco Bono, Francesco Fragomeni, Giordano Menelao, Massimo Gardini, Stefano Fumagalli, Giulio Giacometti, Ergis Topanxha, Alessandro Colombo-Allenatore.
La rosa di ''Quelli del Venerdì'' era invece composta da Giuseppe Formica, Domenico Castronovo, Giuseppe Viola, Lillo Calafato, Totò Brancato, Marco Fumo, Rino Sagona, Carmelo Giannone, Mauro Toccacelli, Giuseppe Zagarrio, Totò Auria, Andrea Veneziano, Totò La Marca, Giovanni Formica, Totò Vivacqua, Antonio Giannini, Leonardo Sagona-Allenatore.

Il bilancio è stato più che positivo, come ha spiegato Totò La Marca, portavoce e capitano della squadra ospite. Il gruppo ha infatti visitato nel corso del fine settimana, le città di Milano, Monza e Como, godendo così delle tante meraviglie che il territorio lombardo offre. ''Una trasferta con l'obbiettivo principale di riabbracciare gli amici brianzoli e condividere questo rapporto culturale e sportivo nato attraverso la passione del calcio. Una esperienza davvero unica - ha detto La Marca - che rimarrà scolpita in ognuno di noi, che ci ha permesso di crescere nei rapporti personali e di unire ancor di più nella fraterna amicizia queste realtà associative, distanti in termini di km ma vicini in termini di affetto e reciproca stima. Siamo davvero orgogliosi per quanto di bello creato, ed è questo il miglior risultato che portiamo a casa, così come gli Amici della Brianza. Infine è stata grande la gioia e l'emozione di aver rivisto anche tanti cittadini Ravanusani che vivono nel nord-Itala che per l'occasione sono venuti per noi a sostenerci dagli spalti''.

Soddisfatto anche Fabio Di Pasquali, residente a Campofiorenzo, ma che trascorre ogni estate nella ''sua'' Ravanusa dove si sono via via consolidati i rapporti che hanno portato alla nascita del torneo. ''L'esperienza vissuta rimarrà nei nostri cuori per tanto tempo. Questa partita dell'amicizia è stata come un grande abbraccio di 3mila Km, lungo quanto la strada che le due squadre hanno percorso ad aprile ed appunto l'8 ottobre, per trovarsi nel nome dell'amicizia. Abbiamo riunito l'Italia dall'estremo nord all'estremo sud ancora una volta, dimostrando nel nostro piccolo, grazie al calcio, che le distanze territoriali e culturali non esistono, e che l'impegno, la passione e l'umiltà, possono permettere di raggiungere qualunque risultato. Viva il calcio amatoriale e viva l'amicizia''.

Non è mancato dopo la partita, un momento di convivialità, avendo la squadra della Brianza offerto la cena alla squadra ospite - presso il Tiki Taka di Lesmo - in una serata che si è conclusa festosamente con scambio di trofei e targhe ricordo.
Un incontro pieno di agonismo, passione e amicizia che ha unito due sportive geograficamente lontane ma vicine grazie al gioco del calcio; anche in questo caso il vero protagonista è stato il pallone, insieme a tutti i calciatori, scesi in campo per scrivere una bella pagina di storia sportiva.
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