Cesana: concerto della banda San Fermo per l'inizio del 2023
Un momento di musica bene augurale per l'avvio del nuovo anno. Si è tenuto, nel pomeriggio di domenica 8 gennaio presso l'affollata palestra di Via Donizetti, il concerto del corpo musicale San Fermo di Cesana Brianza, diretto dal maestro Iose Ratti. La presentazione, come ormai da consuetudine, è stata affidata a Fernanda Mauri che da anni accompagna il pubblico in questo appuntamento.
Durante la seconda guerra mondiale del 1940-45 l'attività del corpo musicale si fermò per riprendere con vigore dopo un ventennio. ''Arriva a Cesana Brianza nel 1968 dai monti di Morterone un parroco originario di Lecco, proveniente da famiglia di musicisti e compositori, con la passione della musica e del canto nel sangue e, subito, si mette all'opera selezionando tra i suoi parrocchiani i candidati abili al canto e all'uso di strumenti musicali - ha proseguito la presentatrice - La banda, riorganizzata dal parroco e dal maestro don Giuseppe Sacchi, nel 1970 è pronta e ufficialmente si presenta alla popolazione e il 9 agosto 1971 accompagna la processione solenne nella festa patronale di San Fermo e Rustico. Alcuni bandisti erano fanciulli ma da allora tuttora sono attivi musicanti ed è passato mezzo secolo abbondante. Il primus inter pares, è il maestro Iose Ratti, allievo dall'inizio di don Giuseppe che ha preso il testimone del suo maestro quando egli tornò alla casa del padre. L'impegno e la costanza sono davvero encomiabili e il rispetto goduto giustamente da tutti''.
L'ouverture solenne si è basata sulla musica originale per banda di Lorenzo Pusceddu, sardo, compositore musiche per banda, direttore di banda, seguita da un classico spumeggiante di "Excelsior", una selezione a fantasia dal gran ballo coreografico di Marengo Edoardo con arrangiamento per banda di Pietro Vidale. L'esibizione è proseguita con Tancredi, una sinfonia tratta dall'opera lirica musicata da Gioacchino Rossini, la cui prima risale al 1813 al teatro La Fenice di Venezia e riportata alla ribalta, dopo essere finita nel dimenticatoio, nel 1962 dal Maggio Musicale Fiorentino. È tornato poi Lorenzo Pusceddu: suo il "Christmas Medley", una composizione che raccoglie i brani più belli e famosi del Natale (Alleluia, Adeste Fidelis, Stille Nacht, Astro del ciel, Gloria in Excelsis, Jingle Bells).
''Cominciamo ad addentrarci nell'atmosfera viennese e a incontrare la dinastia degli Strauss con questa polka veloce nell'arrangiamento di J.G. Mortimer' ha detto Mauri introducendo "Auf der Jagd" di Johann Strauss II.
Il concerto è proseguito con l'esibizione delle cornamuse di Celtic Knot Pipes und Drum, una formazione di cornamuse e percussioni tradizionali scozzesi. "Questa formazione ha scelto come logo il nodo celtico, nastro che non ha un inizio e non ha una fine, a rappresentare la continuità della vita" ha detto Mauri. Il gruppo ha proposto "Auld Lang Syne" (in dialetto scozzese: da molto tempo) di Robert Burns del XVIII secolo, "Amazing Grace" di Meravigliosa Grazia, uno dei più famosi inni natalizi cristiani che risale al XVII secolo, composta da John Newton e proposta nell'interpretazione di Andrea Bocelli. È stata poi suonata "Glendaruel Highlanders", una marcia in 6/8-gaulico scozzese-proposto come inno nazionale scozzese di Ulrich Roever e Michael Kurb, suonata dalla Royal Scots Dragon Guard. Il finale è stato affidato a "Highland Cathedral".
Al termine dell'estrazione dei premi della lotteria, il gran finale è stato affidato di nuovo alla band con "Feliz Navidad", brano composto e interpretato dal cantautore portoricano José Feliciano con arrangiamento di Heinz Briegel.
