Accadeva 30 anni fa/91 marzo '93: Missaglia, Zangrillo esce dall’aula per protesta. Due rapine violente. Ruggeri a Besana

Enrico Ruggeri, vincitore del Festival di Sanremo (1993) con la canzone ''Mistero'', prepara la nuova tournée al cinema Edelweiss di Besana Brianza. L’artista, pluripremiato per l’eccezionalità dei testi, è giunto in città l'1 marzo con la sua band per preparare lo spettacolo e ha provato fino a venerdì 5 marzo. Durante la settimana si è visto in giro per il paese, tra un bar e una trattoria conversando amichevolmente con chiunque. Ai giovani che l’hanno fermato all’uscita della sala, Luigi Schiavone, chitarrista storico di Ruggeri ha detto: ''Al Festival ci siamo divertiti a suonare una canzone giusta nel posto sbagliato. Mi sono sentito un po’ fuori posto in quell’ambiente, soprattutto per l’orchestra dietro le spalle….''.

Enrico Ruggeri durante la serata a Besana

E’ durata poche ore l’euforia per il successo della rapina alla pizzeria di Correzzana. Seguiti discretamente dal fratello del titolare dell’esercizio i due banditi hanno sostituito la targa rubata applicata su quella originale consentendo così al giovane audace di trascrivere i dati reali della Bmw di colore bianco. Con i numeri giusti della targa i carabinieri sono risaliti al proprietario, arrestato qualche ora dopo la rapina e, grazie alla sua piena confessione, anche al complice. La rapina era stata portata a termine in pochi minuti attorno alle 22 nella nota pizzeria. Pistola in mano un bandito ha tenuto il proprietario, il personale e la decina di clienti sotto tiro mentre l’altro forzava la cassa mettendo le mani su mezzo milione circa. Poi la fuga, senza accorgersi che il fratelli minore del titolare, balzato sulla propria vettura li seguiva discretamente a distanza.
Più cruenta la rapina a una  pasticceria di Besana. Tre banditi col volto travisato, armati di fucile, pistola e mitra hanno fatto irruzione poco prima della chiusura. Dentro i proprietari, due commesse e una famigliola intenta alle ultime compere del sabato grasso. Pensando a una carnevalata una commessa ha scherzato, rimediando così un violento ceffone. Ma peggio è andata al titolare che ha cercato di reagire. Il bandito armato di pistola, con assoluta freddezza ha puntato l’arma alla gamba e ha sparato. Il proiettile ha attraversato la coscia, probabilmente il calibro 22, più ridotto rispetto al calibro 9, ha provocato danni limitati. L’uomo infatti se l’è cavata con una prognosi di una decina di giorni. Bottino circa un milione e mezzo.

La mappa con la ripartizione delle Ussl

Con un semplice articolo (n. 3 del D.L. 45 del 2 marzo 1993) il Comitato dei garanti dell'Ussl viene soppresso. La rappresentanza politica incaricata di indicare gli obiettivi ai direttori generali nominati dalla Regione e verificarne l’attuazione viene cancellata via in ossequio alla “caccia al politico” di gran moda negli anni di Mani Pulite. Inizia così il processo di espulsione del territorio dalla gestione dei propri presidi sanitari. Provvederà poi Formigoni, anni dopo, a avocare alla Presidenza della giunta regionale tutti i poteri di nomina dei manager della sanità lombarda arrivando quindi a controllare ogni singola nomina. Di fatto, l’intera sanità nelle mani di un uomo solo. Dunque a casa Sandro Cesana, Giacomo Molteni e tutti gli altri mentre Giliola Sironi di Casatenovo, consigliere regionale DC va controcorrente e critica questa decisione e con una lunga lettera a un settimanale locale prende posizione contro la caccia al politico. L’assemblea dei sindaci che dovrebbe sostituire il Comitato dei garanti, spiega, non sarà mai in grado di svolgere le medesime funzioni anche per il già eccessivo carico di lavoro. Finirà così che ospedale e servizi socio-assistenziali saranno gestiti esclusivamente da dirigenti catapultati da chissà dove.

Sandro Cesana, Giacomo Molteni e Giuseppe Ghezzi

''Siamo disposti ad assumerci gli oneri necessari a riportare il Monastero della Misericordia ai suoi antichi splendori. Ma l’Amministrazione comunale di Missaglia si decida una volta per tutte a darci la delega piena a gestire tutte le operazioni necessarie al recupero della struttura''. L’invito deciso arriva dal presidente dell’associazione Pietro Redaelli nel corso dell’annuale assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio 1992. L’edificio è di proprietà comunale che di volta in volta autorizza l’associazione a effettuare i lavori. Con 200 milioni di contributi statali nel corso del 1992 è stato rifatto il tetto del Monastero. Un piccolo ma indispensabile inizio verso la ristrutturazione totale del chiostro. Ma occorre per l’appunto che il Comune dia mandato pieno all’Associazione come ha fatto la Soprintendenza alle Belle Arti. Intanto i soci sono saliti a 300. Un numero impensabile. Un appoggio importante arriva da Vittorio Cazzaniga, sindaco di Monticello.

Pietro Redaelli e il Monastero della Misericordia

Due minuti di applausi alla lettura della sentenza di assoluzione dei quattro soci della coop. Cief accusati dall’ex presidente del Consorzio di cooperative di diffamazione e calunnia. La sentenza viene letta dopo una brevissima camera di consiglio dal Pretore di Lecco Francesco Nese. La drammatica vicenda che vede coinvolte decine e decine di famiglie missagliesi attorno al crollo del Consorzio di cooperative Cief - che minaccia di far pagare due volte gli appartamenti ai soci – era finita in tribunale a seguito della denuncia dell’ex presidente Bonanomi nei confronti di quattro soci della Euroelcar che avevano manifestato in modo particolarmente vivace la rabbia per quanto stava accadendo. Il PM aveva chiesto una condanna a un milione di multa più il risarcimento in sede civile. Una mazzata. Invece il Giudice ha mandato assolti i quattro tra gli applausi dei tanti soci presenti e la soddisfazione del sindaco di Missaglia Gabriele Castagna e del parroco di Maresso don Paolo Cesarini, pronti a testimoniare a favore dei quattro. Fuori dal tribunale soci-sandwich a manifestare a favore degli amici sotto processo.

''Non perdo più tempo per queste puttanate, siete dei meschini''. Con questa frase indirizzata al Consiglio comunale di Missaglia ma, più probabilmente alla minoranza, l’assessore alla pubblica Istruzione Alberto Zangrillo lascia l’aula nel silenzio generale sia del suo capogruppo DC Giorgio Merli, sia del sindaco Gabriele Castagna.
La discussione verteva su una interpellanza di ''Vivere Missaglia'' circa un presunto abuso edilizio commesso dall’assessore ai lavori pubblici. La vicenda era piuttosto opaca in quanto l’amministrazione provinciale di Como aveva emesso un ordine di demolizione di un cancello con relativi pilastri realizzato senza l’autorizzazione ma successivamente alle polemiche era giunta una autorizzazione sul filo di lana. Insomma un mezzo pasticcio che aveva sollevato forti polemiche dalla minoranza. Ma mentre si discuteva l’interpellanza,quello che sarebbe diventato poi il medico personale di Silvio Berlusconi se ne usciva con la poco cortese battuta, dopodiché abbandonava l’aula.

 Alberto Zangrillo

E per concludere ecco la classifica di marzo 1993 dei dischi più venduti. Come si vede ci sono nomi ancora oggi notissimi: Marco Masini, Enrico Ruggeri, Vasco Rossi, Nomadi, Litfiba, Sting e lo straordinario duo David Coverdale (cantante dei Deep Purple in assenza di Jan Gillan) e Jimmy Page (chitarrista del grandissimo gruppo rock Led Zeppelin).

91/continua
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