Casatesport: quasi cento allievi per la sezione danza che chiude la stagione con un saggio

"Inferno, purgatorio e paradiso: l'uno non può esistere senza gli altri. Non c'è paradiso senza inferno, non c'è gioia senza dolore, non c'è l'estasi della creazione senza la tortura del dubbio. Nessuna ascensione al cielo è possibile senza un viaggio nel fuoco''.
Si è aperto così, nel buio e nella cupa atmosfera dell'auditorium di Casatenovo, il saggio della Unit Dance Studio, la sezione di Casatesport dedicata alla disciplina della danza, tradizione di fine anno giunta ormai alla sua quinta, attesissima edizione, che non ha lasciato in sala nemmeno un posto libero.

Al centro Denis Burghelea

La scuola infatti, gestita sin dalla sua apertura nel 2017 dall'insegnante Denis Burghelea, quest'anno ha incantato e stregato gli spettatori con una suggestiva messa in scena: attraverso balletti, musiche emozionanti e, per la prima volta quest'anno, anche esibizioni canore e strumentali, per il pubblico casatese e non solo quelle due ore dello scorso venerdì sera si sono trasformate in un vero e proprio viaggio nell'universo di Dante Alighieri.

I protagonisti, naturalmente, i ballerini, che alternandosi nelle varie classi di studio hanno portato in scena, attraverso passi di danza ben scelti e studiati, peccati dell'inferno, pene del purgatorio e l'estasi del paradiso. Un lavoro, durante il corso dell'anno, scrupoloso e attento, e che si è esteso a un gran numero di persone: da 40 iscritti del primo anno di attività, infatti, la scuola a oggi vanta più del doppio degli allievi, sfiorando quasi il centinaio.
A gestire il tutto, da sempre e come sempre, c'è Denis Burghelea, classe 1996 e residente nella nostra Brianza: è proprio lei a creare i balletti, scegliere le coreografie e i costumi.. insomma, a ideare lo spettacolo e a organizzare ogni singolo dettaglio di ciò che alla fine noi vediamo ogni anno a giugno. Ad affiancarla in alcune mansioni però, ci sono, oltre ai suoi "angeli" (così chiama lei i suoi allievi e non che oltre a prendere parte allo spettacolo si occupano di assisterne l'organizzazione), anche due persone molto importanti si tratta di Arianna Ferretti, istruttrice di ginnastica artistica, e Angelo Perego, presidente di Casatesport.

Da sinistra il consigliere comunale con delega allo sport Francesco Sironi,
Arianna Ferretti e Angelo Perego, presidente di Casatesport

È stato proprio lui, prima dell'inizio dello spettacolo, a introdurre la serata e a fare i dovuti ringraziamenti. "Tutto iniziò una sera di settembre di qualche anno fa, quando io ero da poco presidente di Casatesport. Ci siamo trovati io e Arianna e abbiamo parlato con una ragazza che ci ha proposto quest'idea di una scuola di danza. Noi non ne sapevamo nulla, ma l'entusiasmo con cui questa ragazza ci raccontò la sua idea ci colpì così tanto da decidere di buttarci. Ricordo che all'inizio non avevamo nemmeno una sala di danza, andavamo in affitto all'oratorio di Rogoredo. Quell'anno (2017/2018) gli iscritti erano circa una quarantina, e a fine anno facemmo uno spettacolo che consisteva, in totale, di tredici balletti. Oggi possiamo vantare una palestrina, un centinaio di iscritti e trentuno balletti, e due sorprese che vi sveleremo più tardi" ha commentato il presidente. "Io considero questa una vittoria in pieno, e penso sia un ringraziamento a tutti coloro che si impegnano per avere questo risultato''.

Alle parole di Angelo Perego, poi, si sono unite anche quelle di Arianna Ferretti e del consigliere Francesco Sironi, in rappresentanza del consiglio comunale.
Terminati i convenevoli, grazie anche a un gioco di luci e ombre perfettamente giostrate dai ragazzi di LC Service di Como, sul pubblico in sala è calata un'atmosfera (è il caso di dirlo) infernale, che ha dato inizio alla messa in scena di questa originalissima versione della Divina commedia.

"Non c'è quasi mai un motivo per cui scelgo un determinato tema. Posso dire però che il viaggio di Dante attraverso i tre regni però mi sembrava molto coerente con la mia idea generale di rappresentare nei miei saggi argomenti e temi di crescita personale" ha commentato Denis, l'insegnante. "Mi piace l'idea che ogni persona che guarda lo spettacolo si possa un po' ritrovare anche in temi che sembrano lontani, e anche, appunto, nella divina commedia. Per questo mi affascinano i temi dell'esistere, dell'esperienza di vita: anche se, ammetto, è stato un po' difficile, ho cercato di rappresentarla quindi come l'esperienza che facciamo tutti noi, che in un certo senso durante la vita capita che attraversiamo l'inferno ma tendiamo sempre ad arrivare al paradiso e ad affacciarci, diciamo così, a una vita nuova, magari proprio attraverso l'arte. Sicuramente è una visione personale, dettata un po' anche dal mio vissuto, però mi auguro che chi ha visto lo spettacolo possa un po' immedesimarsi''.

Nello spettacolo di quest'anno poi, le forme d'arte a cui abbiamo assistito sono state davvero tante: le luci, in primis, che hanno creato veri e propri scenari magici per gli occhi degli spettatori, la danza, chiaramente, con tutti i balletti che hanno dato vita alla Divina Commedia, e le musiche, che hanno fatto anche la loro parte. Menzione speciale, però, va alla novità assoluta: ad aprire (ironia della sorte) il primo "canto" del paradiso, sulle note di Halo di Beyoncé, è stato il Libra Acoustic Duo, accoppiata musicale formata da Lorenzo Rocchiccioli alla chitarra acustica e Arianna Beninati alla voce, che nonostante abbia preso vita solo quest'anno ha già collezionato numerosi traguardi, tra cui la partecipazione all'evento internazionale "La grande bellezza".

Il Libra Acoustic Duo: Arianna Beninati e Lorenzo Rocchiccioli

Altra esibizione musicale presente è stata quella di un'allieva della scuola di danza, Gloria Pirovano, che ha intrattenuto i presenti con una cover di Wrecking ball di Miley Cyrus... Al violoncello. "Le due esibizioni musicali sono un po' la novità di quest'anno, perché di solito io faccio solo esibizioni di danza durante gli spettacoli, ma quest'anno il paradiso mi ispirava tanta musica, soprattutto tanta musica suonata" ha commentato ancora Denis. "In questo senso allora ho voluto creare questi due momenti e affidarli a questi tre musicisti. Penso che siano stati un'ottima rappresentazione di ciò che intendevo io per paradiso, e tengo davvero a ringraziarli per averla reso possibile".

E dopo un paio d'ore immersi negli inferi, nel purgatorio e nel paradiso, è proprio con i ringraziamenti che si è conclusa la serata, che anche quest'anno ha ammaliato organizzatori, spettatori, ma soprattutto ballerini.
G. G.
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