Oggiono, IC: il dirigente Amato trasferito in Sicilia. La scuola ''rimandata'' di nuovo a settembre?

A destra il preside dell'IC di Oggiono, Calogero Amato
e alle sue spalle l'assessore all'istruzione Giovanni Corti
Anche questa volta è durata poco. La fase di ordinaria gestione dell’Istituto comprensivo Marco d'Oggiono si appresta a concludersi a meno di un anno dal suo inizio.
Era il mese di settembre 2022 quando venne nominato il dottor Calogero Amato dirigente di ruolo. Presso l’istituto di via Vittorio Veneto sembrava essersi concluso un periodo di incertezza nei ruoli gestionali iniziato molti anni prima e proseguito con una serie di nomine avvenuta in rapida successione. E, invece, anche durante quest’anno, sempre nel periodo estivo, è arrivata la notizia di una nuova ''doccia fredda''. Quanti si immaginavano il prosieguo di un periodo di stabilità gestionale dell'istituto resteranno delusi.
Il dottor Amato ha – esercitando un suo diritto – chiesto l'assegnazione ad un altra sede, fuori territorio. Il ministero ha dato un ''semaforo verde'' e il trasferimento in Sicilia è stato confermato.
Anche il dottor Amato, come chi lo aveva preceduto nel ruolo di dirigente, lascerà presto la Città di Oggiono. Per l’Istituto che conta due scuole dell’infanzia, cinque scuole primarie e la scuola secondaria di primo grado, si riapre un periodo di incertezza. Incertezza che - a ben guardare - prosegue ormai da diversi anni. Per dovere di cronaca è necessario ricordare che il sistema scolastico statale è da anni ''in affanno'' nel reperire nuovi dirigenti scolastici da inserire stabilmente “in ruolo” negli istituti comprensivi. Da questo punto di vista sono molte le scuole del territorio lecchese a non avere un dirigente ''di ruolo'' restando, quindi, in attesa della nomina di una figura stabile o provvisoria. Tuttavia, la situazione del Marco d’Oggiono si protrae da molto tempo. Si potrebbe quasi dire da un decennio, salvo brevi ''parentesi felici''. L’incertezza iniziò nel 2012 con il pensionamento del professor Romolo D’Antonio che, oltre essere stato insegnante per più di tre lustri, mantenne il ruolo di dirigente per sette anni. A sostituirlo fu il professor Carlo Cazzaniga, a partire dal mese di settembre dello stesso anno, ma con la formula della ''reggenza'' provvisoria. Subentrò poi la professoressa Anna Panzeri nominata dirigente di ruolo nel mese di luglio 2014 e rimasta in carica fino all’estate del 2017. Anno in cui assunse il medesimo incarico, ma al vicino istituto superiore Bachelet. Di fatto, la fase in cui il comprensivo Marco d’Oggiono ebbe alla guida la professoressa Panzeri fu il più lungo periodo con un dirigente di ruolo stabile nell’arco dello scorso decennio.
A sostituire la digerente fu il professor Domenico Rosa, sempre con la formula della ''reggenza'', fino all’anno del suo pensionamento nell’estate del 2019. Subentrò allora, come dirigente di ruolo, il professore Lorenzo Caccio. La stabilità durò comunque poco. Il preside si vide riconosciuti alcuni diritti, sanciti dalle normative, ottenendo il trasferimento presso un'altra sede, come soluzione per la sua richiesta di riavvicinamento al proprio nucleo familiare. Il professor Carlo Cazzaniga subentrò a Caccio nel ruolo di dirigente dell’Istituto comprensivo Marco d’Oggiono, ma di nuovo con la formula della reggenza temporanea, giunta poi al termine nel mese di agosto 2020. Anno in cui arrivò un altra nuova nomina di ruolo.
In questa occasione a guidare l’Istituto di via Vittorio Veneto venne chiamata da dottoressa Filomena Colella. Quest’ultima, per motivi personali, dovette però, in più occasioni, lasciare Oggiono. Toccò, quindi, alla dottoressa Gloria D’Arpino, già dirigente del vicino Istituto comprensivo di Galbiate, prendere le redini del Marco d’Oggiono sempre con la formula della reggenza temporanea. Durante questo periodo, l’amministrazione comunale, in più di un’occasione, si era attività per chiedere una soluzione definitiva a questa fase di incertezza per il futuro della scuola. Anche promuovendo una serie di confronti presso l’Ufficio scolastico territoriale che ha sede a Lecco. Non avendo poteri e voce in capitolo, l’amministrazione potè solo limitarsi ad esercitare sollecitazioni agli uffici competenti. Dopo una serie di proroghe della dottoressa D’Arpino, alcune anche di poche settimane, nel 2021 avvenne il rientro definitivo della dottoressa Colella. Quest’ultima ottenne poi il trasferimento presso altra sede durante il successivo anno 2022. Proprio quando sembrava nuovamente aprirsi una fase di incertezza e di ritorno alla gestione attraverso le ''reggenze'', in via Vittorio Veneto giunse il professor Amato. Figura che, durante l’anno scolastico appena volto al termine, ha esercitato il suo incarico di dirigente di ruolo garantendo la stabilità di cui la scuola aveva bisogno.
Ora tutto torna al punto di partenza. Per la nomina di un nuovo dirigente di ruolo bisognerà attendere ancora settimane. Nella peggiore delle ipotesi l’Istituto Marco d’Oggiono verrà, di nuovo, ''rimandato a settembre''. Mese in cui potrebbe venir nominato un nuovo dirigente reggente.
L. A.
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