Villa Greppi, lavori conclusi: il seminterrato del granaio è stato presentato al pubblico

La soddisfazione per il traguardo raggiunto, con passione e fatica. Stamani a Villa Greppi di Monticello è stato presentato il risultato dei lavori che hanno portato al recupero del seminterrato dell'antico granaio.
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I relatori intervenuti stamani a Villa Greppi per la  presentazione dei lavori

Un'opera che ha richiesto sforzi ingenti ma che l'ente culturale è riuscito a portare a termine, regalando così ai comuni consorziati nuovi spazi funzionali e capaci di soddisfare le esigenze del territorio.
Lo ha subito evidenziato Lucia Urbano, presidente del CdA, precisando come l'ampio locale che dispone addirittura di una cucina, consentirà una maggior fruibilità, potendo eventualmente ospitare anche matrimoni e convegni privati, oltre a far fronte alle necessità di comuni e associazioni.
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''Questo traguardo è stato reso possibile grazie alla collaborazione di tanti, in primis delle imprese che ci hanno lavorato'' ha detto la numero uno del Consorzio Brianteo Villa Greppi, ricordando anche l'importante finanziamento ottenuto da Fondazione Cariplo che aveva erogato mezzo milione di euro per uno dei tre lotti di cui si componeva il progetto. ''Entro l'inizio dell'anno sarà montato anche l'ascensore'' ha aggiunto Urbano, evidenziando così la volontà di rendere lo spazio fruibile a tutti. 
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Il cantiere per il restauro di Villa Greppi

E' stato quindi il momento dei grazie: all'archietto Carlo Catacchio della Soprintendenza, alle progettiste del Consorzio Ilaria Farina, Grazia Dell'oro, Marina Bonalume, a tutti i dipendenti, ai colleghi del CdA, agli artisti, agli studenti di Greppi, CFPP e all'architetto Pietro Sola
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Il CdA con gli architetti Sola e Dugnani, Laura Caspani e il presidente dell'assemblea Chiricò

E' stato quest'ultimo - dopo qualche curioso e sempre interessante aneddoto storico condiviso con i presenti da Laura Caspani di Brig - a ripercorrere gli eventi che hanno portato all'inaugurazione odierna. La storia di questo intervento si perde infatti nel tempo, essendo stata prevista oltre dieci anni fa. ''Eravamo partiti con idee diverse prima di arrivare alla progettazione finale'' ha detto, ricordando i presidenti che si sono succeduti negli anni e che hanno contribuito, ognuno con la propria differente impronta, a dare impulso al progetto.
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La presidente del CdA Lucia Urbano

Oltre a Marta Comi, in sala erano presenti anche Gianni Confalonieri, Gianmaurilio Colnago e Vittorio Cazzaniga; figure che in periodi differenti hanno guidato l'ente culturale con sede a Monticello.
''Tutti hanno condiviso l'importanza del riutilizzo di questi spazi. C'è stata lungimiranza, guardando alle esigenze future'' ha detto l'architetto Sola, ritenendo l'intervento anche propedeutico al recupero della villa, il cui cantiere è stato avviato negli scorsi mesi.
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Seppur la residenza abbia spazi ampi, non ne ha tuttavia di adeguati ad ospitare oltre un centinaio di persone contemporaneamente, caratteristica invece del seminterrato presentato al pubblico stamani. ''Il recupero è stato possibile grazie a contributi esterni, con risorse minime da parte degli enti consorziati'' ha aggiunto il professionista, ricordando come i lavori abbiano richiesto una spesa di circa 1.500.000 euro.
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L'architetto Pietro Sola

L'architetto Sola ha poi sottolineato come il restauro abbia tenuto conto del passato, dunque dei materiali esistenti e della storia dell'edificio, risalente all'Ottocento. ''La pavimentazione è stata rimossa, ripulita e poi ricollocata'' ha dunque citato ad esempio il professionista, precisando che per il momento il locale potrà ospitare un massimo di 99 persone. Mancano infatti alcuni passaggi tecnici, fra i quali l'adeguamento antincendio dell'antico granaio; una volta perfezionati questi aspetti, non vi saranno ulteriori limitazioni.
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''Ci abbiamo messo tanta passione: spero che si percepisca'' ha concluso Sola, cedendo la parola al collega architetto Angelo Dugnani, direttore dei lavori. Quest'ultimo ha spiegato l'obiettivo che ha guidato progettisti ed imprese: dotare il Consorzio di maggiori spazi per servizi aggiuntivi. ''Serviva una capienza maggiore, dedicando ad esempio alcuni spazi al catering, per far vivere il patrimonio rendendolo sostenibile dal punto di vista economico''.
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Laura Caspani di Brig e l'architetto Angelo Dugnani

Bisognava coniugare il recupero con le esigenze tecnico-normative; una sfida non semplice poichè gli spazi trasudavano di storia ma anche di problematiche che hanno reso i lavori assai complessi. Il portale era in pessime condizioni, vi era l'infiltrazione di parecchia acqua all'interno e in tutto questo andava garantita una tenuta statica rendendo il tutto perfettamente a norma. Del resto va considerato che i locali all'epoca dei Greppi ospitavano una sorta di cantina con il torchio per produrre il vino, come ha svelato stamani Laura Caspani.
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''I lavori sono stati condotti con fatica, anzi direi con affetto e amore'' ha concluso l'architetto Dugnani, invitando poi i presenti ad osservare il risultato dei lavori con i propri occhi. 
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Una volta scesi, ospiti ed autorità intervenuti hanno potuto ammirare il nuovo seminterrato e nel frattempo le opere esposte di Federica Ferzoco, Marianna Iozzino, Attilio Tono, Roberto Picchi, Simona Sala, che avevano preso parte al progetto delle Residenze d'Artista del Consorzio Villa Greppi.
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Il tutto con il gradevole sottofondo musicale del Clarionet Ensemble della Scuola di Musica A. Guarnieri, a cura del maestro Rocco Carbonara. L'aperitivo preparato dai ragazzi dell’Istituto Graziella Fumagalli di Casatenovo ha concluso l'intensa mattinata.
G.C.
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