Viganò approva la mozione a difesa dell'ospedale Mandic

Dibattito ieri sera in consiglio comunale a Viganò sulla mozione a difesa dell'ospedale Mandic di Merate, fresco di nomina del nuovo dg, il dottor Marco Trivelli, passato da Asst Brianza ad Asst Lecco.
Una delibera già approvata da diversi comuni del territorio casatese e meratese già dallo scorso mese di novembre e che l’assessore al bilancio Stefania Rovelli ha voluto presentare ai colleghi, sottolineando l’importanza del sostegno alla struttura ospedaliera, per diversi anni importante punto di riferimento per i cittadini ma che nell’ultimo periodo, come noto, sta affrontando diverse difficoltà e perdita di personale. 
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L'assessore Stefania Rovelli e il sindaco Fabio Bertarini

Prima dell’approvazione del documento (la seconda versione, quella frutto di un confronto fra le due conferenze ndr), il consigliere di maggioranza Renato Ghezzi ha voluto condividere con i colleghi il suo punto di vista in merito, richiamando l’attenzione alla legge 833 del 1978, che sottolineava l’importanza della prevenzione e della riabilitazione, in secondo piano fino a quel momento rispetto alla cura vera e propria. ''Questo principio viene tradito nell’ultimo periodo, perché spesso per mancanza di personale e a causa delle liste d’attesa troppo lunghe, viene saltato lo step della prevenzione e ci focalizza solo sulla cura ultima'' ha condiviso il consigliere. ''Spesso la scelta della medicina privata, inoltre, diventa un vero e proprio obbligo per i cittadini che non trovando appuntamento presso i presidi ospedalieri pubblici devono ricorrere con urgenza alla privatizzazione'' ha continuato Ghezzi. 
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Il consigliere Renato Ghezzi

Anche il sindaco Fabio Bertarini ha voluto dire la sua, rispondendo alle questioni sollevate dal collega e riferendosi direttamente all’incontro che i sindaci del territorio hanno avuto con l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso lo scorso mese. ''Mi sono trovato di fronte una persona che ha affermato che il presidio Mandic non verrà chiuso, anche grazie ai 700 milioni di euro in più rispetto a quest’anno che verranno investiti nel 2024 per la sanità lombarda'' ha spiegato Bertarini. ''Ci ha detto che il pronto soccorso rimarrà aperto e che verrà potenziata la collaborazione con gli enti del territorio, anche grazie all’insediamento del nuovo direttore generale'' ha continuato, spiegando come i sindaci siano di natura ''obbligati a credere'' a quanto affermato da un assessore eletto dai cittadini stessi. ''Ci tengo a sottolineare come ultimamente i sindaci siano solo capaci di litigare tra loro per piccole cose, pur non avendo la possibilità di agire concretamente per situazioni complesse come quella del Mandic''. 
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Dopo l’approvazione del punto, dunque, l’amministrazione si è occupata di confermare le due partecipazioni pubbliche in essere per il comune di Viganò, ovvero Lario Reti Holding e Silea. Tra gli altri punti approvati, ricordiamo inoltre l’approvazione della richiesta di ingresso nell’azienda speciale ReteSalute da parte del comune di Santa Maria Hoè, così come l’approvazione della nuova tabella delle quote in seguito all’uscita dei comuni di Nibionno, Ello e Unione della Valletta. 
S.L.F.
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