Bosisio: bilancio 2024 in cc. Scontro con le minoranze

L’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 del comune di Bosisio Parini è stata l’occasione, per le minoranze, di compiere una valutazione politica dell’azione amministrativa. Come noto, infatti, il prossimo anno ci sarà il cambio di legislatura e la campagna elettorale in paese è già pienamente aperta. Le due opposizioni hanno duramente constato le previsioni economiche dell’ente per il 2024 e l’operato quinquennale dell’attuale amministrazione. 
Bosisio_cc00002.JPG (90 KB)Il consiglio comunale di Bosisio Parini riunito l'altra sera
Sintetica la presentazione dell’assessore al bilancio e vicesindaco Andrea Galli: “Quest’anno la norma impone l’approvazione del bilancio entro fine anno per essere interamente operativi anche nella prima parte dell’anno. Con questo scopo è stato redatto il bilancio che, con voci di entrata e uscita, riprende il previsionale 2023 aggiornato con le entrate e le uscite avute nel corso dell’anno includendo la previsione sul 2024. Ci sono le voci spesa per investimenti previste nel DUP, includendo 50.000 euro del contributo PNRR di efficientamento. A livello di spese correnti, abbiamo portato avanti gli importi di spesa sulle diverse aree di intervento. L’obiettivo è, appunto, essere operativi dal 1 gennaio e non da febbraio come lo scorso anno”.
Bosisio_cc00004.JPG (109 KB)Le minoranze consiliari, primo a destra Giacomo Gilardi di Bosisio Viva e secondo da sinistra Paolo Gilardi di Bosisio nel cuore

La breve relazione ha immediatamente scatenato le reazioni dei due gruppi di minoranza che avevano votato contro i punti precedenti all’ordine del giorni, vale a dire l’approvazione del documento unico di programmazione (testo propedeutico al bilancio) e le imposte Imu e Irpef, che per il 2024 resteranno invariate. 
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“Arriviamo alla chiusura della parabola della vostra legislatura e il bilancio recepisce l’azione politica sia in termini di opere pubbliche che di azione e prospettiva politica - ha attaccato il capogruppo di Bosisio Viva, Giacomo Gilardi - Le tasse sono rimaste invariate, a fronte dei cospicui avanzi, pochi punti della lista elettorale sono stati portati a termine e le opere sono state costantemente traslate: marciapiedi, infrastrutture, sicurezza stradale. Nulla è stato fatto. Gli investimenti sono stati nulli, anche sul piano degli interventi. Casa Francesco e le ex scuole medie chiuse da anni, senza che ci sia prospettiva di cosa farne. Almeno sugli stabili di nostra proprietà, chiedo che ci sia un intervento per la messa in ordine e in sicurezza. Sul piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), non siamo riusciti a portare a casa risorse per dare una prospettiva ad alcuni stabili che rispondono a esigenze come la cura degli anziani o l’asilo nido: penso che ci si poteva fare trovare pronti a questo appuntamento. Mancano gli investimenti da un punto di vista turistico: è un campo che può rappresentare un volano ma troviamo una cifra zero a bilancio. Sono partiti i lavori a casa Parini, che erano però stati finanziati nel 2018. Vi siete concentrati su Precampel, non aggiungendo alcun servizio. Avete messo il chiosco che ad oggi è ancora chiuso, ma è un piccolo container costato 80.000 euro. Sarebbe importante investire anche sull’area giovani: gli oratori sono chiusi e non ci sono alternative. È stata aperta l’esperienza positiva del Civico1, ma l’attenzione per i giovani non si può esaurire a quella proposta. Lo stesso per gli anziani: non c’è stata attenzione, se non per i servizi sociali ma attingiamo ai servizi messi a disposizione dalla provincia. Mancano anche per loro momenti e spazi aggregativi. Avete fatto una legittima gestione monocratica del potere con i pochi voti che avete avuto dal risultato elettorale”. 
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Paolo Gilardi, rappresentante del gruppo di opposizione Bosisio nel cuore, ha commentato con queste parole il documento contabile dell’ente: “L’amministrazione ha fretta di approvare il bilancio per avere risorse da spendere nei primi mesi dell’anno e per cercare di correre ai ripari dopo anni di immobilismo. Il bilancio è ancora più scarno rispetto al passato e in questo ci aiutano i numeri: si assesta a 3.800.000 euro mentre quello del 2023 era di 5.078.000 euro con una differenza del 31% rispetto a quello di quest’anno. Questo taglio si riflette su voci che incidono sulla vita dei cittadini. Abbiamo il cantiere della scuola, interrotto e ripreso più volte, non ancora terminato: la sala del centro Parini è ancora adibita a mensa ed è una situazione che crea tanti disagi ai bambini. Sulla valorizzazione dei beni storici, a parte il finanziamento ricevuto per la riqualifica di casa Parini, ottenuto con la precedente amministrazione, le voci stanziate quest’anno dicono zero euro. Sui fragili, vediamo un drastico calo con 30% in meno per sociale e famiglie. Ci sono opere come i marciapiedi verso la Nostra Famiglia, il marciapiede in via Brianza per i compaesani che abitano dopo il ponte o la ciclo pedonale verso Cesana che attendono da tempo. Ci sono opere che verranno finanziate e non condividiamo come l’arretramento della recinzione della scuola lungo via Appiani, rendendo esterno il parcheggio oppure Via Trieste, una strada che merita da anni di essere asfaltata: farla a tratti, significa metterci una pezza. Questo bilancio dimentica i giovani e gli anziani. Tutti loro avrebbero bisogno di maggiore vicinanza e maggiori servizi. Qualunque sarà la prossima amministrazione, sarà chiamata a mettere mano a questo bilancio che deve consentire di avere risorse fresche e facilmente spendibili”.
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L’assessore Galli ha brevemente replicato alle critiche, evidenziando che l’approvazione del bilancio entro l’anno è un obbligo di legge. “Bisogna rendersi conto che le disponibilità economiche di un paese come Bosisio non sono infinite. Bisogna intercettare finanziamenti come quello da un milione di euro del bando Illumina, che aveva fatto crescere il volume del bilancio dello scorso anno. Non avete fatto critiche sul bilancio 2024-2026 oggetto della delibera, ma avete fatto critiche sull’operato dell’amministrazione. Non abbiamo fatto tagli sull’offerta di servizi dell’ambito sociale perché i servizi sono quelli richiesti. In merito alle opere pubbliche, si parla di investimenti nulli e manutenzioni non fatte. Queste sono spese fatte nel corso degli anni, come l’investimento sulle scuole da un milione di euro o sul chiosco per il lago. Sul tema giovani e anziani c’è una diversità di visione, però negli anni abbiamo fatto tanto e continuano a prevedere di farlo ancora. Sulle promesse non mantenute, avete parlato di marciapiedi, ma sono l’unica opera prevista nel 2024. Non mi sarei aspettato l’approvazione, ma penso di avere risposto da un punto di vista politico”. 
Bosisio_cc00009.JPG (71 KB)A sinistra l'assessore al bilancio Andrea Galli, la segretaria comunale dott.ssa Vignola, il sindaco Andrea Colombo e il presidente del consiglio Giuseppe Borgonovo

La chiosa finale è del sindaco Andrea Colombo: “Nel DUP, c’è tutta una parte relativa al PNRR: scuola secondaria primo grado di efficientamento energetico (50.000 euro), lavori per nuovi infissi alle scuole medie (100.000 euro), nuovi serramenti all’asilo Melzi (50.000 euro), la sostituzione e il rinnovamento dell’impianto termico per gli ex ambulatori (50.000 euro), l’isola ecologica (237.000 euro), la riqualificazione palestra (importo opera 940.000 euro), bando Illumina (1.000.000 euro) e opere stradali per 300.000 euro. Sulle contestazioni in merito al turismo, strabuzzo gli occhi: abbiamo rifatto la pavimentazione alla Darsena Brera, rifatto il Precampel e in fase d’appalto c’è la ciclopedonale verso Cesana. Quanto ai lavori alla scuola primaria, abbiamo fatto la scelta precisa di non interrompere la scuola. A differenza degli studenti di altri comuni, facciamo attraversare il piazzale a piedi per la mensa. Il cantiere è durato tre anni perché noi abbiamo voluto così per non interrompente la continuità degli studenti dopo due anni e mezzo di didattica a distanza. Vi dico di più: lo rifarei”. A conclusione dell’intervento ha affermato: “Sentire che il bilancio è scarno e l’amministrazione è immobile, mi fa correre un brivido lungo la schiena: o non girate per il paese o non venite in comune a guardare le delibere. L’immobilismo forse è nella valutazione dei documenti, più che nelle opere”.
M.Mau.
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