Oggiono: una targa in ricordo di Monsignor Chiappetta, l'architetto di Papa Pio XI

Spirito Maria Chiappetta è stato uno dei più significativi architetti del Novecento italiano, responsabile della progettazione di alcuni importanti edifici religiosi del secolo scorso. Affiancando di pari passo allo studio di strutture d’arte sacra anche la progettazione di scuole e palazzi. Noto anche come ''l'architetto del Papa'', la sua storia è del tutto singolare, sconosciuta a molti, ma legata al territorio lecchese e oggionese. Chiappetta, infatti, è sepolto nel cimitero di Imberido, località di Oggiono.
Originario di Milano, dove nacque nel 1868, Chiappetta si laureò all’università di Padova a fine Ottocento. A distanza di un solo anno dalla sua laurea risale uno dei suoi progetti più significativi: l’istituto Vittoria Colonna di Milano. Esempio italiano di un edificio in stile neogotico ed eclettico che per oltre un secolo ha ospitato una delle più importanti scuole cattoliche milanesi.
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A destra la targa che ricorda il legame di Monsignor Chiappetta con Imberido

Proprio a Milano e nel milanese sono diversi gli edifici di culto sviluppati da Chiappetta o sui quali l’architetto è intervenuto con opere di restauro. Ma, due suoi lavori si trovano anche in territorio lecchese. Il primo è una grande opera incompiuta. Si tratta della basilica della santissima immacolata a Merate, noto anche come ex oratorio san Luigi. L’altra è la chiesa del Divin Salvatore a Pescate.
Oltre ad essersi specializzato in architettura sacra, venendo particolarmente apprezzato in ambito religioso, Chiappetta venne ordinato sacerdote nel 1924. Un passaggio che lo portò, grazie alla nomina di Papa Pio XI, alla direzione della Pontificia commissione centrale per l’arte sacra in Italia. Ruolo che rivestì per quasi quarant’anni.
''Da queste posizioni, determinò, insieme ad altri intellettuali del tempo, il corso dell’arte sacra italiana in quel decennio, mantenendola nell’alveo della tradizione storicista ottocentesca, in antagonismo con le avanguardie e il razionalismo architettonico'' spiega Francesco Galli, nel suo libro intitolato ''l’architetto del Papa'' dedicato a Spirito Maria Chiappetta.
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Spirito Maria Chiappetta (foto tratta da Wikipedia)

Dopo la morte di Papa Pio XI, a metà anni Quaranta Chiappetta si trasferì a vivere a Triuggio, in Brianza. Morì nel 1948, venendo poi seppellito nel cimitero di Oggiono a Imberido. Ad accogliere la sua salma è stata la cappella di famiglia, da lui stesso progettata, ubicata al centro del cimitero.
Un legame, quello di Chiappetta con Oggiono, che risale al filo conduttore che legava nell’Ottocento la sua famiglia al paese. Infatti, per quanto originaria di Milano, la famiglia Chiappetta era, oltre che profondamente religiosa, anche particolarmente facoltosa. Vantava, oltre a un’abitazione in località Baravico, a Oggiono, diverse altre proprietà nella zona di Imberido.
Anche per ricordare questa storia, ma in particolare per ricordare ''l'architetto del Papa'' l’amministrazione comunale di Oggiono ha fatto apporre, nelle scorse settimane, una targa apposita all’esterno del campo santo di Imberido.
La dedica a Monsignor Chiappetta, riportata sulla targa recita: ''A gloria della fede innalzò innumerevoli templi in Italia e nel mondo, mettendo la propria arte al servizio di sua santità Papa Pio XI. In tarda età lasciò il Vaticano per cercare serenità nelle colline della verde Brianza trovando nelle rive dell’amato lago di Oggiono la sua dimora eterna''.
L.A.
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