Oggiono: il Comune aderisce a un progetto volto a favorire l'integrazione di rom e sinti

Nato nel Comune di Lecco, il progetto Roaming punta a realizzare una maggiore integrazione delle comunità rom e sinti all’interno del tessuto sociale del territorio. Anche l’amministrazione comunale di Oggiono ha scelto di aderirvi.
''Da noi c'è un insediamento nei pressi del cimitero'' spiega il sindaco Chiara Narciso. ''Questo progetto rappresenta una buona opportunità per conoscere meglio la realtà di questo insediamento con particolare riferimento alla situazioni più delicate che riguardano anche i minori e la loro integrazione scolastica''.
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Immagine d'archivio dell'insediamento nei pressi del cimitero di Oggiono

Nel caso del capoluogo lecchese il progetto Roaming è stato sviluppato con l’obiettivo di superare la condizione precaria e temporanea dell’insediamento in località Bione favorendo il trasferimento delle famiglie rom in abitazioni non più temporanee. Realizzando, quindi l’integrazione dei nuclei famigliari di rom e sinti, all’interno della comunità.
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Immagine d'archivio dell'insediamento nei pressi del Bione a Lecco

A Oggiono avrà obbiettivi differenti, non legati direttamente all’abitare. Punterà, invece, a realizzare un ''lavoro preliminare di mappatura e conoscenza delle famiglie'' al quale dovrebbero seguire degli ''interventi mirati a rompere l’isolamento dell’insediamento e favorire i processi di integrazione sul territorio''. Una delle peculiarità del campo nomadi oggionese riguarda il fatto che le famiglie che vi risiedono stabilmente sono di origine sinti e cittadini italiani a tutti gli effetti.
Una seconda peculiarità riguarda il fatto che le stesse famiglie sinti non hanno dimostrato delle precondizioni a priori di fronte alla possibilità di integrarsi maggiormente, ma hanno, invece, manifestato interesse.
Una situazione particolare riguarda anche la situazione oggionese, dal punto di vista sociale, comunitario e territoriale, dove il campo nomadi è ubicato. ''Non esiste – precisa Michele Negri, vicesindaco con delega alle politiche sociali - una emergenza abitativa e non ci sono particolari problemi di convivenza con le persone che abitano nella zona''. ''Resta chiaro però – prosegue - che si tratta pur sempre di una situazione, quella del campo, precaria a cui l’amministrazione comunale e si servizi sociali devono porre attenzione''.
narcisonegri.jpg (27 KB)Chiara Narciso e Michele Negri

Al netto di questa precondizione, il Comune di Oggiono grazie a questo progetto punterà ad ''accompagnare le persone in un percorso di autonomia e indipendenza''. Percorso nel quale non rientra la ricerca diretta di una soluzione abitativa. ''Non ci stiamo occupando di trovare una soluzione abitativa a carico del comune'' ha sottolineato Negri. ''Vogliamo lavorare sul tema dell’integrazione, dell’autonomia e dello sviluppo delle competenze professionali e di tipo civile sociale, che permettano, in una seconda fase, di trovare una soluzione abitativa''.
Infatti, come chiarisce il vicesindaco, trovare un’abitazione sarà l’approdo finale a cui queste famiglie sinti potranno giungere in modo indipendente al termine di un percorso proprio. Come è spiegato anche nel progetto Roaming che ha una diversa modalità operativa rispetto al passato.
Se, infatti, in precedenti interventi in contesti di questo genere l’attenzione veniva posta all’insediamento o “campo” rom in quanto tale, come un soggetto unico e unitario, il progetto Roaming punta a superare questo approccio per focalizzarsi sulle singole famiglie promuovendo percorsi di integrazione e cambiamento mirati.
Per questo motivo, Roaming, da un punto di vista complessivo, mira anche a percorsi che prendano in considerazione fattori come il lavoro, l’istruzione e la salute delle singole famiglie nomadi.
Come spiegato anche nelle linee guida del progetto in tema di ''formazione, educazione, lavoro e abitare''. ''Si tratta – si legge - di aree strettamente interconnesse ed in grado di influenzarsi reciprocamente sia in positivo che in negativo. Ne sono un esempio l’instabilità della situazione abitativa che incide sulla possibilità di dare continuità ai percorsi di integrazione scolastica dei minori; di converso, il mancato accesso alla scolarizzazione e a livelli di formazione professionale rende difficile l’accesso al mercato del lavoro ed il raggiungimento di quella stabilità economica che consente la stabilizzazione abitativa su un territorio''.
In quest’ottica il Comune di Oggiono ha elaborato tre obbiettivi da perseguire. Il primo è lavorare sull’integrazione scolastica educativa dei bambini minori. In alcune situazioni attuali è, infatti, stato rilevato un percorso scolastico “problematico”. Un secondo obbiettivo riguarda l’integrazione nel sistema di servizi socioassistenziali territoriali. ''Nella comunità sinti di Oggiono vi è un’importante e significativa presenza di persone anziane che, anche per la loro età, possono manifestare dei problemi di salute” precisa Negri ponendo l’accento sull’importanza di “accompagnare” queste persone “nel poter usufruire dei servizi socio assistenziali, sanitari e delle campagne di prevenzione''.
Il terzo fattore riguarda l’integrazione lavorativa. ''Pensata per favorire percorsi di inserimento lavorativo per i giovani. Nel complesso, a Oggiono, non stiamo lavorando per dare a queste persone un’abitazione, ma per favorirle in un percorso di accompagnamento all’autonomia''.
A realizzare il progetto Roaming sarà impegnata in prima linea la fondazione Somaschi, ente dei Padri Somaschi ''che hanno già una valida esperienza in questo settore, operando da anni nel territorio'' ha precisato Narciso.
Il progetto che dovrebbe avere una durata triennale e terminare nell’anno 2026 avrà un costo pari a 5mila euro annui.
L.A.
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