Bosisio: a scuola si parla di prevenzione stradale
La prevenzione stradale è stata al centro dell’incontro a cui hanno presenziato, l’alto giorno, le classi terze della scuola secondaria di I grado “K. Wojtyla”. Come relatore è intervenuto Alessio Tavecchio, professionista nel campo dell’Educazione Stradale e Campione paralimpico, che ha elaborato un percorso formativo denominato “Progetto Vita”. La sua formazione come professionista è iniziata tempo fa presso ACI Milano e si è protratta per oltre sei anni per poi continuare in centinaia e centinaia di scuole di tutta Italia.
Un incidente motociclistico, nel 1993, quando aveva 23 anni lo ha costretto su una sedia a rotelle: oggi Alessio si occupa di formazione per le aziende e per le scuole al fine di far maturare nei ragazzi la consapevolezza durante la guida di un mezzo. Il “progetto vita” che ha ideato consiste in un percorso interattivo di riflessione che induce i ragazzi al rispetto del Codice della Strada.
Attraverso la testimonianza dell’incidente stradale, Alessio ha sensibilizzato gli studenti della secondaria a un lavoro di consapevolezza di tutto ciò che avviene quando si è alla guida di un mezzo. Nel corso delle due ore previste per l’incontro ha dimostrato ai ragazzi quanto la prevenzione stradale sia un imprescindibile impegno personale e civile nel dare valore alla propria vita e a quella degli altri.
“Non è la prima volta che viene proposto il Progetto Vita alla secondaria. Alessio Tavecchio era già intervenuto prima della pandemia” ha commentato la dirigente scolastica Orsola Moro che ha ritenuto importante dare seguito all’iniziativa proponendo in questo anno scolastico un nuovo incontro.
“Abbiamo voluto riproporre il progetto perché siamo convinti che l'esperienza diretta e l'incontro con una persona che ha toccato con mano le conseguenze di una piccola distrazione alla guida di una motocicletta, valgano molto più delle parole. Sono convinta che i ragazzi si ricorderanno di quanto appreso oggi quando un giorno si troveranno alla guida”.
Un incidente motociclistico, nel 1993, quando aveva 23 anni lo ha costretto su una sedia a rotelle: oggi Alessio si occupa di formazione per le aziende e per le scuole al fine di far maturare nei ragazzi la consapevolezza durante la guida di un mezzo. Il “progetto vita” che ha ideato consiste in un percorso interattivo di riflessione che induce i ragazzi al rispetto del Codice della Strada.
Attraverso la testimonianza dell’incidente stradale, Alessio ha sensibilizzato gli studenti della secondaria a un lavoro di consapevolezza di tutto ciò che avviene quando si è alla guida di un mezzo. Nel corso delle due ore previste per l’incontro ha dimostrato ai ragazzi quanto la prevenzione stradale sia un imprescindibile impegno personale e civile nel dare valore alla propria vita e a quella degli altri.
“Non è la prima volta che viene proposto il Progetto Vita alla secondaria. Alessio Tavecchio era già intervenuto prima della pandemia” ha commentato la dirigente scolastica Orsola Moro che ha ritenuto importante dare seguito all’iniziativa proponendo in questo anno scolastico un nuovo incontro.
“Abbiamo voluto riproporre il progetto perché siamo convinti che l'esperienza diretta e l'incontro con una persona che ha toccato con mano le conseguenze di una piccola distrazione alla guida di una motocicletta, valgano molto più delle parole. Sono convinta che i ragazzi si ricorderanno di quanto appreso oggi quando un giorno si troveranno alla guida”.
M.Mau.