Annone: restano in carcere i tre fermati per spaccio. Il giudice convalida gli arresti

Sono stati tradotti stamani in Tribunale a Lecco, dal carcere di Pescarenico, i tre giovani di nazionalità marocchina arrestati nel tardo pomeriggio di martedì ad Annone. Probabilmente già ''attenzionati'' dalle forze dell'ordine nell'ambito dei servizi a contrasto dell'attività di spaccio di droga che da tempo ormai si consuma nelle aree dell'oggionese a ridosso della SS36, nei loro confronti è scattato il fermo. Nell'abitacolo della loro auto - alla quale i carabinieri di Oggiono hanno intimato l'alt in Via Lecco - sono stati rinvenuti 35 grammi fra cocaina, eroina e hashish, oltre ad un bilancino di precisione, del materiale per il confezionamento dello stupefacente e una somma di denaro. Una volta espletate le formalità di rito, ai polsi dei nordafricani di 25, 26 e 27 anni sono scattate le manette, con la traduzione in carcere sulla base di quanto stabilito dal Tribunale di Lecco una volta esaminati gli atti trasmessi dalla Procura sulla base delle risultanze investigative condotte dall'Arma.
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Stamani i tre si sono presentati a palazzo di giustizia per l'interrogatorio di garanzia. Assistiti dall'avvocato Tiziana Vignoni del Foro di Milano, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Una volta convalidato l'arresto dal giudice Salvatore Catalano, i tre hanno fatto ritorno nella casa circondariale di Pescarenico. Essendo irregolari in Italia, senza alcuna residenza (pur gravitanti nell'hinterland milanese), non è stato possibile chiedere l'eventuale modifica della misura restrittiva disposta a loro carico. I tre dunque, restano in carcere.
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