Oggiono, Filippo Valsecchi: talento e amore per la pasticceria

Il Comune di Oggiono è fiero dei risultati ottenuti in ambito internazionale dal giovane pasticciere Filippo Valsecchi, che con la sua famiglia gestisce un'attività in centro paese. Nella serata di mercoledì 20 marzo l’ospite è stato accolto nell’auditorium dell’Istituto comprensivo Marco d’Oggiono per raccontare ai presenti il percorso - faticoso ma altresì entusiasmante - che gli ha consentito di diventare campione italiano di pasticceria Juniores 2018, per poi conquistare il titolo mondiale nel 2019 e vincere infine il massimo riconoscimento nell'ambito del Gelato World Team Cup 2024. 
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Filippo Valsecchi e l'assessore Giovanni Corti

''Vorrei chiamare sul palco il campione del mondo, Filippo'' ha esordito Giovanni Corti, assessore all’istruzione e alla cultura. ''Questo riconoscimento ha rappresentato davvero una bellissima sorpresa per tutti noi. Solitamente si è portati ad accostare allo sport la vittoria in competizioni internazionali; trovare invece un giovane che, al contrario, si impegna in un lavoro bellissimo e interessante equivale ad un valore aggiunto. Guardando poi queste meravigliose opere, mi sono stupito del fatto che non siano semplici dolci, ma vere e proprie sculture realizzate con arte e maestrìa. Per queste ragioni sono molto curioso e ho molte domande da porgli questa sera''.
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Domande a cui il protagonista della serata ha avuto il piacere di rispondere, ripercorrendo le tappe principali della sua esperienza in pasticceria, a partire dall’origine di questa passione, nata in famiglia. ''Tutto parte tanto tempo fa, dalla mia tata - ha raccontato Filippo - che mi ha avvicinato e poi appassionato alla cucina, materia che ho approfondito alla scuola alberghiera di Casargo. Successivamente ho avuto l'opportunità di fare esperienza nei laboratori e nelle cucine di diverse parti d'Italia, fino al quinto anno, in cui ho deciso di addentrarmi in questa arte culinaria. Era l’unico ambito che sentivo mancare lungo il mio percorso, quindi ho deciso di apprendere direttamente da mio papà. La cosa più difficile è stato cambiare il mio approccio verso questo lavoro, visto che la pasticceria è totalmente diversa da quello a cui ero abituato''.
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Così nel 2018, il giovane decide di iscriversi al campionato a Rimini, senza porsi troppe aspettative: ''questa competizione l’abbiamo presa seriamente, ma con tranquillità, dal momento che nessuno si aspettava grandi risultati, data la mia breve esperienza in questo campo. Non a caso, io ero il più giovane tra i dieci concorrenti in gara. Sta di fatto che mi classifico primo, vincendo la scultura in cioccolato al tavolo di presentazione finale, e volo al concorso mondiale insieme al secondo classificato, Vincenzo Donnarumma. Con lui inizia un percorso di un anno di preparazione al mondiale, con un caposquadra di Roma, con cui abbiamo assistito alla formazione, per un totale di 8-9 ore settimanali. Questo allenamento era necessario per prepararsi a essere esposti a lavorare di fronte a una giuria, che intanto osserva e pone domande, e al pubblico''.
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In primo piano la mamma di Filippo


Questa lunga e faticosa preparazione ha avuto il costante sostegno dei genitori del ragazzo, non solo dal punto di vista formativo, ma anche emotivo. ''Filippo - ha dichiarato la mamma, intervenuta alla serata oggionese - è sul trampolino di lancio, nel senso che questa occasione rappresenta un punto di partenza: vincere un concorso non significa essere pasticcieri preparati, dal momento che lui ha lavorato tanto, ma questa realtà è una sfera molto più ampia. Sicuramente ha talento, è un buon esecutore, anche perché siamo partiti senza tante pretese, senza che lui fosse particolarmente conosciuto. Quindi il papà, con il suo sguardo critico, si è preso questo incarico: è stato difficile perché padre e figlio erano chiusi nello stesso luogo ad allenarsi''.
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Tuttavia, l’aspetto fondamentale, ricordato nel corso dei diversi interventi, è l’importanza dell’esercizio quotidiano; questo aspetto fondamentale avviene sempre e costantemente, perché: ''la materia che trattiamo è viva e cambia tutti i giorni; cambia la temperatura, l’umidità esterna, il metodo di lavorazione e i gusti delle persone. Infatti, un altro aspetto importante è comprendere e adattarsi alle esigenze del cliente, soprattutto con il diffondersi di nuovi prodotti, come quelli senza glutine, senza lattosio e altri ancora'' ha terminato il fuoriclasse. 
Una bella occasione di confronto, che l’amministrazione comunale di Oggiono intende proporre anche all’Istituto superiore Bachelet, per dare ai ragazzi la possibilità di ascoltare una testimonianza di dedizione, sacrificio e passione.

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V.I.
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