Casatenovo: condannato il giovane che rubò lo zaino di una donna in Piazza Mazzini nell'estate del 2022

Una condanna e un'assoluzione sulla scorta di quanto aveva ipotizzato il pubblico ministero un paio di settimane fa. Diversa tuttavia le pena inflitta, più lieve rispetto alla richiesta della Procura. Si è chiusa stamani la vicenda giudiziaria che traeva  origine da un fatto avvenuto in una serata di fine estate a Casatenovo, con la borsa sottratta ad una donna in Piazza Mazzini, sotto lo sguardo sgomento di un nutrito capannello di persone. La vittima stava degustando un gelato all'aperto, in compagnia, quando fu derubata del suo zaino nel quale c'erano (fra le altre cose) portafogli con denaro contante ed effetti personali: l'aveva appoggiato accanto a sè, a terra; a portarglielo via - stando a quanto era emerso nell'immediatezza dei fatti - un giovane che dopo aver posteggiato l'auto in Via Manzoni, esattamente di fronte alla gelateria, si era avvicinato e l'aveva afferrato, fuggendo poi a bordo di un'utilitaria grigia a bordo della quale sembra sedesse un altro soggetto. 
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L'intervento delle forze dell'ordine nel settembre 2022 in Piazza Mazzini

Una scena surreale quella del 6 settembre 2022, avvenuta alla presenza di una ventina di persone che si trovavano in quel momento nella principale piazza casatese. La vittima, una volta resasi conto dell'accaduto, aveva tentato di fermare il ladro finendo poi a terra quando, messa in moto l'auto, l'ignoto malvivente si era dileguato a tutta velocità. Per fortuna, nonostante il forte spavento, la signora non aveva rimediato gravi conseguenze. Grande tuttavia la rabbia per l'episodio di cui si era resa malgrado vittima e per il quale aveva ricevuto la solidarietà di molte delle persone presenti in quegli istanti. Una volta composto il 112, sul posto si era portata una pattuglia di carabinieri della Compagnia di Merate per raccogliere la testimonianza della vittima e avviare le indagini finalizzate ad identificare i responsabili. 
Grazie - stando a quanto è emerso - alle immagini tratte dal sistema di videosorveglianza, al racconto dei presenti e alle ulteriori risultanze investigative, nel registro degli indagati della Procura era finita una coppia: A.R., 30 anni e L.A., un paio d'anni più giovane. Comparsi lo scorso 13 marzo al cospetto del giudice per le udienze preliminari Nora Lisa Passoni, il PM aveva chiesto la condanna a 3 anni e 2 mesi per il ragazzo e l'assoluzione per la giovane che si trovava con lui al momento dei fatti, non ravvisandone la responsabilità in merito a quanto accaduto. Entrambi, tramite i rispettivi legali (gli avvocati Anna Lucchelli e Viola Nazzareno), avevano chiesto di avvalersi del rito abbreviato.
Stamani la sentenza del giudice che ha condannato A.R. a un anno e quattro mesi (riqualificando il capo d'imputazione in furto aggravato), disponendo altresì l'assoluzione della ragazza. 
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