Casatenovo: Renato Bianchi ed il figlio Giacomo pedalano insieme al Giro delle Fiandre

Un'emozione doppia: sportiva, ma soprattutto personale. Nei giorni scorsi il 72enne Renato Bianchi (molto conosciuto per la sua lunga militanza nella dirigenza della Casatese) ha corso ''Il Fiandre'' insieme al figlio Giacomo, che di anni ne ha esattamente la metà.
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Giacomo (a sinistra) e Renato Bianchi in cima al muro di Paterberg (20% di pendenza)

Sabato 30 marzo lo sportivo - avvicinatosi alla bicicletta da circa tre lustri - ha raggiunto Bruxelles dove vive il proprio congiunto, in occasione delle vacanze pasquali. Ma oltre al desiderio di trascorrere insieme le festività, ce n'era un altro, non secondario: la partecipazione (insieme) alla celebre gara su due ruote, sfidando le fredde temperature e la pioggia del periodo.
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''Per me si trattava della prima volta in una gara ciclistica, mentre mio figlio aveva già collezionato diverse esperienze. Abbiamo preso naturalmente parte al Giro delle Fiandre riservato agli amatori'' ci ha raccontato Bianchi, entusiasta di questa avventura sportiva, seppur non sia stato così semplice ''portarla a casa'', per via delle condizioni meteo a dir poco avverse.
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Il muro di Koppenberg (22% di pendenza). Molti partecipanti lo affrontano a piedi

''Avremmo dovuto affrontare il percorso da 128 chilometri, ma la pioggia incessante ci ha costretti ad optare per il tracciato più breve. E' stato comunque emozionante perchè anche la 74 chilometri presentava i muri che rendono questa competizione epica per tutti gli amanti della bicicletta. L'ultimo tratto soprattutto, quello più celebre, ci ha dato tanta carica ed altrettanto entusiasmo'' ha aggiunto.
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Renato e Giacomo Bianchi si sono cimentati ne ''Il Fiandre'' -  con partenza ed arrivo da Oudenaarde (Market Square) - insieme a corridori in arrivo da tutta Europa, ma non solo. Nonostante non si trattasse di una gara agonistica, i due hanno profuso grinta ed impegno affinchè l'esperienza risultasse indimenticabile a tutti gli effetti. Del resto era la prima volta che padre e figlio pedalavano insieme in una gara: per l'esordio non potevano chiedere di meglio.
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Il muro di Berg ten Houte (13% di pendenza)

''Oltre all'aspetto sportivo, si è trattato di una festa popolare molto ben organizzata che ha coinvolto bambini, ragazzi e adulti. Tutti ne sono usciti soddisfatti'' ha aggiunto Renato Bianchi che si è preparato alla prova affrontando diverse uscite, ''su e giù'' per il territorio della Brianza e non solo.
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L'arrivo a Oudenaarde visibilmente soddisfatti

''Da gennaio ho pedalato per 3mila chilometri. Più di quello che faccio di solito, ma neanche così tanto. Da quando ho cessato il mio impegno nel calcio, trascorro i miei momenti liberi in bicicletta, da solo o con qualche amico qui di Casatenovo'' ha concluso il 72enne che ha voluto condividere con i nostri lettori il ricordo di questa bellissima esperienza.
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G.C.
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