Oggiono: previsto un parco pubblico nello scavo dell'area ex Rex

Un nuovo parco verde e aperto al pubblico sorgerà nell’area ex Multisala ed ex Rex in Via Kennedy a Oggiono. Nelle scorse ore la giunta comunale ha approvato il progetto di recupero dell’area che si estende su di una superficie di 8mila e 700 metri quadri. La zona - come si ricorderà - era rimasta coinvolta in due fallimenti. L’amministrazione guidata dal sindaco Chiara Narciso era riuscita a riportare l’area nelle disponibilità del Comune nel mese di maggio dello scorso anno. Un risultato raggiunto dopo un lunghissimo e complicato lavoro, di carattere legale, iniziato fin dai primi mesi dopo l’insediamento in seguito alle elezioni del 2019.
''La scelta dell’amministrazione è stata quella di preservare un’area verde, non andando a costruire in un contesto già fortemente urbanizzato'' ha spiegato il sindaco Chiara Narciso illustrando il progetto di recupero.
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Come appare chiaro a tutti i cittadini che hanno modo di transitare nella zona, l’area ex Rex appare in uno stato di abbandono che presenta anche diversi elementi di complicata risoluzione. A partire dall’enorme scavo posto al centro di quello che nei decenni passati fu un cantiere. Uno sbancamento di terreno che ha persino riportato alla luce le tubazioni della rete di scarico. A ciò si aggiungono le pavimentazioni in cemento realizzate su di alcune porzioni di suolo. Ben visibili, anche dall’esterno dell’area, alcuni manufatti in cemento armato. Complice la crescita di prato e arbusti durante i vent’anni di abbandono, sembrano oggi dei corpi estranei cresciuti direttamente dal suolo.
Il progetto approvato dall’amministrazione comunale non prevede lo stravolgimento della situazione attuale. Lo scavo presente non sarà riempito con movimentazioni di terra.
Alcuni degli arbusti cresciuti durante i vent’anni di abbandono saranno mantenuti e andranno a costituire parte integrante del patrimonio arboreo del nuovo parco. Una scelta logica, di fronte a piante quali salici, ciliegi selvatici, aceri campestri, betulle, pioppi bianchi e cipressini e un platano.
''Durante i sopralluoghi ci siamo resi conto che già la natura aveva ripreso spazio in quest’area'' ha ricordato Narciso. ''Da questa considerazione è nata l’idea di non riempire lo scavo, lasciando il dislivello affinché il parco risultasse riparato dai rumori e dalla vista dell’area circostante''.
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Ad essere conservati saranno anche alcuni dei manufatti già realizzati. Le strutture in cemento armato verranno utilizzate come sedute per le persone che decideranno di sostare nell’area verde. Un’area pavimentata da destinare al pattinaggio verrà realizzata là dove oggi è presente la vecchia pavimentazione in cemento. Il più grande manufatto in calcestruzzo armato sarà riutilizzato come un totem. Le tubazioni che attraversano l’area sporgendo dal sottosuolo non saranno ricoperte. Il progetto, di fatto, è una scommessa che mira a recuperare l’area fino al punto da riuscire a valorizzare i manufatti umani che nulla sembrano, a prima vista, avere a che fare con un’area verde destinata a parco.
Come è possibile leggere nelle carte del progetto, è stata assunta la decisione precisa di ''non cancellare'' quanto fatto dall’uomo che con il suo intervento ha modificato il paesaggio. La scelta di non ''riportare tutto come prima, come se non fosse accaduto''. Una ''non cancellazione'' che punta all’integrazione di quegli interventi creati dall’uomo, e che oggi rappresentano elementi di degrado dell’area, in un qualcosa di radicalmente diverso che ''viene compreso e valorizzato''. Una vera e propria sfida, sicuramente non semplice.
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Per rendere fruibile ed accessibile l’area saranno realizzati alcuni riporti di terreno per eleminare alcune depressioni troppo marcate. Oltre a un rimodellamento parziale delle superfici, la zona sarà interessata dalla piantumazione di diversi nuove alberi tipici del territorio: sorbi, ciliegi, meli e peri selvatici, aceri campestri, tigli. Con l’aggiunta di arbusti come: cornioli, ginestre, rose, scotani, viburni e maggiociondoli. L’obbiettivo è quello di ''incrementare la biodiversità'' si legge nel progetto.
''Rivendichiamo con forza la decisione di aver mantenuto quest’area a verde'' ha concluso Narciso. I lavori dovrebbero iniziare durante il mese di maggio prossimo. ''Per noi – ha confermato il sindaco - è un grande obiettivo riuscire ad avviare i lavori per cambiare il volto di una delle porte d’ingresso di Oggiono''. 
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L.A.
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