Noi volevamo avere torto. Purtroppo abbiamo ragione

Abbiamo avuto la capacità di vedere lontano. Vedere quello che chiunque faccia questo mestiere senza dover rispondere a politici o imprenditori avrebbe potuto vedere. Invece i più si sono prestati a fare da cassa di risonanza a politici e politicanti il cui unico interesse è la propria carriera. E mentre l’ospedale di Merate veniva smontato pezzo dopo pezzo, noi che lo denunciavamo, eravamo oggetto di attacchi, insulti e sberleffi.

Tre mesi fa annunciavamo il rischio più che concreto di una riduzione dell’orario del Pronto soccorso. In sostanza la chiusura notturna, dalle 22 alle 6 del mattino. I soliti sindaci di centrodestra subito a rovesciare commenti isterici, guai a minare la credibilità dei partiti che governano la Regione. Invece, con assoluta onestà intellettuale, il neo Direttore generale ha avvertito che la fuga dei radiologi – almeno tre col primario – oltre a generare code e disservizi nel reparto, renderà difficile il mantenimento del servizio notturno. E senza una radiologia funzionante H24 il Pronto soccorso non può operare.

Così dopo la chiusura di Psichiatria, del Punto nascite (ricordate la Lega del “a Merate si continuerà a nascere”, bella figura di c..o) dell’Oculistica, dell’Anatomia Patologica, della Chirurgia pediatrica, dell’Ortopedia pediatrica e chissà che cos’altro ci dimentichiamo, ecco profilarsi il rischio di una riduzione dell’orario del Pronto soccorso e dell’attività complessiva di Radiologia. Che si aggiunge a un’attività ridotta di Pediatria.

Serve altro per rinfacciare al politico in servizio permanente e ai suoi amplificatori, che avevamo ragione (nonostante volessimo disperatamente avere torto)? 
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Claudio Brambilla
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