Oggionese: un'altra batteria di pusher a giudizio per spaccio in SS36
Sono stati ancora una volta i boschi a margine della SS36, nell'oggionese, a fare da sfondo alla vicenda giudiziaria di cui si è discusso stamani in Tribunale a Lecco.
Al cospetto del giudice in ruolo monocratico Angelo Parisi si sono infatti presentati i difensori dei diciannove imputati - quasi tutti di origine marocchina, ad eccezione di due italiani - già destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta nel 2022 a conclusione delle indagini affidate alla Squadra Mobile della Questura di Lecco e coordinate dalla locale Procura della Repubblica.
Un'udienza filtro, se così possiamo definirla, quella odierna. Molti degli imputati risultano infatti irreperibili, mentre alcuni difensori hanno anticipato l'intenzione di ricorrere a riti alternativi per definire la posizione dei propri assistiti (tramite patteggiamento laddove è possibile).
A questo proposito il giudice - dopo aver stralciato alcune posizioni dal fascicolo - ha aggiornato il procedimento al 19 dicembre e 18 febbraio prossimi, separando dunque i destini dei presunti pusher, che nel 2022 sarebbero stati attivi nell'area boschiva che costeggia la SS36, in particolare nei territori di Bulciago, Garbagnate Monastero e Molteno, con innumerevoli cessioni di cocaina, soprattutto.
Una delle tante operazioni portate avanti dalle forze dell'ordine nel tentativo di stanare un fenomeno ormai profondamente radicato nel territorio oggionese, complice l'arteria che collega Milano a Lecco, rapida via di fuga, con le ''piazzole'' peraltro facilmente raggiungibili.
Al cospetto del giudice in ruolo monocratico Angelo Parisi si sono infatti presentati i difensori dei diciannove imputati - quasi tutti di origine marocchina, ad eccezione di due italiani - già destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta nel 2022 a conclusione delle indagini affidate alla Squadra Mobile della Questura di Lecco e coordinate dalla locale Procura della Repubblica.
Un'udienza filtro, se così possiamo definirla, quella odierna. Molti degli imputati risultano infatti irreperibili, mentre alcuni difensori hanno anticipato l'intenzione di ricorrere a riti alternativi per definire la posizione dei propri assistiti (tramite patteggiamento laddove è possibile).
A questo proposito il giudice - dopo aver stralciato alcune posizioni dal fascicolo - ha aggiornato il procedimento al 19 dicembre e 18 febbraio prossimi, separando dunque i destini dei presunti pusher, che nel 2022 sarebbero stati attivi nell'area boschiva che costeggia la SS36, in particolare nei territori di Bulciago, Garbagnate Monastero e Molteno, con innumerevoli cessioni di cocaina, soprattutto.
Una delle tante operazioni portate avanti dalle forze dell'ordine nel tentativo di stanare un fenomeno ormai profondamente radicato nel territorio oggionese, complice l'arteria che collega Milano a Lecco, rapida via di fuga, con le ''piazzole'' peraltro facilmente raggiungibili.
G.C.