Annone: chiesa gremita per la conferenza sui ''Numeri mistici del Natale''
Grande successo di pubblico per la serata sui ''Numeri mistici del Natale'' nella pittura antica. L’iniziativa, promossa dalla Parrocchia e dal Comune di Annone Brianza in collaborazione con la civica biblioteca, si è tenuta giovedì 28 novembre nella suggestiva cornice della chiesa di San Giorgio.
Il relatore della conferenza natalizia, che si tiene ormai da dieci anni, è stato Giovanni Morale, coordinatore delle Gallerie d'Italia di Milano e voce di spicco nel panorama critico-artistico nazionale. Il professore ha parlato del significato e del forte simbolismo del calendario natalizio, attraverso le suggestioni delle grandi opere artistiche. Morale ha incantato il pubblico con la magia e l'armonia dei numeri, la purezza e il loro simbolismo, pur nella loro natura astratta: i numeri e la matematica come geniale intuito dell’uomo che permette di leggere la natura.
Stefano Perego, promotore e curatore dell’iniziativa, come da abitudine, ha chiuso l’incontro con la lettura "dell'orazion picciola" dell'Ulisse dantesco, come invito ad una conoscenza che non perda il senso etico della ricerca. Ulisse si trova nel ventiseiesimo canto dell’Inferno.
''L’Ulisse è un grande eroe, il più grande ricercatore di conoscenza, tuttavia Dante lo mette nell’inferno, nell’ottavo cerchio dove sono puniti i consiglieri fraudolenti. Perché un eroe di conoscenza è punito? Perché Ulisse ha continuato a cercare però abbandonando i propri valori, l’etica della propria ricerca. È anche un monito che questi nostri numeri, queste nostre formule matematiche, abbiano come fine una ricerca che abbia un senso etico'' ha affermato Perego lasciando poi spazio alla lettura e alla celeberrima terzina dantesca: ''considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza''.
La conferenza natalizia è sostenuta dai sacerdoti don Maurizio Mottadelli e don Davide Consonni e dall’amministrazione comunale che ha ringraziato il professor Morale per la relazione. ''Una serata straordinaria, ricca di simboli e riflessioni, impreziosita dalla bellezza della chiesa di San Giorgio. Un’occasione per riscoprire il legame profondo tra arte, cultura e spiritualità''.
Il numerosissimo pubblico ha subito reclamato che non si aspetti il prossimo Natale per un nuovo incontro.
Il relatore della conferenza natalizia, che si tiene ormai da dieci anni, è stato Giovanni Morale, coordinatore delle Gallerie d'Italia di Milano e voce di spicco nel panorama critico-artistico nazionale. Il professore ha parlato del significato e del forte simbolismo del calendario natalizio, attraverso le suggestioni delle grandi opere artistiche. Morale ha incantato il pubblico con la magia e l'armonia dei numeri, la purezza e il loro simbolismo, pur nella loro natura astratta: i numeri e la matematica come geniale intuito dell’uomo che permette di leggere la natura.
Stefano Perego, promotore e curatore dell’iniziativa, come da abitudine, ha chiuso l’incontro con la lettura "dell'orazion picciola" dell'Ulisse dantesco, come invito ad una conoscenza che non perda il senso etico della ricerca. Ulisse si trova nel ventiseiesimo canto dell’Inferno.
''L’Ulisse è un grande eroe, il più grande ricercatore di conoscenza, tuttavia Dante lo mette nell’inferno, nell’ottavo cerchio dove sono puniti i consiglieri fraudolenti. Perché un eroe di conoscenza è punito? Perché Ulisse ha continuato a cercare però abbandonando i propri valori, l’etica della propria ricerca. È anche un monito che questi nostri numeri, queste nostre formule matematiche, abbiano come fine una ricerca che abbia un senso etico'' ha affermato Perego lasciando poi spazio alla lettura e alla celeberrima terzina dantesca: ''considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza''.
La conferenza natalizia è sostenuta dai sacerdoti don Maurizio Mottadelli e don Davide Consonni e dall’amministrazione comunale che ha ringraziato il professor Morale per la relazione. ''Una serata straordinaria, ricca di simboli e riflessioni, impreziosita dalla bellezza della chiesa di San Giorgio. Un’occasione per riscoprire il legame profondo tra arte, cultura e spiritualità''.
Il numerosissimo pubblico ha subito reclamato che non si aspetti il prossimo Natale per un nuovo incontro.