Missaglia: serve un servizio di aiuto compiti alla primaria. Lo rivela il sondaggio sul doposcuola
Un doposcuola per gli alunni delle scuole primarie di Missaglia e Maresso. Era questo il tema del sondaggio promosso nelle scorse settimane dal Comune, per ''testare'' appunto l'eventuale esigenza - da parte delle famiglie - del servizio.
Nel tardo pomeriggio di giovedì 28 novembre l'assessore all'istruzione Diego Benfatto ha organizzato un incontro pubblico aperto ai genitori, per rendere noti i risultati emersi.
Iniziamo con il dire che al questionario hanno dato riscontro 154 nuclei, più o meno la metà del campione preso in esame; di questi 125 fanno riferimento alla scuola Moneta (Missaglia) e 29 alla primaria Moro (Maresso). Equamente distribuite - per quel che riguarda le classi - le risposte, con una percentuale maggiore di prime e seconde.
''Probabilmente più si va avanti con il ciclo scolastico e più le famiglie hanno una routine già impostata e collaudata '' ha ipotizzato Benfatto.
Venendo al cuore del quesito, su 154 famiglie, 67 si sono dette interessate alla proposta di un doposcuola, da istituire preferibilmente il mercoledì ed il venerdì, quando non è previsto il rientro pomeridiano. Un'opzione quest'ultima, indicata dal 70% dell'utenza interessata, mentre una percentuale più esigua (19%) vorrebbe che il servizio venisse attivato per l'intera settimana.
Le ragioni della richiesta? Il lavoro che non rende possibile a molti dei genitori degli alunni, occuparsi in prima persona dei propri figli in orario pomeridiano, con la necessità dunque di reperire un aiuto concreto. Il 65% degli interessati al servizio motivano appunto il desiderio di un doposcuola con questioni legate alla propria professione; il 27% invece, chiede un supporto nell'aiuto compiti.
In effetti è proprio questo il cuore della questione; se il servizio dovesse partire, la necessità esplicitata è che esso possa occuparsi in primis dei compiti; meno impellente la necessità di laboratori o di attività connesse all'arte, allo sport o al gioco.
''Quella richiesta è un'attività piuttosto onerosa perchè prevede un rapporto educativo molto stretto ed il Comune non ha la forza di sostenere questa spesa. Il costo sarà dunque a carico delle famiglie'' ha specificato Benfatto, che ha presentato poi un'idea di massima rispetto ai prezzi che potrebbero essere eventualmente proposti. Il doposcuola un solo pomeriggio a settimana, il mercoledì o il venerdì dalle 13 alle 16, richiederebbe una spesa di 300 euro a bambino, che salirebbe a 500 euro qualora i rientri fossero due. Previste naturalmente delle scontistiche per famiglie con più figli interessati al servizio.
''La mia idea sarebbe quella di individuare delle soluzioni propedeutiche per abbassare la spesa'' ha detto Benfatto, ipotizzando il ricorso a ragazzi diplomati in scienze umanistiche. ''Il servizio ovviamente partirà in presenza di un minimo di quindici iscritti''.
La dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Missaglia, Mariacristina Cilli, ha ritenuto quella proposta una bella opportunità per le famiglie interessate in vista del nuovo anno scolastico, le cui iscrizioni apriranno nelle prossime settimane.
''I dati del sondaggio confermano le richieste avanzate in questi anni. Del resto sappiamo che le 40 ore settimanali non vengono chieste e il Ministero per poterle attivare una classe a tempo pieno chiede un numero minimo di almeno diciotto alunni. Qui parliamo di un servizio differente, vale a dire di ore aggiuntive per un servizio di aiuto compiti. Ritengo che anche i costi siano interessanti: a meno non si può avere, perchè si andrebbe a perdere la qualità'' ha continuato la preside, annunciando anche l'attivazione di un servizio aggiuntivo il venerdì pomeriggio, a partire da gennaio, rivolto alle prime e alle seconde. ''Si tratta di un progetto di potenziamento cognitivo gestito dalle insegnanti che ha ottenuto un finanziamento europeo; sarà rivolto a gruppi di venti bambini al massimo. Ci saranno poi altre opportunità sempre nell'ambito del PON''.
La dirigente Cilli ha approfittato per rassicurare i genitori rispetto al futuro dell'istituto comprensivo. ''Con la natalità in calo anche noi siamo destinati ad avere sempre meno iscritti. Abbiamo preso parte di recente ad un incontro in Provincia e per i prossimi anni si parla di una flesssione del 12%, a mio avviso non preoccupante. Con questi numeri potrebbe profilarsi l'ipotesi di un dimensionamento'' ha concluso la preside, sottolineando anche i molti bambini che si iscrivono alle scuole di Missaglia e Monticello da fuori territorio. ''Significa che la nostra offerta piace''.
Nel tardo pomeriggio di giovedì 28 novembre l'assessore all'istruzione Diego Benfatto ha organizzato un incontro pubblico aperto ai genitori, per rendere noti i risultati emersi.
Iniziamo con il dire che al questionario hanno dato riscontro 154 nuclei, più o meno la metà del campione preso in esame; di questi 125 fanno riferimento alla scuola Moneta (Missaglia) e 29 alla primaria Moro (Maresso). Equamente distribuite - per quel che riguarda le classi - le risposte, con una percentuale maggiore di prime e seconde.
''Probabilmente più si va avanti con il ciclo scolastico e più le famiglie hanno una routine già impostata e collaudata '' ha ipotizzato Benfatto.
Venendo al cuore del quesito, su 154 famiglie, 67 si sono dette interessate alla proposta di un doposcuola, da istituire preferibilmente il mercoledì ed il venerdì, quando non è previsto il rientro pomeridiano. Un'opzione quest'ultima, indicata dal 70% dell'utenza interessata, mentre una percentuale più esigua (19%) vorrebbe che il servizio venisse attivato per l'intera settimana.
Le ragioni della richiesta? Il lavoro che non rende possibile a molti dei genitori degli alunni, occuparsi in prima persona dei propri figli in orario pomeridiano, con la necessità dunque di reperire un aiuto concreto. Il 65% degli interessati al servizio motivano appunto il desiderio di un doposcuola con questioni legate alla propria professione; il 27% invece, chiede un supporto nell'aiuto compiti.
In effetti è proprio questo il cuore della questione; se il servizio dovesse partire, la necessità esplicitata è che esso possa occuparsi in primis dei compiti; meno impellente la necessità di laboratori o di attività connesse all'arte, allo sport o al gioco.
''Quella richiesta è un'attività piuttosto onerosa perchè prevede un rapporto educativo molto stretto ed il Comune non ha la forza di sostenere questa spesa. Il costo sarà dunque a carico delle famiglie'' ha specificato Benfatto, che ha presentato poi un'idea di massima rispetto ai prezzi che potrebbero essere eventualmente proposti. Il doposcuola un solo pomeriggio a settimana, il mercoledì o il venerdì dalle 13 alle 16, richiederebbe una spesa di 300 euro a bambino, che salirebbe a 500 euro qualora i rientri fossero due. Previste naturalmente delle scontistiche per famiglie con più figli interessati al servizio.
''La mia idea sarebbe quella di individuare delle soluzioni propedeutiche per abbassare la spesa'' ha detto Benfatto, ipotizzando il ricorso a ragazzi diplomati in scienze umanistiche. ''Il servizio ovviamente partirà in presenza di un minimo di quindici iscritti''.
La dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Missaglia, Mariacristina Cilli, ha ritenuto quella proposta una bella opportunità per le famiglie interessate in vista del nuovo anno scolastico, le cui iscrizioni apriranno nelle prossime settimane.
''I dati del sondaggio confermano le richieste avanzate in questi anni. Del resto sappiamo che le 40 ore settimanali non vengono chieste e il Ministero per poterle attivare una classe a tempo pieno chiede un numero minimo di almeno diciotto alunni. Qui parliamo di un servizio differente, vale a dire di ore aggiuntive per un servizio di aiuto compiti. Ritengo che anche i costi siano interessanti: a meno non si può avere, perchè si andrebbe a perdere la qualità'' ha continuato la preside, annunciando anche l'attivazione di un servizio aggiuntivo il venerdì pomeriggio, a partire da gennaio, rivolto alle prime e alle seconde. ''Si tratta di un progetto di potenziamento cognitivo gestito dalle insegnanti che ha ottenuto un finanziamento europeo; sarà rivolto a gruppi di venti bambini al massimo. Ci saranno poi altre opportunità sempre nell'ambito del PON''.
La dirigente Cilli ha approfittato per rassicurare i genitori rispetto al futuro dell'istituto comprensivo. ''Con la natalità in calo anche noi siamo destinati ad avere sempre meno iscritti. Abbiamo preso parte di recente ad un incontro in Provincia e per i prossimi anni si parla di una flesssione del 12%, a mio avviso non preoccupante. Con questi numeri potrebbe profilarsi l'ipotesi di un dimensionamento'' ha concluso la preside, sottolineando anche i molti bambini che si iscrivono alle scuole di Missaglia e Monticello da fuori territorio. ''Significa che la nostra offerta piace''.
G.C.