Bulciago, ciclo di incontri con Avis e Asst: la salute nel secondo anno di vita del bambino
I primi passi del bambino alla scoperta del mondo: lunedì 28 aprile si è tenuto l’ultimo incontro del ciclo ''I primi mille giorni…'', proposto da Avis Costa Masnaga in collaborazione con gli operatori del Dipartimento Area della Donna e Materno Infantile di Asst Lecco e il patrocinio del Comune di Bulciago, al fine di informare sui primi mille giorni a partire dal concepimento, ovvero il periodo più importante della vita di una persona, dal punto di vista fisico ma anche della formazione della personalità.

Nei primi due incontri è stato trattato il periodo dal concepimento al primo anno del bambino: l’altra sera, nella sala civica della biblioteca bulciaghese, le dottoresse dell’Asst di Lecco, dopo i saluti dei volontari di Avis, hanno parlato del secondo anno di vita della creatura. Il dottor Roberto Bellù, del dipartimento area della donna e materna infantile terapia intensiva neonatale e neonatologia dell’ASST di Lecco, ha ricordato l’importanza della consapevolezza sulla formazione fisica, psichica e comportamentale del bambino.

La dottoressa Chiara Nava, neonatologa, ha definito il concetto di nurturing care, ovvero le cure che nutrono il bambino e comprendono diversi aspetti: un buono stato di salute, un’alimentazione adeguata, una genitorialità responsiva, protezione e sicurezza e l’opportunità di apprendimento precoce.
''Lo sviluppo neurologico e quindi psicologico del bambino non è automatico, ma avviene in risposta a stimoli sociali e interpersonali. Se supportiamo i genitori, miglioriamo le opportunità dei bambini nel ricevere stimoli e quindi miglioriamo le loro competenze sociali, emotive e cognitive, oltre che la capacità di apprendimento'' ha affermato la professionista. Nel secondo anno di vita si parla sia di promozione del potenziale di salute che di prevenzione delle cause di patologia.

Nella prima area, rientra un tempo di qualità, vale a dire lo svolgimento di attività ricche dal punto di vista cognitivo e affettivo. Tra queste vanno considerate sin dai primi anni di vita la lettura, attività molto coinvolgente che rafforza la relazione adulto-bambino e sostiene lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino (suggerito a tal proposito il progetto Nati per leggere) oppure, con la medesima funzione, può essere usata la musica (per approfondimenti, visitare il sito Nati per la musica) in quanto l’esposizione a un ambiente sonoro contribuisce non solo allo sviluppo delle funzioni cerebrali, ma anche a quelle motorie.

Inoltre, bisogna occuparsi del sonno, come del resto suggerisce la società italiana di pediatria preventiva e sociale: le ore necessarie al riposo decrescono all’aumentare dell’età, passando dalle 14-18 ore di sonno adeguate per un bambino fino a 12 mesi alle 7-9 ore di riposo al giorno necessarie per un adulto. Quando si dorme poco, emergono conseguenze sulla salute, sul comportamento, sulle emozioni e pertanto vanno adottate alcune buone pratiche per promuovere l’igiene del sonno, evitando di eccitare troppo i bambini: meglio evitare cibi o bevande con caffeina, giochi con movimenti, alcune musiche e carillon; per alcuni bambini può risultare eccitante il bagno, che quindi dovrebbe essere spostato in altri orari della giornata; vanno mantenuti un basso il tono di voce e un’idonea temperatura dell’ambiente. In sintesi, ''occorre cercare di instaurare una routine per cui il bambino si sente sicuro nel prevedere ciò che succederà''.

Nella promozione della salute, rientra anche un’alimentazione varia ed equilibrata che prevede, ad esempio, una colazione come primo pasto della giornata, porzioni più piccole di quelle dei genitori, il consumo di adeguate quantità di frutta e verdura (5 porzioni al giorno), un solo alimento proteico a pasto, il consumo di acqua limitando quello di bevande gassate e zuccherate e la riduzione dell’uso di sale. Se la mamma e il bambino lo desiderano, si può proseguire l'allattamento al seno per arrivare progressivamente a tre pasti principali al giorno (colazione, pranzo e cena), con alimenti tritati e due piccole merende.
Il Ministero della Salute promuove, tra varie indicazioni, anche linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo in età pediatrica, che sarebbe opportuno accompagnare a corsi per la disostruzione.

La dottoressa ha spiegato alcuni fattori di rischio: per prevenire i più diffusi, occorre evitare l’esposizione al fumo e un’esposizione eccessiva al sole (usare un cappellino, proteggere la pelle, anche se il cielo è nuvoloso), oltre che limitare l’esposizione ai device: la società italiana di pediatria, raccomanda l’astensione dall’uso dei dispositivi elettronici fino a due anni, meno di un’ora al giorno per i bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni e meno di due ore al giorno per bambini di età compresa tra i 5 e gli 8 anni

La dottoressa Carla Maccioni della terapia intensiva neonatale ha trattato l’aspetto motorio, del linguaggio e della comunicazione: ''Il compimento dei 12 mesi rappresenta per il bambino un traguardo caratterizzato da una maggiore indipendenza a livello fisico, mentale e relazionale. Intorno a quest’età, infatti, il bambino fa nuove esperienze e scoperte e, sebbene ci sia una grande variabilità relativamente all'età, muove i primi passi da solo, migliora il suo equilibrio e diventa più sicuro negli spostamenti e nei cambi di posizione'' ha precisato.

Le capacità di movimento sono accompagnate da un maggior interesse verso il mondo esterno: il bambino in questa fase si lancia infatti alla scoperta del mondo in modo autonomo ed è capace di conquistare qualsiasi posto a lui accessibile.
''Questa spinta deve essere bilanciata dalla necessità del bambino di sentirsi sicuro e protetto: l’incoraggiamento dell’adulto deve essere una base sicura da cui partire per esplorare e verso la quale tornare'' ha aggiunto la dottoressa. Va quindi ricercata una sintonizzazione tra bisogni emotivi del bambino e l’intervento dei genitori, come esplicita la teoria dell’attaccamento sviluppata da John Bowlby.
''Il bambino si crea uno spazio proprio: la sfida sta nell'incoraggiare e valorizzare queste nuove capacità occupandosi al contempo della sicurezza, offrendo dei limiti, talvolta anche fisici, al bambino. Nel tempo, il bambino sarà in grado di riconoscere i limiti dell’ambiente per agire nell’ambiente ed entrare in relazione con le altre persone. In questa fase, è importante non spingere il bambino a fare movimenti o assumere posture che non fa ancora spontaneamente, ma aspettare che quella tappa venga acquisita spontaneamente'' ha rimarcato la dottoressa.

È sconsigliato l’uso del girello ma, sempre sotto la sorveglianza dell'adulto, si possono favorire gli spazi a terra con tappeti o coperte, creare percorsi con livelli diversi nei quali collocare i giochi in modo da favorire il passaggio posturale corretto dalla posizione a terra (seduta, in ginocchio o a gattoni) e quella eretta oppure posizione i tappeti e i giochi vicino al divano a cui il bambino potrà sorreggersi per camminare in direzione laterale, la cosiddetta ''navigazione costiera".
Lo sviluppo motorio, cognitivo, emotivo e relazionale del bambino non è assolutamente lineare, ma è a salti e include tappe prevedibili detti anche punti di snodo. Il bambino, nella fase in cui sta cominciando a camminare, può essere agitato, si sveglia 3-4 ore per notte: si trova in una fase disorganizzata. Una volta che il bambino riesce a mettersi in piedi, si riorganizza e ha un ''plateau di appagamento'', durante il quale consolida quello che ha imparato. Le fasi di disorganizzazione, a volte, possono preoccupare i genitori che possono fare pressioni sul bambino per cercare di reindirizzarlo. Tuttavia, raggiunto il ''plateau di appagamento'', la famiglia può trovare un nuovo equilibrio.

L’aspetto essenziale della normalità da prendere in considerazione per i genitori è quello qualitativo (ricchezza, variabilità, armonia delle competenze) e non quello temporale, basato sull’età di acquisizione: occorre dare più importanza al ''cosa e al come'' una funzione si manifesta piuttosto che al ''quando''.
In merito al linguaggio e alla comunicazione, sebbene ogni bambino segua una personale traiettoria di sviluppo, ci sono fasi comuni. Il passaggio dalla lallazione alle prime parole è graduale; a 12-18 mesi il bambino esprime le prime parole e a 15 mesi il linguaggio ricettivo è più ricco; a 18-24 mesi vengono abbinate due parole per formare una frase e a 24-30 mesi le frasi diventano sempre più complesse.
Alcuni disturbi del neurosviluppo, precisamente quelli dello spettro autistico, possono essere identificati nel secondo anno di vita ed è importante che i genitori siano correttamente informati dagli operatori dell’infanzia. La precocità è fondamentale per avviare tempestivamente gli interventi abilitativi e riabilitativi in grado di ridurre la gravità della sintomatologia e l'impatto del disturbo sulla successiva traiettoria evolutiva.

Per quanto riguarda le vaccinazioni, si suggerisce di proseguire il calendario vaccinale già avviato in precedente e infine si invita a un corretto utilizzo degli antibiotici, farmaci essenziali per il trattamento delle infezioni di origine batterica. Un uso frequente degli antibiotici nei bambini sotto i due anni di età potrebbe avere effetti a lungo termine sulla salute, aumentando il rischio di sviluppare malattie croniche in età pediatrica come rinite allergica, dermatite atopica, asma, allergie alimentari. L’utilizzo inappropriato, inoltre, porta allo sviluppo di resistenze batteriche.
A conclusione della serata, il presidente di Avis Costa Masnaga Edoardo Marzi ha ringraziato i relatori per questi preziosi incontri informativi e ha manifestato la volontà di continuare a collaborare con l’associazione Tinnamorerai di me.
Il ciclo delle tre serate sui primi mille giorni è terminato: nuove consapevolezze accompagneranno i futuri genitori nel loro ruolo, tanto complicato quanto appagante.
Nei primi due incontri è stato trattato il periodo dal concepimento al primo anno del bambino: l’altra sera, nella sala civica della biblioteca bulciaghese, le dottoresse dell’Asst di Lecco, dopo i saluti dei volontari di Avis, hanno parlato del secondo anno di vita della creatura. Il dottor Roberto Bellù, del dipartimento area della donna e materna infantile terapia intensiva neonatale e neonatologia dell’ASST di Lecco, ha ricordato l’importanza della consapevolezza sulla formazione fisica, psichica e comportamentale del bambino.
Il dottor Roberto Bellù
La dottoressa Chiara Nava, neonatologa, ha definito il concetto di nurturing care, ovvero le cure che nutrono il bambino e comprendono diversi aspetti: un buono stato di salute, un’alimentazione adeguata, una genitorialità responsiva, protezione e sicurezza e l’opportunità di apprendimento precoce.
''Lo sviluppo neurologico e quindi psicologico del bambino non è automatico, ma avviene in risposta a stimoli sociali e interpersonali. Se supportiamo i genitori, miglioriamo le opportunità dei bambini nel ricevere stimoli e quindi miglioriamo le loro competenze sociali, emotive e cognitive, oltre che la capacità di apprendimento'' ha affermato la professionista. Nel secondo anno di vita si parla sia di promozione del potenziale di salute che di prevenzione delle cause di patologia.
La dottoressa Chiara Nava
Nella prima area, rientra un tempo di qualità, vale a dire lo svolgimento di attività ricche dal punto di vista cognitivo e affettivo. Tra queste vanno considerate sin dai primi anni di vita la lettura, attività molto coinvolgente che rafforza la relazione adulto-bambino e sostiene lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino (suggerito a tal proposito il progetto Nati per leggere) oppure, con la medesima funzione, può essere usata la musica (per approfondimenti, visitare il sito Nati per la musica) in quanto l’esposizione a un ambiente sonoro contribuisce non solo allo sviluppo delle funzioni cerebrali, ma anche a quelle motorie.
Inoltre, bisogna occuparsi del sonno, come del resto suggerisce la società italiana di pediatria preventiva e sociale: le ore necessarie al riposo decrescono all’aumentare dell’età, passando dalle 14-18 ore di sonno adeguate per un bambino fino a 12 mesi alle 7-9 ore di riposo al giorno necessarie per un adulto. Quando si dorme poco, emergono conseguenze sulla salute, sul comportamento, sulle emozioni e pertanto vanno adottate alcune buone pratiche per promuovere l’igiene del sonno, evitando di eccitare troppo i bambini: meglio evitare cibi o bevande con caffeina, giochi con movimenti, alcune musiche e carillon; per alcuni bambini può risultare eccitante il bagno, che quindi dovrebbe essere spostato in altri orari della giornata; vanno mantenuti un basso il tono di voce e un’idonea temperatura dell’ambiente. In sintesi, ''occorre cercare di instaurare una routine per cui il bambino si sente sicuro nel prevedere ciò che succederà''.
Nella promozione della salute, rientra anche un’alimentazione varia ed equilibrata che prevede, ad esempio, una colazione come primo pasto della giornata, porzioni più piccole di quelle dei genitori, il consumo di adeguate quantità di frutta e verdura (5 porzioni al giorno), un solo alimento proteico a pasto, il consumo di acqua limitando quello di bevande gassate e zuccherate e la riduzione dell’uso di sale. Se la mamma e il bambino lo desiderano, si può proseguire l'allattamento al seno per arrivare progressivamente a tre pasti principali al giorno (colazione, pranzo e cena), con alimenti tritati e due piccole merende.
Il Ministero della Salute promuove, tra varie indicazioni, anche linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo in età pediatrica, che sarebbe opportuno accompagnare a corsi per la disostruzione.
La dottoressa ha spiegato alcuni fattori di rischio: per prevenire i più diffusi, occorre evitare l’esposizione al fumo e un’esposizione eccessiva al sole (usare un cappellino, proteggere la pelle, anche se il cielo è nuvoloso), oltre che limitare l’esposizione ai device: la società italiana di pediatria, raccomanda l’astensione dall’uso dei dispositivi elettronici fino a due anni, meno di un’ora al giorno per i bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni e meno di due ore al giorno per bambini di età compresa tra i 5 e gli 8 anni
La dottoressa Carla Maccioni
La dottoressa Carla Maccioni della terapia intensiva neonatale ha trattato l’aspetto motorio, del linguaggio e della comunicazione: ''Il compimento dei 12 mesi rappresenta per il bambino un traguardo caratterizzato da una maggiore indipendenza a livello fisico, mentale e relazionale. Intorno a quest’età, infatti, il bambino fa nuove esperienze e scoperte e, sebbene ci sia una grande variabilità relativamente all'età, muove i primi passi da solo, migliora il suo equilibrio e diventa più sicuro negli spostamenti e nei cambi di posizione'' ha precisato.
Le capacità di movimento sono accompagnate da un maggior interesse verso il mondo esterno: il bambino in questa fase si lancia infatti alla scoperta del mondo in modo autonomo ed è capace di conquistare qualsiasi posto a lui accessibile.
''Questa spinta deve essere bilanciata dalla necessità del bambino di sentirsi sicuro e protetto: l’incoraggiamento dell’adulto deve essere una base sicura da cui partire per esplorare e verso la quale tornare'' ha aggiunto la dottoressa. Va quindi ricercata una sintonizzazione tra bisogni emotivi del bambino e l’intervento dei genitori, come esplicita la teoria dell’attaccamento sviluppata da John Bowlby.
''Il bambino si crea uno spazio proprio: la sfida sta nell'incoraggiare e valorizzare queste nuove capacità occupandosi al contempo della sicurezza, offrendo dei limiti, talvolta anche fisici, al bambino. Nel tempo, il bambino sarà in grado di riconoscere i limiti dell’ambiente per agire nell’ambiente ed entrare in relazione con le altre persone. In questa fase, è importante non spingere il bambino a fare movimenti o assumere posture che non fa ancora spontaneamente, ma aspettare che quella tappa venga acquisita spontaneamente'' ha rimarcato la dottoressa.
È sconsigliato l’uso del girello ma, sempre sotto la sorveglianza dell'adulto, si possono favorire gli spazi a terra con tappeti o coperte, creare percorsi con livelli diversi nei quali collocare i giochi in modo da favorire il passaggio posturale corretto dalla posizione a terra (seduta, in ginocchio o a gattoni) e quella eretta oppure posizione i tappeti e i giochi vicino al divano a cui il bambino potrà sorreggersi per camminare in direzione laterale, la cosiddetta ''navigazione costiera".
Lo sviluppo motorio, cognitivo, emotivo e relazionale del bambino non è assolutamente lineare, ma è a salti e include tappe prevedibili detti anche punti di snodo. Il bambino, nella fase in cui sta cominciando a camminare, può essere agitato, si sveglia 3-4 ore per notte: si trova in una fase disorganizzata. Una volta che il bambino riesce a mettersi in piedi, si riorganizza e ha un ''plateau di appagamento'', durante il quale consolida quello che ha imparato. Le fasi di disorganizzazione, a volte, possono preoccupare i genitori che possono fare pressioni sul bambino per cercare di reindirizzarlo. Tuttavia, raggiunto il ''plateau di appagamento'', la famiglia può trovare un nuovo equilibrio.
Le volontarie Avis Michela Sirtori e Lucia Mevio
L’aspetto essenziale della normalità da prendere in considerazione per i genitori è quello qualitativo (ricchezza, variabilità, armonia delle competenze) e non quello temporale, basato sull’età di acquisizione: occorre dare più importanza al ''cosa e al come'' una funzione si manifesta piuttosto che al ''quando''.
In merito al linguaggio e alla comunicazione, sebbene ogni bambino segua una personale traiettoria di sviluppo, ci sono fasi comuni. Il passaggio dalla lallazione alle prime parole è graduale; a 12-18 mesi il bambino esprime le prime parole e a 15 mesi il linguaggio ricettivo è più ricco; a 18-24 mesi vengono abbinate due parole per formare una frase e a 24-30 mesi le frasi diventano sempre più complesse.
Alcuni disturbi del neurosviluppo, precisamente quelli dello spettro autistico, possono essere identificati nel secondo anno di vita ed è importante che i genitori siano correttamente informati dagli operatori dell’infanzia. La precocità è fondamentale per avviare tempestivamente gli interventi abilitativi e riabilitativi in grado di ridurre la gravità della sintomatologia e l'impatto del disturbo sulla successiva traiettoria evolutiva.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, si suggerisce di proseguire il calendario vaccinale già avviato in precedente e infine si invita a un corretto utilizzo degli antibiotici, farmaci essenziali per il trattamento delle infezioni di origine batterica. Un uso frequente degli antibiotici nei bambini sotto i due anni di età potrebbe avere effetti a lungo termine sulla salute, aumentando il rischio di sviluppare malattie croniche in età pediatrica come rinite allergica, dermatite atopica, asma, allergie alimentari. L’utilizzo inappropriato, inoltre, porta allo sviluppo di resistenze batteriche.
A conclusione della serata, il presidente di Avis Costa Masnaga Edoardo Marzi ha ringraziato i relatori per questi preziosi incontri informativi e ha manifestato la volontà di continuare a collaborare con l’associazione Tinnamorerai di me.
Il ciclo delle tre serate sui primi mille giorni è terminato: nuove consapevolezze accompagneranno i futuri genitori nel loro ruolo, tanto complicato quanto appagante.
M.Mau.