Casatenovo: in consiglio un omaggio al Papa con il ricordo di don Angelo Cazzaniga

Una testimonianza diretta e sincera di una figura che - da una parte all'altra del mondo - ha saputo lasciare senza dubbio il segno, come in questi ultimi giorni di lutto è emerso in maniera lampante. Ieri sera il consiglio comunale di Casatenovo si è aperto con un video intervento inviato e - proiettato in aula - da don Angelo Cazzaniga.
Originario di Torriggia, teologo e padre spirituale del seminario di Venegono, il religioso ha avuto modo di conoscere Papa Francesco e questa opportunità ha voluto condividerla con l'amministrazione comunale che ben volontieri gli ha concesso spazio in apertura di seduta.
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''Il mio è un modo semplice per dire grazie a Papa Francesco, una presenza importante: voglio restituire questo bene che ho ricevuto'' ha detto il religioso. ''Lo ricordo per la sua umanità, vissuta come un voler stare fra la gente, testimoniato con la scelta di voler vivere a Santa Marta e non chiuso nei palazzi vaticani. Un desiderio che abbiamo ancora negli occhi quando a Pasqua lo abbiamo visto passare in mezzo alla folla a San Pietro''.
Don Angelo ha proseguito ricordando l'ultimo viaggio terreno del Pontefice, in occasione delle sue esequie, verso Santa Maria Maggiore. E poi una testimonianza personale: ''lo ricordo con la sua umanità, un prete fra la gente, che ha saputo coinvolgere tutti in un affetto commovente. E' stato un esempio anche per noi sacerdoti che, o per tante cose che abbiamo da fare, o per le modalità offerte da questi nostri tempi, rischiamo di chiuderci nel nostro studio o al pc e ci illudiamo così di raggiungere la gente''.
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''Papa Francesco invece - ha proseguito don Angelo - ci ha richiamati all'umanità, che è condivisione e accoglienza. Vorrei poi ricordare un altro aspetto che ci tocca: siamo investiti di un ruolo pubblico, istituzionale, impegnati nella cura del bene comune che cerchiamo di garantire con leggi, norme e disposizioni. Anche in questo lui ci ha insegnato qualcosa di importante, ha sempre dato priorità alla persona singola, ai suoi bisogni. Il suo ruolo non lo ha isolato, ha messo in primo piano sempre la singola persona, trovava il tempo per un rapporto diretto. Pensiamo ad esempio alle sue telefonate improvvise. Posso testimoniare che la sua attenzione si esprimeva anche in aiuti concreti per rispondere ai bisogni materiali di chi era in difficoltà''.

VIDEO (fino al minuto 15 circa)

Degli incontri che don Angelo ha avuto con il Pontefice, in presenza anche di altri sacerdoti, ha trasmesso la bellezza, la disponibilità dimostrata. ''Ci regalava sempre un pomeriggio: lui veniva e chiacchierava con noi, con domande e suggerimenti forti. Poi si appartava con il rettore del seminario, coltivava rapporti con gente disagiata, povera e con problemi. Ha dimostrato un'attenzione concreta ai bisogni, grande umanità e attenzione alla singola persona dentro al suo ruolo istituzionale. La sua testimonianza ha lasciato un ruolo provocante, è stato un cristiano che ha fatto Pasqua, un cristiano forte e gioioso, dedito fino alla fine al servizio degli altri''.
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Una figura che inevitabilmente non è piaciuta a tutti: ''è stato irritante per tanti perchè li ha inquietati e toccati nel vivo, ha saputo mettere a disagio anche i potenti, annunciando sempre la radicalità del messaggio di Gesù''.
Infine don Angelo ha ricordato le scarpe consumate del Pontefice, con le quali ha voluto essere tumulato. Un'immagine che - come ha auspicato il sacerdote casatese - ''possano essere impresse nei nostri cuori come monito di condivisione e del messaggio che ci lascia''. Infine un invito: ''non perdete l'umorismo che rende più leggera la vita''.
Alla bella e preziosa testimonianza di don Angelo Cazzaniga, il consiglio compatto ha risposto con un minuto di silenzio alla memoria di Papa Francesco, prima appunto di dare il via ai lavori della lunga seduta.
G.C.
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