Missaglia: traslata in Basilica la reliquia del beato Carlo Acutis

A distanza di circa sei mesi dall'arrivo a Missaglia, la reliquia di Carlo Acutis ha trovato la sua collocazione definitiva presso la Basilica di San Vittore. La traslazione è avvenuta nel corso di una messa celebrata sabato 3 maggio alle ore 18.30, alla presenza del vicario episcopale di Lecco, Monsignor Gianni Cesena.
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Monsignor Cesena dinnanzi alla reliquia del beato Carlo Acutis

Carlo Acutis, venuto a mancare nel 2006 a i soli 15 anni, ha sempre manifestato una grandissima fede cattolica, accostandosi quotidianamente all’Eucaristia e alla preghiera del Rosario. Forti anche il suo impegno nel volontariato (presso la mensa dei poveri dei Cappuccini), la sua passione per l'insegnamento del catechismo ai più piccoli e l'aiuto fornito a coloro che più ne avevano bisogno, soprattutto nel quartiere di Milano dove risiedeva con la sua famiglia.
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''Ho voluto avere qui la sua reliquia perché il giovane è stato un grande testimone ed esempio, per i ragazzi e per tutti, di amore nei confronti dell'Eucaristia'' ci aveva detto negli scorsi mesi don Andrea Scaltritti, vicario della pastorale giovanile della Comunità Maria Regina dei Martiri di Missaglia.
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La reliquia era giunta in San Vittore a metà ottobre, accolta con una messa alla quale avevano preso parte moltissimi giovani delle parrocchie del Decanato (Barzanò, Casatenovo, Missaglia, Monticello e Cassago). Una liturgia presieduta da Monsignor Ennio Apeciti, l’alto prelato che ha seguito personalmente il processo di beatificazione del giovane milanese. Rimasta esposta in Basilica per l'adorazione per un'intera settimana, la reliquia - alla quale hanno fatto visita anche diversi gruppi - il 19 ottobre era giunta in chiesa a Maresso dove è rimasta sino a venerdì 25, per spostarsi nella parrocchia di Lomaniga che l'ha accolta fino al 1° novembre.
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Al centro don Andrea Scaltritti

Un viaggio itinerante terminato nella stessa Missaglia: nella Comunità Pastorale Maria Regina dei Martiri la reliquia ha trovato collocazione dapprima presso la cappella dell'oratorio, al termine del periodo di esposizione presso le tre chiese citate. Sabato 3 maggio infine, è stata traslata in Basilica.
Una storia, quella di Carlo Acutis, fatta di fede e sofferenza a causa della malattia; un ragazzo capace di porsi verso l’altro e di vivere fino in fondo ogni momento, insegnando il valore della devozione, dell’amore verso l’Eucaristia e della misericordia; sospesa - a causa della morte di Papa Francesco - la canonizzazione prevista durante il Giubileo. Si farà, ma i tempi ad oggi restano incerti.
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