Sirone: inaugurata la Madonna delle macine a Rechignolo

Cultura, fede e tradizione per la ''Madonna delle macine''. Particolarmente suggestiva è stata la quinta edizione di "Sirone segreta" che la Pro Loco sta promuovendo già fin dalla sua costituzione.
Quella che si è tenuta domenica 4 maggio aveva come tema le cave che in paese hanno dato lavoro a tantissimi cittadini e non solo: qui infatti, gli scalpellini o picasass (così chiamati nel dialetto locale) realizzavano le macine da utilizzare nei frantoi o per estrarre la farina dal grano.
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Per questa occasione, è stata inaugurata e benedetta dal vicario monsignor Gianluigi Rusconi, la statua della Madonna delle macine (un nome da lui stesso coniato) in località Rechignolo dove appunto è presente una ex cava, in ricordo di ''tanti sironesi che in queste cave hanno lavorato impegnando vita e salute''. Questo, insieme alla ''protezione di B.V. Maria e di S. Silvestro papa e patrono degli spaccapietre'', è riportato nella targa posta ai piedi della parete rocciosa dove in un anfratto, a circa 15 metri d'altezza, grazie all'abile arrampicatore e non solo, Luciano Cesana, è stata posizionata la statua della Madonna.
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Dopo i dovuti ringraziamenti a coloro che hanno collaborato a vario titolo all'iniziativa, a seguito della  benedizione della Madonna da parte del sacerdote, i partecipanti sono stati accompagnati in una straordinaria camminata culturale a tema, intervallata da momenti di racconto e spiegazioni da parte di Rosalba Negri, ricercatrice di etnografia e storia sociale, che si è poi conclusa presso casa Corbetta dove è stata allestita una mostra fotografica sia delle cave e degli scalpellini che degli attrezzi che venivano utilizzati all'epoca, grazie al materiale fornito da Rosalba Negri e Piero Riva.
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La giornata è poi proseguita con momenti di convivialità presso la cava della "Madonna delle macine'' dove la Pro Loco ha cucinato degli ottimi panini con la salamella e patatine, terminando poi con la recita del santo rosario alle 20.15.
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"Devo ritenermi molto soddisfatta di quello che è stato realizzato - commenta la presidente della Pro Loco Valeria Panzeri - rispondendo con i fatti ad un desiderio di don Gianluigi Rusconi, poiché ritengo che si debba tenere viva la storia di un paese, oltre che per un fatto culturale anche per rispetto verso coloro che hanno contribuito alla sua crescita. Ringrazio vivamente tutti i componenti della Pro Loco che, con entusiasmo, partecipano attivamente alla realizzazione dei numerosi eventi di vario carattere che vengono proposti, per i quali è richiesto impegno di tempo e di forze".
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