Monticello: nell'asta per ''Il Volo'' anche opere speciali che nascono dalle cicatrici
Conto alla rovescia per ''Scusate il Disturbo'', l'asta benefica a sostegno delle attività svolte da ''Il Volo'' all’interno della propria struttura residenziale psichiatrica con sede a Villa Ratti di Monticello. Una comunità che accoglie venti giovani ospiti con diagnosi di Disturbo di Personalità di tipo Borderline per un percorso di cura.
All’interno delle attività riabilitative - come si legge sul sito della cooperativa sociale, una componente fondamentale è l'elemento lavoro; a questo proposito ''Il Volo'' offre la possibilità di sperimentarsi in tirocini lavorativi, uno strumento prezioso per un ritorno alla vita, al proprio reinserimento sociale. Attraverso l’esperienza gli utenti possono allenarsi su abilità trasversali quali la puntualità, la costanza nella presenza, il rispetto delle regole e degli altri, il contesto lavorativo e ricevere un compenso per educarsi alla gestione economica.

L’intero ricavato dell’asta, battuta da Filippo Lotti, che si terrà nel tardo pomeriggio di domani a Spazio Cadore di Milano, consentirà di portare avanti questa attività, in particolare l'attivazione delle Borse Lavoro per gli ospiti della comunità.
Oltre alle opere donate dagli artisti e alle ''esperienze'' messe a disposizione da alcuni sponsor (quasi un centinaio), partecipando all'asta sarà possibile aggiudicarsi dei lavori speciali, realizzati nell'ambito del progetto ''T-essere'' portato avanti all'interno della comunità durante le ore dedicate al laboratorio di arte.
Giulio Locatelli, artista specializzato in fiber art, ha proposto un progetto incentrato sulla sperimentazione e scoperta della tecnica del tufting, un’arte tessile con cui è possibile creare tappeti colorati “sparando”, mediante una strumentazione specifica, fili di lana.
''In occasione di questa collaborazione si è pensato di partire dai segni incisi sulla pelle degli ospiti, cicatrici che spesso si sono procurati autoferendosi e che sono rappresentative dei momenti di sofferenza che li hanno portati ad entrare in contatto con la nostra realtà. Questi segni del corpo spesso vengono nascosti e vissuti con estremo giudizio; con questo progetto invece si intende proporre un processo creativo volto a valorizzarli, favorendo l’attribuzione di nuovi significati all’esperienza dolorosa'' spiegano sul catalogo Rossana Maggi e Michele Farina, rispettivamente maestra del laboratorio di arte della comunità e tecnico della riabilitazione psichiatrica referente del laboratorio. ''Con riferimento al Kintsugi, una tecnica di origine giapponese, ogni ospite ha dipinto le proprie cicatrici direttamente con un pigmento dorato, trasformandoli in veri e propri' “segni grafici riparativi”. Successivamente, ispirandosi al lavoro di Carla Accardi, al valore segnico di Lucio Fontana e ad alcune tra le opere dell’ultimo periodo di Mirò, con le referenti del laaboratorio gli ospiti hanno creato delle opere d’arte sui propri corpi, ritratte poi dal fotografo Matteo Imbriani. Le immagini ottenute costituiscono la base da cui partire per la creazione dei tappeti tramite il tufting''.


''Ogni opera realizzata è un atto di liberazione, il filo, metafora della trama della vita, diventa il mezzo per ridisegnare e ripensare il passato, per ridisegnare le ferite, non per cancellarle, ma per imparare a vivere con esse. Conoscendo e imparando a utilizzare questa nuova tecnica, i ragazzi e le ragazze della comunità hanno dato vita a opere uniche, nelle quali le cicatrici non sono più nascoste, bensì celebrate come elementi di bellezza e cura. Le opere realizzate raccontano una trasformazione profonda, in cui il dolore e il vissuto vengono resi visibili non come segni di frattura, ma come tracce di resilienza e di crescita. Questi lavori raccontano di quel viaggio interiore, un viaggio fatto di fili, di emozioni e di storie che si intrecciano, per raccontare un nuovo modo di guardare a sé stessi e agli altri'' il commento di Giulio Locatelli.
Dal 24 aprile al 4 maggio si è tenuta una pre-asta online, un’opportunità cruciale per visionare il catalogo, fare offerte, aggiudicarsi i lotti di proprio interesse e prepararsi all’asta in presenza o live in streaming. Chiusa questa prima fase, le offerte definite costituiranno la base d’asta del lotto al momento dello svolgimento dell’evento in presenza.
Il catalogo 2025 dell’asta, come dicevamo, è frutto della generosità di privati e aziende che hanno donato prodotti, opere ed esperienze. Quest’anno include importanti opere di artisti internazionali, creazioni di designer italiani di spicco, fotografie d’autore ed esperienze esclusive, anche legate all’alta cucina.
All’interno delle attività riabilitative - come si legge sul sito della cooperativa sociale, una componente fondamentale è l'elemento lavoro; a questo proposito ''Il Volo'' offre la possibilità di sperimentarsi in tirocini lavorativi, uno strumento prezioso per un ritorno alla vita, al proprio reinserimento sociale. Attraverso l’esperienza gli utenti possono allenarsi su abilità trasversali quali la puntualità, la costanza nella presenza, il rispetto delle regole e degli altri, il contesto lavorativo e ricevere un compenso per educarsi alla gestione economica.

Villa Ratti a Monticello, sede della comunità Il Volo
L’intero ricavato dell’asta, battuta da Filippo Lotti, che si terrà nel tardo pomeriggio di domani a Spazio Cadore di Milano, consentirà di portare avanti questa attività, in particolare l'attivazione delle Borse Lavoro per gli ospiti della comunità.
Oltre alle opere donate dagli artisti e alle ''esperienze'' messe a disposizione da alcuni sponsor (quasi un centinaio), partecipando all'asta sarà possibile aggiudicarsi dei lavori speciali, realizzati nell'ambito del progetto ''T-essere'' portato avanti all'interno della comunità durante le ore dedicate al laboratorio di arte.
Giulio Locatelli, artista specializzato in fiber art, ha proposto un progetto incentrato sulla sperimentazione e scoperta della tecnica del tufting, un’arte tessile con cui è possibile creare tappeti colorati “sparando”, mediante una strumentazione specifica, fili di lana.



Le cicatrici diventano disegni riprodotti poi sui tappeti banditi all'asta
''Ogni opera realizzata è un atto di liberazione, il filo, metafora della trama della vita, diventa il mezzo per ridisegnare e ripensare il passato, per ridisegnare le ferite, non per cancellarle, ma per imparare a vivere con esse. Conoscendo e imparando a utilizzare questa nuova tecnica, i ragazzi e le ragazze della comunità hanno dato vita a opere uniche, nelle quali le cicatrici non sono più nascoste, bensì celebrate come elementi di bellezza e cura. Le opere realizzate raccontano una trasformazione profonda, in cui il dolore e il vissuto vengono resi visibili non come segni di frattura, ma come tracce di resilienza e di crescita. Questi lavori raccontano di quel viaggio interiore, un viaggio fatto di fili, di emozioni e di storie che si intrecciano, per raccontare un nuovo modo di guardare a sé stessi e agli altri'' il commento di Giulio Locatelli.

Il catalogo 2025 dell’asta, come dicevamo, è frutto della generosità di privati e aziende che hanno donato prodotti, opere ed esperienze. Quest’anno include importanti opere di artisti internazionali, creazioni di designer italiani di spicco, fotografie d’autore ed esperienze esclusive, anche legate all’alta cucina.
