Difendersi dalle truffe: a Dolzago un incontro con gli anziani

''L’obiettivo di questa serata è fornire strumenti concreti per affrontare con consapevolezza i pericoli legati alle truffe, che oggi sono sempre più sofisticate e subdole. Ringrazio il presidente Lodato e tutti i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo per il prezioso lavoro di sensibilizzazione che svolgono''. Con queste parole, il vicesindaco Simone Baiu ha aperto l’incontro pubblico Dolzago Sicura, che si è tenuto ieri nella Sala Palatucci, sede dello Spazio Terza Età, alla presenza di numerosi anziani. 
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La serata, organizzata dal Comune in collaborazione con l’Associazione Nazionale Carabinieri – sezione di Oggiono, è stata pensata in particolare per gli over 65, una fascia di popolazione che purtroppo è tra le più esposte a raggiri, frodi e inganni di vario tipo. Diversi sono infatti gli episodi che hanno coinvolto la popolazione anziana dolzaghese – e non solo – in episodi di questo tipo. 
Un ringraziamento speciale è stato rivolto da Baiu anche all’educatrice Maria Sanelli e agli anziani del centro, ''che ci hanno ospitato e partecipano sempre con attenzione a queste iniziative di prevenzione''.
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A guidare l’incontro è stato Gaetano Lodato, presidente della sezione di Oggiono, che ha illustrato con l’ausilio di una presentazione ricca di esempi pratici le principali truffe che colpiscono la popolazione anziana – e non solo. ''Le tecniche utilizzate dai truffatori si aggiornano di continuo – ha spiegato Lodato – ma si basano sempre su due leve: l’emotività e la fiducia. Per questo è fondamentale imparare a riconoscere i segnali d’allarme e non cedere all’urgenza o alla paura''. 
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Tra le più ricorrenti è emersa la truffa del finto nipote, in cui il truffatore contatta telefonicamente l’anziano fingendosi un parente in difficoltà – spesso un nipote coinvolto in un incidente – e chiede soldi con urgenza. A volte, la telefonata è seguita da una visita a domicilio da parte di un complice che si presenta come ''l’amico'' o ''l’avvocato'' incaricato di ritirare il denaro o i gioielli.
Una variante particolarmente insidiosa è quella del falso carabiniere o del finto avvocato: la vittima riceve una chiamata che riferisce di un parente stretto coinvolto in un grave fatto – un arresto, un incidente – e viene indotta a consegnare beni di valore per ''coprire le spese legali'' o ''evitare guai giudiziari''. Anche in questo caso, i truffatori fanno leva sullo shock emotivo e sulla buona fede di chi riceve la telefonata.
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Durante l’incontro si è parlato anche di truffe online, in particolare dei pericoli legati al phishing, una tecnica in cui l’utente riceve email o messaggi che simulano comunicazioni ufficiali – ad esempio da banche o enti pubblici – e lo inducono a inserire i propri dati personali su siti falsi. Attenzione alta anche per chi utilizza il bancomat: tra i rischi più concreti c’è lo skimming, una tecnica in cui dispositivi nascosti registrano i dati della carta e il codice PIN digitato. ''Controllate sempre che lo sportello non presenti componenti sospette – ha consigliato Lodato – e coprite la tastiera con la mano quando digitate il codice''.
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Non sono mancate le truffe più ''classiche'', ma ancora molto attuali. Come la truffa dello specchietto, in cui il malintenzionato finge che l’automobilista (spesso anziano) abbia rotto il suo specchietto retrovisore e pretende un risarcimento immediato per ''evitare problemi con l’assicurazione''. Oppure i falsi tecnici di luce, gas o acqua che si presentano alla porta con pettorine e tesserini contraffatti per entrare in casa e rubare oggetti di valore. 
Il messaggio più importante, ribadito più volte durante la serata, è quello della prevenzione attiva. ''Non aprite la porta a sconosciuti, non fornite dati personali per telefono, e in caso di dubbio, chiamate subito le forze dell’ordine o un familiare di fiducia'' ha concluso Lodato. 
Sa.A.
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