Monticello: l'ANC premia il socio Ermanno Ballocchi per i suoi 90 anni
Nonostante si sia congedato nel lontano 1979 per intraprendere un'altra esperienza professionale, il suo legame con l'Arma è rimasto più che mai solido. Non a caso quest'oggi i referenti dell'Associazione Nazionale Carabinieri di Missaglia gli hanno tributato un semplice, ma gradito riconoscimento, in occasione dell'invidiabile traguardo anagrafico dei 90 anni.
Per l'appuntato Ermanno Ballocchi, quello di stamani nella sede del sodalizio - a Palazzina Teodolinda - è stato un momento breve, ma carico di emozione. Il presidente Antonio Gisonni e il vice Giorgio Angeletti, alla presenza anche di altri esponenti del direttivo, gli hanno augurato ''buon compleanno'' in maniera speciale. A Ballocchi è stato infatti conferito un attestato a ricordo di questa giornata di festa, alla quale ha preso parte anche Alessandra Hofmann, sindaco di Monticello, paese nel quale - da oltre mezzo secolo - risiede il neo novantenne.

Iscritto da un ventennio all'ANC (è il secondo socio più anziano ndr), l'appuntato Ermanno Ballocchi è arrivato in Brianza nel lontano 1965, unendosi ai colleghi carabinieri di stanza presso il Nucleo Cinofili, all'epoca ospitato nell'odierna Villa Greppi, sede del Consorzio. ''Eravamo in sei'' ci ha raccontato il premiato, per anni vice dell'indimenticato comandante, il maresciallo Salvatore De Quattro, mancato nel 2005. ''Con i nostri cani effettuavamo prevalentemente servizi di ricerca persone, in Lombardia, ma anche in Emilia Romagna: Milano, Brescia e Parma erano i nostri principali punti di riferimento''.
All'epoca infatti, non esisteva il Nucleo Cinofili di Orio al Serio, dunque quello di Monticello (negli anni successivi trasferitosi nella caserma di Casatenovo ndr) era di fatto l'unico operativo nella nostra regione, seppur con compiti differenti da quelli odierni.

Prima di giungere in Brianza, Ballocchi - originario di Fanano, in provincia di Modena - era stato in Sardegna. ''La zona fra Nuoro e Cagliari la conosco come le mie tasche'' ci ha detto, snocciolando anche qualche aneddoto tosto (lavorativamente parlando), rispetto alla parentesi trascorsa sull'isola, dove aveva preso il via - a seguito di un percorso di formazione - la sua esperienza come carabiniere conduttore, nei Cinofili appunto. Negli anni precedenti l'esponente della Benemerita era stato a Chieti, in Abruzzo, ma anche a Campobasso, nel vicino Molise e a Firenze, in Toscana. Con questa regione peraltro, il rapporto non si è limitato alla sfera professionale: qui ha conosciuto la moglie Anna, con la quale ha costruito una famiglia proprio a Monticello, paese che da anni è diventato casa per l'appuntato emiliano, padre di due figli, oggi ingegneri, ma con una parentesi vissuta nell'Arma, da carabinieri ausiliari.

Nel complimentarsi con il concittadino per il traguardo anagrafico raggiunto, il sindaco Hofmann ha evidenziato appunto il legame ormai più che consolidato con la comunità monticellese: il neo novantenne è infatti uno dei pilastri della baita Alpini di Via Jacopo della Quercia, che frequenta assiduamente.
Insomma, per usare le parole che il sottotenente Gisonni ha voluto trascrivere nell'attestato conferito quest'oggi al socio Ballocchi, ''avanti a testa alta verso la prossima meta''.
Per l'appuntato Ermanno Ballocchi, quello di stamani nella sede del sodalizio - a Palazzina Teodolinda - è stato un momento breve, ma carico di emozione. Il presidente Antonio Gisonni e il vice Giorgio Angeletti, alla presenza anche di altri esponenti del direttivo, gli hanno augurato ''buon compleanno'' in maniera speciale. A Ballocchi è stato infatti conferito un attestato a ricordo di questa giornata di festa, alla quale ha preso parte anche Alessandra Hofmann, sindaco di Monticello, paese nel quale - da oltre mezzo secolo - risiede il neo novantenne.

L'appuntato Ermanno Ballocchi fra il sottotenente Antonio Gisonni (presidente ANC sezione Missaglia) e il sindaco di Monticello Alessandra Hofmann
Iscritto da un ventennio all'ANC (è il secondo socio più anziano ndr), l'appuntato Ermanno Ballocchi è arrivato in Brianza nel lontano 1965, unendosi ai colleghi carabinieri di stanza presso il Nucleo Cinofili, all'epoca ospitato nell'odierna Villa Greppi, sede del Consorzio. ''Eravamo in sei'' ci ha raccontato il premiato, per anni vice dell'indimenticato comandante, il maresciallo Salvatore De Quattro, mancato nel 2005. ''Con i nostri cani effettuavamo prevalentemente servizi di ricerca persone, in Lombardia, ma anche in Emilia Romagna: Milano, Brescia e Parma erano i nostri principali punti di riferimento''.
All'epoca infatti, non esisteva il Nucleo Cinofili di Orio al Serio, dunque quello di Monticello (negli anni successivi trasferitosi nella caserma di Casatenovo ndr) era di fatto l'unico operativo nella nostra regione, seppur con compiti differenti da quelli odierni.

Nella foto da sinistra i soci dell'ANC di Missaglia Pietro Carusone, Enzo Freda, Antonio Gisonni, il sindaco Alessandra Hofmann, il premiato Ermanno Ballocchi, Franco Pagani, Giorgio Angeletti e Cosimo Fersini
Prima di giungere in Brianza, Ballocchi - originario di Fanano, in provincia di Modena - era stato in Sardegna. ''La zona fra Nuoro e Cagliari la conosco come le mie tasche'' ci ha detto, snocciolando anche qualche aneddoto tosto (lavorativamente parlando), rispetto alla parentesi trascorsa sull'isola, dove aveva preso il via - a seguito di un percorso di formazione - la sua esperienza come carabiniere conduttore, nei Cinofili appunto. Negli anni precedenti l'esponente della Benemerita era stato a Chieti, in Abruzzo, ma anche a Campobasso, nel vicino Molise e a Firenze, in Toscana. Con questa regione peraltro, il rapporto non si è limitato alla sfera professionale: qui ha conosciuto la moglie Anna, con la quale ha costruito una famiglia proprio a Monticello, paese che da anni è diventato casa per l'appuntato emiliano, padre di due figli, oggi ingegneri, ma con una parentesi vissuta nell'Arma, da carabinieri ausiliari.

Nel complimentarsi con il concittadino per il traguardo anagrafico raggiunto, il sindaco Hofmann ha evidenziato appunto il legame ormai più che consolidato con la comunità monticellese: il neo novantenne è infatti uno dei pilastri della baita Alpini di Via Jacopo della Quercia, che frequenta assiduamente.
Insomma, per usare le parole che il sottotenente Gisonni ha voluto trascrivere nell'attestato conferito quest'oggi al socio Ballocchi, ''avanti a testa alta verso la prossima meta''.
G.C.