Cremella: il fenomeno delle ''navi a perdere'' nella serata con Libera e Avviso Pubblico

Il fenomeno delle ''navi a perdere'', così definito dagli inquirenti - vero e proprio sistema di occultamento di rifiuti pericolosi e radioattivi tramite affondamento doloso delle navi che li trasportavano, con la complicità di imprenditori, criminalità organizzata, pezzi deviati di servizi segreti e funzionari corrotti - è stato al centro della serata andata in scena lo scorso sabato a Cremella.
cremellalibera1.jpg (88 KB)
Un momento del reading concert

Un'iniziativa davvero intensa, promossa nell'ambito della rassegna ''Stili di Vita srl – per una Società a Responsabilità Illimitata'' da Libera Lecco, con il contributo di Avviso Pubblico e di alcune amministrazioni comunali, fra cui ovviamente quella di Cremella, che ha ospitato l'evento.
cremellalibera3.jpg (50 KB)
Da sinistra Alberto Bonacina (Libera Lecco) e Paolo Lanfranchi (Avviso Pubblico)

''Le iniziative come quella di questa sera fanno parte di un percorso che da due anni abbiamo provato a mettere in campo, fatto da momenti diversi, partendo dalla logica che, se la questione del radicamento della mafiosità è anche culturale, vogliamo proviamo ad agire anche su questo piano tramite queste rappresentazioni'' ha spiegato il coordinatore provinciale Alberto Bonacina.
cremellalibera4.jpg (125 KB)
Andrea Carni

''Ringrazio il Comune di Cremella per l’ospitalità'' ha detto invece Paolo Lanfranchi, referente lecchese di Avviso Pubblico, rete degli enti locale contro le mafie che fornisce agli amministratori una serie di buone prassi legate alla gestione della cosa pubblica. ''Anche quest’anno con i comuni aderenti abbiamo pensato di organizzare una rassegna di sensibilizzazione e informazione rispetto ai fenomeni legati alla criminalità organizzata, anche all’interno delle scuole''.
cremellalibera2.jpg (92 KB)
Nella sala parrocchiale Giovanni Paolo II si è svolto il reading concert ''Non sopporto le cose storte'' con Andrea Carni e Fabio Macagnino, che hanno saputo emozionare e far riflettere il pubblico presente: attraverso parole e musica, i due protagonisti hanno raccontato la drammatica vicenda legata alle imbarcazioni affondate nel Mediterraneo con carichi radioattivi (con particolare riferimento alla nave Rigel e alla Korabi ndr). Una ferita ancora aperta, dai più sconosciuta e troppo spesso dimenticata. La serata, che si inserisce nel percorso nazionale ''Il vento della memoria semina giustizia'', ha offerto un’occasione preziosa per fare memoria e interrogarsi sul presente, mescolando la ricerca storica di Carni, docente di Criminologia organizzata, con la sensibilità artistica di Macagnino.
cremellalibera6.jpg (180 KB)
 Fabio Macagnino

''Grazie ad Alberto e Paolo per il loro impegno nel portare avanti questa battaglia e nel trasmettere il messaggio di quanto queste vicende siano ancora così attuali, mi fa specie che queste accadano ancora oggi e che adesso si parli sempre un po' meno di mafia perché quest' argomento è passato un secondo piano; facendo così si mette in disparte il fatto che la legalità non è di moda'' ha detto, sul finire della serata, il sindaco cremellese Cristina Brusadelli.
cremellalibera5.jpg (157 KB)
Un intreccio di storie, suoni e sensazioni che ha lasciato il segno, ricordando a tutti quanto sia urgente coltivare la memoria e la responsabilità collettiva. L’ingresso libero, la partecipazione sentita e l'emozione palpabile dei presenti alla fine dell’esibizione, hanno confermato quanto questi temi siano ancora oggi fondamentali per la nostra comunità.
I.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.