Costa: in un bene confiscato apre Aracne, sartoria sociale, nuovo progetto della cooperativa Paso
Aracne, ragazza non celebre per nobiltà ma per la sua arte tessile, si era fatta un nome nelle città della Lidia nonostante le umili origini. Era uno spettacolo vederla al lavoro mentre filava e tesseva con straordinaria maestria, tanto che sembrava istruita da Minerva stessa. Ma Aracne, consapevole della propria bravura, rifiutò questo onore e sfidò la dea a una gara di tessitura. Il lavoro di Aracne era così perfetto che nemmeno Minerva poteva criticarlo. La dea, furiosa per essere stata superata da un’umana, distrusse la tela di Aracne e la colpì con una spola. La ragazza tentò di scampare alla vendetta della dea, ma quest’ultima la trasformò condannandola alle sembianze di ragno. Nonostante ciò, continuò la sua arte: anche con il corpo rimpicciolito e le zampe sottili, ella proseguì nella tessitura realizzando opere perfette e delicate come le migliori ragnatele.
Il poeta latino Ovidio, come tutti i grandi autori, ancora ci parla e ci regala una storia dentro la quale è possibile scorgere diverse interpretazioni. Ciascuno di noi, leggendo la storia racchiusa nella Metamorfosi, è libero di trarre le proprie conclusioni, credendo addirittura che la ragazza della Lidia fosse stata giustamente punita dalla dea per la sua superbia.

Invece, la Cooperativa Sociale Paso di Paderno d’Adda ha scelto di trarne un messaggio coraggioso e audace, che fosse in grado di cucire fra loro tanti temi, quali la sfida contro le convenzioni, l’umiltà delle proprie origini e del lavoro manuale, insieme alla femminilità innovatrice, riuscendo a tramare le fila di una storia, la propria storia, che avesse alla base un nome evocativo come quello di Aracne.
''L’attività è nata tre anni fa, esattamente il 14 maggio del 2022, con il nome Piccola Sartoria Sociale attraverso una coprogettazione tra Paso e Silea. Insieme ai Comuni di Garbagnate Monastero, Barzago, Bulciago e Molteno abbiamo creato una relazione tra privato, pubblico e sociale grazie agli spazi del Centro del Riuso'' spiega il presidente di Cooperativa Raffaele Pirovano.

La coordinatrice e artista sartoriale Francesca De Capitani racconta in cosa consiste la mission del progetto, che è sempre stata duplice: ''Il recupero di scarti tessili da rielaborare creando prodotti artigianali unici, come gadget, accessori e capi d'abbigliamento completi'' da una parte e ''l’inserimento lavorativo per persone svantaggiate''.
''Al mio fianco - ha proseguito - lavora uno staff attualmente composto da sei persone di cui tre assunte tramite Convenzione ex Art. 14''.
Proprio grazie a questo continuo aumento di personale, la Paso ha deciso di partecipare al recente bando indetto dal Comune di Costa Masnaga, portando la propria attività fra le mura di un bene confiscato alla mafia.
''Abbiamo immaginato come un'attività già significativa potesse essere restituita alla cittadinanza attraverso uno spazio aperto e fruibile all'interno di un luogo dal forte valore simbolico'' ha continuato Pirovano. ''Vogliamo infatti caratterizzare alcune linee di produzione future, proprio sulla sensibilizzazione alla lotta contro le ecomafie''.
''L’idea è stata quella di affiancare all'attività della Piccola Sartoria Sociale una rete di vendita fisica e online per aumentarne la visibilità anche, e soprattutto, verso i privati: così ha preso vita Aracne Sartoria Sociale'' ha aggiunto con orgoglio De Capitani.

Il nuovo brand produttivo d’abbigliamento e gadget riproporrà i principi cardine di refashion e upcycling, cucendo tra loro sostenibilità e inclusione. ''Grazie al progetto Autismo su misura, Aracne si strutturerà per aree divise secondo la propria funzione, dallo spazio di creazione ampliato, passando per il negozio fisico e il servizio di riparazioni sartoriali, fino ad uno spazio per la cittadinanza, un luogo di aggregazione dove sarà possibile anche cimentarsi nell’autoriparazione sartoriale'' ha sottolineato la sarta coordinatrice del marchio.

''Nei prossimi due anni, l'obiettivo sarà quello di raddoppiare sia nella produzione sartoriale che nel recupero dei materiali, con uno sviluppo anche sul fronte digitale attraverso un e-commerce e un catalogo dedicato alle aziende'' ha concluso il presidente.
Come la trama dei migliori tessuti, la storia di Aracne prende forma attraverso l’intrecciarsi di mille fila, ciascuna di un colore diverso, proprio come gli ideali che guidano il progetto fin dalla sua prima concezione, e che lo rendono un unico grande drappo pregiato.

La nuova sede verrà inaugurata sabato 7 giugno in Via Cadorna 8 a Costa Masnaga a partire dalle ore 11 con taglio del nastro e, nel pomeriggio laboratori tenuti da Francesca De Capitani, uno Swap Party in collaborazione con l’associazione OGVN, rifresco e DJ set, tutto per rendere l’apertura di questo nuovo capitolo vicina soprattutto al mondo dei giovani, ormai sempre più sensibili al tema del rispetto ambientale.


Da sinistra Elisa Cattaneo, Francesca De Capitani e Raffaele Pirovano di Cooperativa Sociale Paso
Invece, la Cooperativa Sociale Paso di Paderno d’Adda ha scelto di trarne un messaggio coraggioso e audace, che fosse in grado di cucire fra loro tanti temi, quali la sfida contro le convenzioni, l’umiltà delle proprie origini e del lavoro manuale, insieme alla femminilità innovatrice, riuscendo a tramare le fila di una storia, la propria storia, che avesse alla base un nome evocativo come quello di Aracne.

Immagine tratta da https://www.instagram.com/pigeon.princess
''L’attività è nata tre anni fa, esattamente il 14 maggio del 2022, con il nome Piccola Sartoria Sociale attraverso una coprogettazione tra Paso e Silea. Insieme ai Comuni di Garbagnate Monastero, Barzago, Bulciago e Molteno abbiamo creato una relazione tra privato, pubblico e sociale grazie agli spazi del Centro del Riuso'' spiega il presidente di Cooperativa Raffaele Pirovano.

La coordinatrice e artista sartoriale Francesca De Capitani racconta in cosa consiste la mission del progetto, che è sempre stata duplice: ''Il recupero di scarti tessili da rielaborare creando prodotti artigianali unici, come gadget, accessori e capi d'abbigliamento completi'' da una parte e ''l’inserimento lavorativo per persone svantaggiate''.
''Al mio fianco - ha proseguito - lavora uno staff attualmente composto da sei persone di cui tre assunte tramite Convenzione ex Art. 14''.
Proprio grazie a questo continuo aumento di personale, la Paso ha deciso di partecipare al recente bando indetto dal Comune di Costa Masnaga, portando la propria attività fra le mura di un bene confiscato alla mafia.

''L’idea è stata quella di affiancare all'attività della Piccola Sartoria Sociale una rete di vendita fisica e online per aumentarne la visibilità anche, e soprattutto, verso i privati: così ha preso vita Aracne Sartoria Sociale'' ha aggiunto con orgoglio De Capitani.

Il nuovo brand produttivo d’abbigliamento e gadget riproporrà i principi cardine di refashion e upcycling, cucendo tra loro sostenibilità e inclusione. ''Grazie al progetto Autismo su misura, Aracne si strutturerà per aree divise secondo la propria funzione, dallo spazio di creazione ampliato, passando per il negozio fisico e il servizio di riparazioni sartoriali, fino ad uno spazio per la cittadinanza, un luogo di aggregazione dove sarà possibile anche cimentarsi nell’autoriparazione sartoriale'' ha sottolineato la sarta coordinatrice del marchio.

''Nei prossimi due anni, l'obiettivo sarà quello di raddoppiare sia nella produzione sartoriale che nel recupero dei materiali, con uno sviluppo anche sul fronte digitale attraverso un e-commerce e un catalogo dedicato alle aziende'' ha concluso il presidente.
Come la trama dei migliori tessuti, la storia di Aracne prende forma attraverso l’intrecciarsi di mille fila, ciascuna di un colore diverso, proprio come gli ideali che guidano il progetto fin dalla sua prima concezione, e che lo rendono un unico grande drappo pregiato.

La nuova sede verrà inaugurata sabato 7 giugno in Via Cadorna 8 a Costa Masnaga a partire dalle ore 11 con taglio del nastro e, nel pomeriggio laboratori tenuti da Francesca De Capitani, uno Swap Party in collaborazione con l’associazione OGVN, rifresco e DJ set, tutto per rendere l’apertura di questo nuovo capitolo vicina soprattutto al mondo dei giovani, ormai sempre più sensibili al tema del rispetto ambientale.
M.E.