Zamperini e Negri (FdI) su Giovani e Lavoro
''La difficoltà delle imprese nel reperire personale qualificato, l’aumento dei NEET, cioè coloro che né studiano né lavorano, il calo del tasso di occupazione giovanile e la scarsa attrattività delle professioni tecniche ci dicono che è arrivato il momento di ripensare radicalmente il nostro sistema di formazione e orientamento, nonché gli spazi pensati per lo studio, i laboratori e l'avviamento al lavoro''. Lo dichiarano il Consigliere Regionale ed il Capogruppo in Provincia di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini e Alessandro Negri a proposito del convegno dal convegno ''Il mondo del lavoro alla ricerca di giovani'', organizzato alla Camera di Commercio di Lecco, dove è stato presentato il nuovo studio di quest'anno.
I dati restituiscono uno scenario complesso e a tratti preoccupante: nel 2024 si è registrata una leggera flessione del numero complessivo di occupati (-1.700 unità), accompagnata da un tasso di occupazione in calo (67,4%) e da un aumento delle difficoltà nel reperire personale qualificato, segnalate da oltre il 55% delle imprese lecchesi.
''Stiamo assistendo – continuano - a una trasformazione profonda del mondo del lavoro, che ci chiede di ripensare strumenti, linguaggi e approcci. Sempre più giovani, non solo donne ma anche uomini, scelgono formule di lavoro part time, segno di un cambiamento culturale che mette al centro la qualità della vita, la conciliazione tra tempi di lavoro e tempi personali, e un diverso rapporto con il concetto stesso di carriera''.
Pur con un saldo ancora positivo tra avviamenti e cessazioni (+1.900), il mercato del lavoro locale mostra segnali di rallentamento, in particolare nel settore manifatturiero. In controtendenza il terziario, trainato soprattutto dal turismo e dai servizi alla persona, che mostra invece segnali di crescita. Preoccupa invece il calo del tasso di occupazione giovanile (dal 28% al 22%) e l’aumento dei NEET, ossia dei giovani che non studiano e non lavorano. In questo quadro, le imprese denunciano un crescente mismatch tra offerta e domanda di lavoro, legato non solo alla carenza numerica di candidati, ma anche alla distanza tra i percorsi formativi e le competenze realmente richieste dal mercato.
Come sostengono Zamperini e Negri ''non è più solo la retribuzione a orientare le scelte: contano lo smart working, il welfare aziendale, le opportunità di crescita personale e le politiche di sostenibilità delle imprese. Siamo tutti parte di un’evoluzione che riguarda competenze, aspirazioni e visione del futuro. In questo scenario, il ruolo delle istituzioni è determinante: dobbiamo saper immaginare il lavoro di domani e creare condizioni favorevoli per attrarre i giovani e trattenerli nei nostri territori. Lecco è un territorio produttivo, dinamico, con un tessuto imprenditoriale capace di innovare e competere sui mercati internazionali. Ma senza nuove generazioni pronte a raccogliere il testimone, tutto questo rischia di sfaldarsi. Le imprese ci segnalano difficoltà crescenti nel reperire manodopera qualificata: è il segnale che dobbiamo investire con forza nella formazione e nell’orientamento, sin dalle scuole. La collaborazione tra istituzioni, mondo dell’istruzione, categorie economiche e sociali è essenziale. Solo facendo sistema possiamo affrontare un cambiamento che corre veloce, mettendo la persona al centro come risorsa fondamentale per le aziende e per le comunità''.
Nel ringraziare il sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione e del merito, on. Paola Frassinetti, e il dirigente USR Lombardia, Ambito territoriale di Lecco, Adamo Castelnuovo, Zamperini e Negri concludono: ''Come Fratelli d’Italia continueremo a sostenere ogni iniziativa che metta al centro i giovani, il merito e il lavoro. – concludono i vertici provinciali di Fratelli d'Italia – Servono risposte serie, coraggiose e immediate, perché il futuro della Lombardia si gioca proprio qui, nella capacità di connettere sapere, fare e territorio. Infine, dovremmo tutti concentrare maggiore attenzione sul tema dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale, perché il domani è già qui: in un mondo dove tutti corrono, chi cammina resta fermo''.
I dati restituiscono uno scenario complesso e a tratti preoccupante: nel 2024 si è registrata una leggera flessione del numero complessivo di occupati (-1.700 unità), accompagnata da un tasso di occupazione in calo (67,4%) e da un aumento delle difficoltà nel reperire personale qualificato, segnalate da oltre il 55% delle imprese lecchesi.

Pur con un saldo ancora positivo tra avviamenti e cessazioni (+1.900), il mercato del lavoro locale mostra segnali di rallentamento, in particolare nel settore manifatturiero. In controtendenza il terziario, trainato soprattutto dal turismo e dai servizi alla persona, che mostra invece segnali di crescita. Preoccupa invece il calo del tasso di occupazione giovanile (dal 28% al 22%) e l’aumento dei NEET, ossia dei giovani che non studiano e non lavorano. In questo quadro, le imprese denunciano un crescente mismatch tra offerta e domanda di lavoro, legato non solo alla carenza numerica di candidati, ma anche alla distanza tra i percorsi formativi e le competenze realmente richieste dal mercato.
Come sostengono Zamperini e Negri ''non è più solo la retribuzione a orientare le scelte: contano lo smart working, il welfare aziendale, le opportunità di crescita personale e le politiche di sostenibilità delle imprese. Siamo tutti parte di un’evoluzione che riguarda competenze, aspirazioni e visione del futuro. In questo scenario, il ruolo delle istituzioni è determinante: dobbiamo saper immaginare il lavoro di domani e creare condizioni favorevoli per attrarre i giovani e trattenerli nei nostri territori. Lecco è un territorio produttivo, dinamico, con un tessuto imprenditoriale capace di innovare e competere sui mercati internazionali. Ma senza nuove generazioni pronte a raccogliere il testimone, tutto questo rischia di sfaldarsi. Le imprese ci segnalano difficoltà crescenti nel reperire manodopera qualificata: è il segnale che dobbiamo investire con forza nella formazione e nell’orientamento, sin dalle scuole. La collaborazione tra istituzioni, mondo dell’istruzione, categorie economiche e sociali è essenziale. Solo facendo sistema possiamo affrontare un cambiamento che corre veloce, mettendo la persona al centro come risorsa fondamentale per le aziende e per le comunità''.
Nel ringraziare il sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione e del merito, on. Paola Frassinetti, e il dirigente USR Lombardia, Ambito territoriale di Lecco, Adamo Castelnuovo, Zamperini e Negri concludono: ''Come Fratelli d’Italia continueremo a sostenere ogni iniziativa che metta al centro i giovani, il merito e il lavoro. – concludono i vertici provinciali di Fratelli d'Italia – Servono risposte serie, coraggiose e immediate, perché il futuro della Lombardia si gioca proprio qui, nella capacità di connettere sapere, fare e territorio. Infine, dovremmo tutti concentrare maggiore attenzione sul tema dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale, perché il domani è già qui: in un mondo dove tutti corrono, chi cammina resta fermo''.
