Oggiono: taglio del nastro per la nuova sede dell'Avis
L'Avis Oggiono ha festeggiato un importante traguardo, condiviso con le autorità locali e la comunità, con l’inaugurazione della nuova sede dell’associazione in Viale Vittoria 12.

L'evento, svoltosi nella mattina di domenica 25 maggio, ha visto la partecipazione dell'assessore e vicesindaco di Oggiono, Claudio Castelli, insieme al sindaco di Ello, Elena Pirovano, e Colle Brianza, Tiziana Galbusera. A sostegno dell’iniziativa, a fianco del presidente Osvaldo Fumagalli, erano presenti anche diversi membri del consiglio direttivo oltre alla vicepresidente Maria Cristina Corti.

''Gentili ospiti e cari amici donatori - ha preso parola il presidente dell’Avis, Osvaldo Fumagalli - oggi siamo riuniti per un’occasione speciale, che non rappresenta solo un edificio, ma anche punto di riferimento per le nostre comunità. Vogliamo presentarlo come un luogo dove la generosità e l’altruismo dei nostri donatori trovano forma e sostanza. Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto. Vorrei partire dai miei predecessori, dai nostri soci e dai volontari che, con impegno e dedizione, rendono possibile ogni donazione''.

''Questa sede rappresenta un passo avanti per questa realtà, nonché un luogo più funzionale, accogliente e moderno per tutti gli associati che troveranno risorse migliori ai loro bisogni. Sarà anche un punto cardine per la sensibilizzazione per promuovere la cultura del dono e rafforzare il senso di appartenenza alla nostra associazione'' ha aggiunto.

Lo spirito di gruppo che si respira quotidianamente è rafforzato dal volontariato che guida l’ente, a cui Fumagalli ha dedicato il proprio pensiero: ''questo movimento unisce persone con un obiettivo comune: aiutare il prossimo. Questo gesto, infatti, rappresenta un gesto di grande generosità, che può salvare la vita di qualcuno. Oltre a questo importante traguardo, è un’azione che fortifica il tessuto sociale, crea una rete di solidarietà e dimostra che insieme si può fare la differenza. In questa occasione, quindi, rinnoviamo il nostro impegno a proseguire a collaborare con il Centro trasfusionale dell’Ospedale Manzoni di Lecco, al fine di garantire un'adeguata disponibilità di sangue e di emocomponenti. Ringrazio ancora tutti per la presenza e l’impegno''.

Prima della benedizione dei presenti e dello stabile, anche don Maurizio Mottadelli ha espresso parole di riflessione e buon auspicio per questo importante obiettivo. ''Benedire questi locali - si è rivolto al pubblico il sacerdote - non significa tanto infondere lo Spirito Santo alle mura, quanto alle persone che hanno preso questa scelta, comprese quelle iscritte all’Aido. Auguro, quindi, che questa decisione rappresenti un seme capace di far crescere la cultura della solidarietà. Se noi veramente avessimo questo temperamento gli uni con gli altri, tutti i problemi troverebbero soluzione. Per questo, come cittadini dobbiamo impegnarci ad aderire a queste iniziative, per far crescere questo sentimento''.

Questo proposito è stato condiviso anche dal vicesindaco Claudio Castelli, in rappresentanza dell’amministrazione comunale. ''Vi porto i saluti del nostro sindaco, entusiasta di questo importante appuntamento'' ha dichiarato. ''Vorrei aggiungere il mio pensiero riguardo al mondo del volontariato, mezzo con cui si mette a disposizione principalmente il proprio tempo. In questo, l’Avis presenta un valore aggiunto, cioè quello del dono che salva le vite in modo democratico e cristiano, senza distinzioni di sorta. Noi amministratori, chiamati a essere il primo esempio per i nostri cittadini, prendiamo quotidianamente spunto dalla vostra filosofia e dalle vostre azioni. Per questo, siamo soddisfatti, come dimostrano anche i vostri sguardi, per un risultato tanto desiderato''.

''Porto i saluti del presidente Avis provinciale Lecco, Bruno Manzini, oggi assente per impegni lavorativi'' ha affermato Matteo Bonacina, membro del consiglio provinciale. ''Sono contento di questo invito e mi congratulo per l’accessibilità e l’accoglienza della sede, occasione propizia per la sensibilizzazione. A questo vorrei porre attenzione alla differenza tra ‘regalare’ e ‘donare’: il secondo termine richiama a un contributo che non richiede nulla in cambio. Tuttavia, interiormente dà tanto a chi intraprende questa strada, cioè la speranza''.

Questo nuovo spazio, quindi, rappresenta un punto di partenza per continuare a costruire insieme un modello di solidarietà sempre più diffuso e partecipato. Con rinnovato impegno, Avis Oggiono si prepara ad accogliere nuove sfide, sempre guidata dallo spirito di servizio che ne ha contraddistinto il cammino.

Il taglio del nastro
L'evento, svoltosi nella mattina di domenica 25 maggio, ha visto la partecipazione dell'assessore e vicesindaco di Oggiono, Claudio Castelli, insieme al sindaco di Ello, Elena Pirovano, e Colle Brianza, Tiziana Galbusera. A sostegno dell’iniziativa, a fianco del presidente Osvaldo Fumagalli, erano presenti anche diversi membri del consiglio direttivo oltre alla vicepresidente Maria Cristina Corti.

Il vicesindaco oggionese Claudio Castelli tra i sindaci di Ello, Elena Pirovano e di Colle Brianza, Tiziana Galbusera
''Gentili ospiti e cari amici donatori - ha preso parola il presidente dell’Avis, Osvaldo Fumagalli - oggi siamo riuniti per un’occasione speciale, che non rappresenta solo un edificio, ma anche punto di riferimento per le nostre comunità. Vogliamo presentarlo come un luogo dove la generosità e l’altruismo dei nostri donatori trovano forma e sostanza. Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto. Vorrei partire dai miei predecessori, dai nostri soci e dai volontari che, con impegno e dedizione, rendono possibile ogni donazione''.

Battista Arrigoni, membro del consiglio direttivo dell'Avis oggionese
''Questa sede rappresenta un passo avanti per questa realtà, nonché un luogo più funzionale, accogliente e moderno per tutti gli associati che troveranno risorse migliori ai loro bisogni. Sarà anche un punto cardine per la sensibilizzazione per promuovere la cultura del dono e rafforzare il senso di appartenenza alla nostra associazione'' ha aggiunto.

Al microfono il presidente Osvaldo Fumagalli tra Battista Arrigoni, Maria Cristina Corti e Gianluigi Rocca
Lo spirito di gruppo che si respira quotidianamente è rafforzato dal volontariato che guida l’ente, a cui Fumagalli ha dedicato il proprio pensiero: ''questo movimento unisce persone con un obiettivo comune: aiutare il prossimo. Questo gesto, infatti, rappresenta un gesto di grande generosità, che può salvare la vita di qualcuno. Oltre a questo importante traguardo, è un’azione che fortifica il tessuto sociale, crea una rete di solidarietà e dimostra che insieme si può fare la differenza. In questa occasione, quindi, rinnoviamo il nostro impegno a proseguire a collaborare con il Centro trasfusionale dell’Ospedale Manzoni di Lecco, al fine di garantire un'adeguata disponibilità di sangue e di emocomponenti. Ringrazio ancora tutti per la presenza e l’impegno''.

Il parroco don Maurizio Mottadelli
Prima della benedizione dei presenti e dello stabile, anche don Maurizio Mottadelli ha espresso parole di riflessione e buon auspicio per questo importante obiettivo. ''Benedire questi locali - si è rivolto al pubblico il sacerdote - non significa tanto infondere lo Spirito Santo alle mura, quanto alle persone che hanno preso questa scelta, comprese quelle iscritte all’Aido. Auguro, quindi, che questa decisione rappresenti un seme capace di far crescere la cultura della solidarietà. Se noi veramente avessimo questo temperamento gli uni con gli altri, tutti i problemi troverebbero soluzione. Per questo, come cittadini dobbiamo impegnarci ad aderire a queste iniziative, per far crescere questo sentimento''.

Tiziana Galbusera, sindaco di Colle Brianza

Elena Pirovano, sindaco di Ello

Il consigliere provinciale di Avis Lecco, Matteo Bonacina
''Porto i saluti del presidente Avis provinciale Lecco, Bruno Manzini, oggi assente per impegni lavorativi'' ha affermato Matteo Bonacina, membro del consiglio provinciale. ''Sono contento di questo invito e mi congratulo per l’accessibilità e l’accoglienza della sede, occasione propizia per la sensibilizzazione. A questo vorrei porre attenzione alla differenza tra ‘regalare’ e ‘donare’: il secondo termine richiama a un contributo che non richiede nulla in cambio. Tuttavia, interiormente dà tanto a chi intraprende questa strada, cioè la speranza''.

Questo nuovo spazio, quindi, rappresenta un punto di partenza per continuare a costruire insieme un modello di solidarietà sempre più diffuso e partecipato. Con rinnovato impegno, Avis Oggiono si prepara ad accogliere nuove sfide, sempre guidata dallo spirito di servizio che ne ha contraddistinto il cammino.
V.I.