Nel lecchese ben 12 le giunte composte da soli uomini. Non ci stiamo: un esposto al Prefetto
Il Centro Studi Enti Locali ha appena divulgato una ricerca basata sui dati del Ministero dell'Interno da cui emerge chiaramente che la politica locale resta un affare per uomini...maturi. La prevalenza dei sindaci nei comuni italiani sono infatti uomini tra i 50 e i 70 anni, le donne sono solo il 15%, senza alcun segnale di miglioramento rispetto alla precedente rilevazione del 2023. I giovani under 40 si fermano al 10%.
Un segnale di allarme che come Conferenza delle Donne Democratiche della provincia di Lecco abbiamo già lanciato più volte, anche a seguito dell'analisi puntuale da noi svolta sul territorio lecchese che vede solo 17 Sindache su 84 Comuni e che, ricordiamo, ha ben 12 Giunte composte da soli uomini, contravvenendo ai principi sanciti dalla legge: Crandola Valsassina, Cremeno, Dervio, Morterone, Oliveto Lario, Parlasco, Pasturo, Santa Maria Hoè, Sirtori, Taceno, Valvarrone, Vercurago.
Quando portiamo l'attenzione su questo squilibrio di rappresentanza, la risposta che riceviamo è sempre la stessa...le donne non si trovano. Dovremmo quindi rassegnarci ed accettare una democrazia senza equa rappresentanza e quindi più povera? No, noi non ci stiamo! Abbiamo già presentato formale esposto al Prefetto di Lecco, Dott. Sergio Pomponio, chiedendone l'intervento affinché le amministrazioni interessate si conformino alla normativa vigente e abbiamo intenzione di continuare a denunciare questa situazione in tutte le sedi in cui avremo voce.

Ci teniamo a ribadire che per noi la presenza femminile nei luoghi decisionali non è una mera questione di numeri, ma un passo necessario per migliorare la qualità della democrazia, poiché permette di avere prospettive, esperienze e priorità che inevitabilmente sono trascurate in un contesto dominato dagli uomini. È responsabilità di tutti costruire le condizioni perché le donne vengano coinvolte e possano partecipare attivamente alla vita pubblica, a maggior ragione dovrebbe sentirne il peso chi si candida a governare anche un piccolo paese.
Un segnale di allarme che come Conferenza delle Donne Democratiche della provincia di Lecco abbiamo già lanciato più volte, anche a seguito dell'analisi puntuale da noi svolta sul territorio lecchese che vede solo 17 Sindache su 84 Comuni e che, ricordiamo, ha ben 12 Giunte composte da soli uomini, contravvenendo ai principi sanciti dalla legge: Crandola Valsassina, Cremeno, Dervio, Morterone, Oliveto Lario, Parlasco, Pasturo, Santa Maria Hoè, Sirtori, Taceno, Valvarrone, Vercurago.
Quando portiamo l'attenzione su questo squilibrio di rappresentanza, la risposta che riceviamo è sempre la stessa...le donne non si trovano. Dovremmo quindi rassegnarci ed accettare una democrazia senza equa rappresentanza e quindi più povera? No, noi non ci stiamo! Abbiamo già presentato formale esposto al Prefetto di Lecco, Dott. Sergio Pomponio, chiedendone l'intervento affinché le amministrazioni interessate si conformino alla normativa vigente e abbiamo intenzione di continuare a denunciare questa situazione in tutte le sedi in cui avremo voce.

Ci teniamo a ribadire che per noi la presenza femminile nei luoghi decisionali non è una mera questione di numeri, ma un passo necessario per migliorare la qualità della democrazia, poiché permette di avere prospettive, esperienze e priorità che inevitabilmente sono trascurate in un contesto dominato dagli uomini. È responsabilità di tutti costruire le condizioni perché le donne vengano coinvolte e possano partecipare attivamente alla vita pubblica, a maggior ragione dovrebbe sentirne il peso chi si candida a governare anche un piccolo paese.
Conferenza delle Donne Democratiche