Monticello, SP54: attraverso due petizioni i residenti chiedono maggiore sicurezza
A poco meno di una settimana di distanza dal sinistro costato la vita a Rossana Righi - la 79enne di Monticello investita mentre attraversava la SP54 - non cessano le richieste finalizzate ad una celere messa in sicurezza dell'arteria provinciale, avanzate dai residenti di Casirago.
Negli scorsi giorni ad esempio, Antonio Zanin si è fatto nuovamente portavoce della problematica, inviando al sindaco Alessandra Hofmann - e per conoscenza alla Provincia di Lecco e al Comune di Missaglia - una missiva nella quale lamenta la mancanza di soluzioni messe in atto in maniera concreta, ritenute indispensabili per risolvere un problema che si trascina ormai da tempo, tutelando pedoni, ciclisti e più in generale gli utenti della strada.

''Sono anni che si parla di progetti, ma nulla è stato fatto, nella migliore delle abitudini della politica italiana, e comunque i progetti proposti non incidono sul controllo della velocità dei veicoli che transitano in quel tratto. Non parliamo di veicoli distrutti, né di incidenti con feriti di lieve o media entità, parliamo di morti'' si legge nella missiva, sottoscritta da una ventina di residenti. ''Questa è la lettera numero 9 che inviamo negli ultimi nove anni, le precedenti sono state tutte presumibilmente cestinate, quanto meno nel risultato pratico. Siamo un gruppo di cittadini che abitano o frequentano la zona adiacente questo tratto di strada che semplicemente vorrebbero non rischiare la vita quando si ha necessità di andare in farmacia, al bar, in un negozio, attraversare la strada per andare a Missagliola o semplicemente andare verso Missaglia. Ribadiamo pertanto la necessità di prevedere degli efficaci sistemi di controllo della velocità dei veicoli, già presenti ovunque in tutta la Lombardia e altrove''.

''I passaggi pedonali - si legge ancora nel documento inviato a mezzo PEC - non sono sicuri perché non sufficientemente visibili come segnaletica e illuminazione, e nei punti più pericolosi sarebbe utile un semaforo a pulsante come altri già presenti nel nostro Comune. E’ inoltre indispensabile prevedere marciapiedi o percorsi pedonali per i tratti che collegano i punti di attraversamento, per esempio tra via Besozzi, via Rengione e oltre''.

Per la verità, come già scritto più volte negli scorsi mesi, gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza della SP54 sono già in programma. I comuni di Monticello, Missaglia, Cernusco e Montevecchia hanno infatti sottoscritto un protocollo di intesa che prevede una serie di opere, messe ''nero su bianco'' dal progettista occupatosi di uno studio di fattibilità. Gli enti hanno tuttavia concordato di procedere in primis alla realizzazione di una rotonda all'intersezione con Via Kennedy, al confine tra Missaglia e Montevecchia e alla messa in sicurezza di un attraversamento pedonale di un tratto di SP54 a Cernusco, all'altezza di Via Monti. Un'opera (finanziata in parte dal Ministero) prevista nel 2026 per la quale gli enti hanno già avviato l'iter per giungere alla progettazione definitiva e negli espropri, prima di dare il via al cantiere.

Per quel che riguarda gli interventi su Monticello, al momento non esiste un cronoprogramma, come aveva spiegato il sindaco Hofmann in consiglio comunale, rispondendo ad una serie di domande dalla minoranza.
''A seconda delle risorse disponibili si proseguirà nell'attuazione di quanto previsto dallo studio di fattibilità'' aveva detto la prima cittadina. ''Le opere di Monticello hanno una priorità più bassa, ma non significa che non saranno realizzate. E' intenzione di questo Comune, in accordo con gli altri enti, iniziare dal marciapiede e dai passaggi pedonali protetti per ridurre la velocità dei mezzi in transito, entro il 2026, tenendo conto dei tempi tecnici previsti''.

A Monticello è previsto un marciapiede nel tratto di Via Besozzi all'incrocio con Via Risorgimento, verso Missaglia. Nello studio figura poi lo spostamento del passaggio pedonale che si trova attualmente nei pressi del bar Cheers, scenario del sinistro mortale dello scorso martedì. Quest'ultimo rispetto alla posizione attuale sarà traslato verso sud (zona distributore IP) e dotato di una sorta di isola al centro della carreggiata e di un'adeguata illuminazione ''a giraffa'', così da spingere i veicoli in transito a rallentare.

Un intervento analogo sarà attuato all'altezza dell'intersezione con Via 25 Aprile, altra zona critica poichè posta sulla curva con conseguente pericolosità nell'attraversamento. A questo proposito l'intenzione è quella di realizzare un vero e proprio cordolo in cemento a separazione delle corsie di marcia sino alla grande rotonda di Casirago. Questo impedirebbe pericolosi sorpassi, costringendo peraltro i mezzi in uscita dalla farmacia a svoltare a destra anche se diretti verso Merate, evitando ingorghi e collisioni fra i veicoli.

Il tratto di Via Besozzi che si immette nella rotonda di Casirago (all'altezza della pensilina bus per i mezzi in arrivo da Casatenovo e Besana ndr) sarà allargato; una sorta di ''isola'' separerà le due corsie anche a tutela dei pedoni, con la posa delle strisce per consentire l'attraversamento in sicurezza. L'ultimo intervento è previsto invece in Via Monte Grappa, nei pressi di Villa Greppi (sede del Consorzio). Lo studio ipotizza un nuovo attraversamento pedonale da realizzare nei pressi della strettoia di Via dei Mille, strada di accesso alla scuola superiore e a Casatevecchio. Un'opera che risulta tuttavia ancora in forse, come ha ribadito la stessa prima cittadina; la fattibilità andrà valutata alla luce del progetto relativo al nuovo istituto superiore, depositato negli scorsi mesi in Provincia.

Insomma, interventi già previsti che i residenti chiedono però di tradurre celermente in realtà, provvedendo il prima possibile alla messa in sicurezza di una strada che ha già mietuto parecchie vittime. A questo proposito, oltre alla lettera citata in precedenza e di cui si è fatto portavoce Antonio Zanin, un altro gruppo di cittadini che risiede fra Via Besozzi e Via Europa ha predisposto una missiva - con allegata una raccolta firme - da inviare nei prossimi giorni all'amministrazione comunale, chiedendo a gran voce opere in grado di attenuare la pericolosità della 54.
Negli scorsi giorni ad esempio, Antonio Zanin si è fatto nuovamente portavoce della problematica, inviando al sindaco Alessandra Hofmann - e per conoscenza alla Provincia di Lecco e al Comune di Missaglia - una missiva nella quale lamenta la mancanza di soluzioni messe in atto in maniera concreta, ritenute indispensabili per risolvere un problema che si trascina ormai da tempo, tutelando pedoni, ciclisti e più in generale gli utenti della strada.

L'intervento dei soccorsi lo scorso martedì lungo la SP54
''Sono anni che si parla di progetti, ma nulla è stato fatto, nella migliore delle abitudini della politica italiana, e comunque i progetti proposti non incidono sul controllo della velocità dei veicoli che transitano in quel tratto. Non parliamo di veicoli distrutti, né di incidenti con feriti di lieve o media entità, parliamo di morti'' si legge nella missiva, sottoscritta da una ventina di residenti. ''Questa è la lettera numero 9 che inviamo negli ultimi nove anni, le precedenti sono state tutte presumibilmente cestinate, quanto meno nel risultato pratico. Siamo un gruppo di cittadini che abitano o frequentano la zona adiacente questo tratto di strada che semplicemente vorrebbero non rischiare la vita quando si ha necessità di andare in farmacia, al bar, in un negozio, attraversare la strada per andare a Missagliola o semplicemente andare verso Missaglia. Ribadiamo pertanto la necessità di prevedere degli efficaci sistemi di controllo della velocità dei veicoli, già presenti ovunque in tutta la Lombardia e altrove''.

Un sinistro verificatosi al confine con Missaglia a inizio 2025
''I passaggi pedonali - si legge ancora nel documento inviato a mezzo PEC - non sono sicuri perché non sufficientemente visibili come segnaletica e illuminazione, e nei punti più pericolosi sarebbe utile un semaforo a pulsante come altri già presenti nel nostro Comune. E’ inoltre indispensabile prevedere marciapiedi o percorsi pedonali per i tratti che collegano i punti di attraversamento, per esempio tra via Besozzi, via Rengione e oltre''.

Il sindaco Hofmann (al centro nell'immagine) risponde all'interpellanza di Vivere Monticello
Per la verità, come già scritto più volte negli scorsi mesi, gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza della SP54 sono già in programma. I comuni di Monticello, Missaglia, Cernusco e Montevecchia hanno infatti sottoscritto un protocollo di intesa che prevede una serie di opere, messe ''nero su bianco'' dal progettista occupatosi di uno studio di fattibilità. Gli enti hanno tuttavia concordato di procedere in primis alla realizzazione di una rotonda all'intersezione con Via Kennedy, al confine tra Missaglia e Montevecchia e alla messa in sicurezza di un attraversamento pedonale di un tratto di SP54 a Cernusco, all'altezza di Via Monti. Un'opera (finanziata in parte dal Ministero) prevista nel 2026 per la quale gli enti hanno già avviato l'iter per giungere alla progettazione definitiva e negli espropri, prima di dare il via al cantiere.

Per quel che riguarda gli interventi su Monticello, al momento non esiste un cronoprogramma, come aveva spiegato il sindaco Hofmann in consiglio comunale, rispondendo ad una serie di domande dalla minoranza.
''A seconda delle risorse disponibili si proseguirà nell'attuazione di quanto previsto dallo studio di fattibilità'' aveva detto la prima cittadina. ''Le opere di Monticello hanno una priorità più bassa, ma non significa che non saranno realizzate. E' intenzione di questo Comune, in accordo con gli altri enti, iniziare dal marciapiede e dai passaggi pedonali protetti per ridurre la velocità dei mezzi in transito, entro il 2026, tenendo conto dei tempi tecnici previsti''.

Il tratto di Via Besozzi all'altezza di Via Risorgimento, verso Missaglia dove è previsto il marciapiede
A Monticello è previsto un marciapiede nel tratto di Via Besozzi all'incrocio con Via Risorgimento, verso Missaglia. Nello studio figura poi lo spostamento del passaggio pedonale che si trova attualmente nei pressi del bar Cheers, scenario del sinistro mortale dello scorso martedì. Quest'ultimo rispetto alla posizione attuale sarà traslato verso sud (zona distributore IP) e dotato di una sorta di isola al centro della carreggiata e di un'adeguata illuminazione ''a giraffa'', così da spingere i veicoli in transito a rallentare.

Nuovo passaggio pedonale fra il bar Cheers e la stazione di servizio IP
Un intervento analogo sarà attuato all'altezza dell'intersezione con Via 25 Aprile, altra zona critica poichè posta sulla curva con conseguente pericolosità nell'attraversamento. A questo proposito l'intenzione è quella di realizzare un vero e proprio cordolo in cemento a separazione delle corsie di marcia sino alla grande rotonda di Casirago. Questo impedirebbe pericolosi sorpassi, costringendo peraltro i mezzi in uscita dalla farmacia a svoltare a destra anche se diretti verso Merate, evitando ingorghi e collisioni fra i veicoli.

Via Besozzi fra la rotonda di Casirago e Via 25 Aprile
Il tratto di Via Besozzi che si immette nella rotonda di Casirago (all'altezza della pensilina bus per i mezzi in arrivo da Casatenovo e Besana ndr) sarà allargato; una sorta di ''isola'' separerà le due corsie anche a tutela dei pedoni, con la posa delle strisce per consentire l'attraversamento in sicurezza. L'ultimo intervento è previsto invece in Via Monte Grappa, nei pressi di Villa Greppi (sede del Consorzio). Lo studio ipotizza un nuovo attraversamento pedonale da realizzare nei pressi della strettoia di Via dei Mille, strada di accesso alla scuola superiore e a Casatevecchio. Un'opera che risulta tuttavia ancora in forse, come ha ribadito la stessa prima cittadina; la fattibilità andrà valutata alla luce del progetto relativo al nuovo istituto superiore, depositato negli scorsi mesi in Provincia.

Un sinistro stradale verificatosi lungo la SP54 a Monticello nel 2024
Insomma, interventi già previsti che i residenti chiedono però di tradurre celermente in realtà, provvedendo il prima possibile alla messa in sicurezza di una strada che ha già mietuto parecchie vittime. A questo proposito, oltre alla lettera citata in precedenza e di cui si è fatto portavoce Antonio Zanin, un altro gruppo di cittadini che risiede fra Via Besozzi e Via Europa ha predisposto una missiva - con allegata una raccolta firme - da inviare nei prossimi giorni all'amministrazione comunale, chiedendo a gran voce opere in grado di attenuare la pericolosità della 54.
