Cremella, impianto BESS in zona Isola? Comune e i cittadini non nascondono perplessità e timori. In tanti all'assemblea

Si è sollevato un coro - pressochè unanime - di NO, contro l'impianto BESS (Battery Energy Storage System) che potrebbe presto sorgere in località Isola. Lunedì sera l'amministrazione comunale di Cremella ha spiegato ai cittadini, intervenuti numerosi nella sala parrocchiale Papa Giovanni Paolo II, il progetto che prevede la posa di una sessantina di container in un'ampia superficie - oggi agricola - situata in prossimità dell'impianto sportivo in uso alla Manara Calcio, dunque al confine con Barzanò.
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Al microfono il sindaco Cristina Brusadelli

Un sistema di accumulo di energia elettrica che utilizza batterie per stoccare l'elettricità e rilasciarla in seguito, quando necessario, di cui l'amministrazione cremellese non sapeva nulla sino allo scorso 3 aprile. Risale infatti a quella data - come ha spiegato ieri sera il sindaco Cristina Brusadelli - la lettera del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che informava appunto l'ente, dell'avvio dell'iter relativo all'impianto, il primo previsto in provincia di Lecco.
''Ci siamo trovati spiazzati: in tempi velocissimi abbiamo incontrato la Veronese srl, una società romana che ha presentato il progetto insieme ad un altro partner, En-able. Dopo un primo passaggio con loro, ci siamo poi confrontati con Terna'' ha spiegato la prima cittadina. ''Preciso da subito che questo progetto non è stato accolto positivamente dalla nostra amministrazione: abbiamo subito chiesto delle integrazioni rispetto a quello che ci è stato presentato. Questa sera vogliamo condividere con voi le nostre preoccupazioni''.
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A destra in rosso l'area dove dovrebbe sorgere l'impianto BESS

''Si tratta - ha aggiunto - di un progetto di pubblica utilità che fa riferimento alle energie rinnovabili e serve a soddisfare la richiesta energetica qualora la centrale elettrica Terna di Bulciaghetto dovesse andare in affanno''. Nonostante la finalità positiva del progetto, Brusadelli non ha nascosto la propria amarezza. ''Ve lo dico senza mezzi termini: da sindaco mi sono sentita violata. Tutto questo era nell'aria da 22 mesi, ma noi siamo stati gli ultimi ad essere informati. Abbiamo fatto presente alla società, l'opportunità di essere interpellati prima, ma la cosa non li ha minimamente scalfiti. Ci hanno risposto che la procedura è questa''.
I BESS, come dicevamo, sono sistemi di stoccaggio energetico in batteria in grado di convertire l’energia elettrica in energia chimica e di riportarla in forma elettrica quando necessario, per risolvere i sempre più frequenti black-out che anche la scorsa estate si erano verificati sul nostro territorio.
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''In queste settimane, come gruppo di maggioranza, ci siamo lungamente confrontati e ci abbiamo riflettuto:  le rinnovabili sono il futuro, lo sappiamo. Noi non siamo qui a contestare il progetto, ma il contesto in cui si prevede di realizzarlo. Contesto che, senza usare mezzi termini è ridicolo. Si tratta di un'area a ridosso del Plis della Valletta, dove ci sono case, un campo di calcio frequentato da decine di ragazzi e bambini, un villa con vincolo monumentale e una zona votata all'agricoltura. Eppure tutto questo sembra non essere considerato. Noi comunque - ha aggiunto la prima cittadina - proseguiremo con i nostri passaggi per capire come muoverci. Abbiamo già conferito un incarico ad un avvocato specializzato su questi temi, che sta seguendo la pratica. Questa sera però vi abbiamo convocati per una questione di trasparenza e di lealtà verso tutti i cittadini. Vogliamo capire qual è la sensibilità su questo tema, come vuole muoversi questa comunità e quale mandato ci date. Certamente noi non staremo alla finestra o con le mani in mano''. 
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Al microfono l'assessore Marco Testori, accanto il geometra Flavio Perego

Il tecnico comunale, geometra Flavio Perego, è invece entrato nel merito dei dettagli progettuali sino ad oggi noti, spiegando innanzitutto che nella pratica sono coinvolti una trentina di enti, fra comuni (oltre a Cremella, Bulciago e Cassago ndr), Arpa, Ministeri, Vigili del Fuoco, Esercito e altri ancora. 
''Trattandosi di un intervento di pubblica utilità, il progetto non deve essere sottoposto a valutazione di impatto ambientale'' ha detto il funzionario, specificando che il MASE per agevolare la realizzazione di questa tipologia di impianti - ritenuti necessari - ha previsto una serie di deroghe. Qualora dovesse essere realizzata, la struttura BESS di Cremella si collegherebbe alla centrale elettrica di Bulciago mediante un cavo posto ad una profondità di 1.70 metri, per una lunghezza di 2,4 chilometri.
Propedeutico quindi alla realizzazione dell'impianto BESS, dalla potenza di 70 megawatt, vi è anche questo intervento, con gli scavi che attraverseranno oltre al territorio cremellese, parte di quello di Cassago e Bulciago. 
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Il progetto che prevede la posa di una sessantina di container nel terreno in località Isola

Il terreno che la società Veronese srl ha acquisito da privati (al momento vi è un preliminare di vendita) si estende per 30mila mq, di cui 15mila mq circa dovrebbero essere occupati dai container stipati di batterie. ''Non vi sarà la presenza di persone, se non per eventuali interventi di manutenzione: la struttura funzionerà a distanza'' ha aggiunto il tecnico comunale. ''C'era un parere da esprimere entro 45 giorni, ma abbiamo chiesto alcune integrazioni al progetto e siamo ancora in attesa di una risposta. E' stata segnalata, ad esempio, l'esondazione della roggia Gambaione dello scorso settembre e il carattere fragile, a livello idrogeologico, di quell'area''.
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Il vicesindaco Marco Testori ha spiegato alla folta platea che quella prevista in località Isola potrebbe essere soltanto la prima di una serie di strutture analoghe, o comunque dedicate alle energie rinnovabili, non soltanto a Cremella, ma nei territori ''serviti'' dalla centrale di Bulciaghetto. ''Quasi 15mila mq di aree attualmente verdi destinate a questo progetto non è cosa da poco'' ha aggiunto l'amministratore, specificando altresì che non sono previsti benefici, in termini economici, per il Comune.
''Sappiamo che alcuni agricoltori anche della zona di Monte Gregorio, verso Barzago, sono stati contattati da soggetti con le stesse finalità, interessati ad acquisire i loro terreni'' ha proseguito il sindaco Brusadelli. ''Il lavoro e le scelte politiche fatte negli ultimi trent'anni, volte a preservare il nostro verde e a fare di Cremella un paese votato alla residenzialità, rischiano in questo caso di penalizzarci perchè le aree agricole in questo momento, anche per il loro minor costo d'acquisto, risultano appetibili''. 
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L'ex isola ecologica e a destra l'accesso all'impianto sportivo della Manara, in prossimità dei quali è previsto il nuovo impianto BESS

Aperto il dibattito, molti sono stati i cittadini a prendere la parola, preoccupati soprattutto delle eventuali ripercussioni in termini di salute e sicurezza, oltre che ambientali. Su questi aspetti però, l'amministrazione si è riservata di fornire risposte una volta in possesso di dati più precisi. Anche questi elementi sono infatti al centro di approfondimenti chiesti dal Comune. Fra gli aspetti che destano i maggiori timori, vi è il tema della rumorosità, come dimostrato dagli interventi di molti cittadini: le abitazioni in località Isola non distano che qualche decina di metri in linea d'aria dall'eventuale impianto BESS. 
Fra il numeroso pubblico intervenuto alla serata, spiccavano gli amministratori comunali di Bulciago che hanno fatto quadrato intorno ai colleghi. ''Vogliamo esprimere la nostra vicinanza al Comune di Cremella: i vostri problemi li sentiamo anche nostri'' ha detto l'assessore e vicesindaco Raffaella Puricelli, intervenuta a nome del primo cittadino Luca Cattaneo con diversi membri del gruppo di maggioranza. ''Purtroppo si tratta di un impianto di pubblica utilità e sappiamo non è semplice fermarne la progettualità, ma la vostra è una comunità di persone attente ad ambiente e salute. Non sentitevi soli, ci siamo anche noi e vogliamo affrontare questa difficoltà insieme''. 
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Un segnale di vicinanza particolarmente apprezzato dal sindaco Brusadelli che ha voluto ringraziare per il supporto anche l'amministrazione di Barzanò e il gruppo di minoranza di Cassago, intervenuti alla serata, oltre alle associazioni e ai gruppi - come la Protezione Civile - che in queste settimane hanno voluto informarsi e manifestare sostegno all'ente, piccolo nelle dimensioni, ma con una questione complessa ''sul piatto'' da affrontare.
A chi ha chiesto come eventualmente contribuire a questa partita, l'amministratrice ha fatto riferimento ad altri comuni lombardi ed emiliani dove è in corso un iter analogo, citando la costituzione di comitati spontanei di cittadini per vigilare - e se possibile contrastare - la nascita di questi impianti. Poi spetterà anche al consiglio comunale (dunque a maggioranza e opposizione) esprimersi con un atto di indirizzo in merito.
G.C.
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