Missaglia: il cane acquistato online...non arriva, in due a processo per truffa

È approdato ieri mattina in Tribunale a Lecco, al cospetto del giudice in ruolo monocratico Bianca Maria Bianchi, il procedimento penale relativo ad un episodio di truffa che affonda le sue radici nell’estate del 2020, in pieno periodo Covid.
Protagonista una donna residente nella Brianza monzese, che in quei mesi difficili - desiderosa probabilmente di portare un po' di compagnia in famiglia - aveva risposto a un’inserzione apparsa su una piattaforma di annunci online, finalizzata all'acquisto di un cucciolo di barboncino toy.
Dopo aver contattato il numero indicato, l’interlocutore le aveva fornito i dati di due carte Postepay su cui effettuare il pagamento di 550 euro.
Convinta della buona fede del venditore e ritenuto il prezzo vantaggioso, la donna si era recata presso uno sportello a Missaglia (da qui la competenza territoriale del Tribunale di Lecco ndr) dove aveva effettuato il versamento. Da quell'istante però, ogni contatto con il sedicente venditore si è interrotto, e del cane chiaramente...nessuna traccia.
Sentendosi raggirata, la vittima si è quindi recata in Questura a Monza per sporgere querela, costituendosi poi parte civile nel procedimento penale proseguito ieri mattina.
Gli accertamenti condotti dalla Polizia, come riferito in aula da uno degli agenti escussi come testimone, hanno consentito di risalire agli intestatari delle carte prepagate: due uomini originari di Napoli, uno dei quali con numerosi precedenti penali per reati simili e attualmente ristretto in carcere.
I due sono stati denunciati per truffa, con i loro nomi iscritti nel fascicolo d’indagine aperto dalla Procura. 
L'udienza di martedì, durata una decina di minuti, è stata aggiornata al prossimo 15 luglio, data in cui si completerà l'istruttoria dibattimentale. Il giudice ha anche disposto la traduzione in aula dell’imputato detenuto, per consentirne l'eventuale esame.
G.C.
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