Missaglia: Monsignor Delpini accolto da un Decanato in festa

Venerdì 30 maggio il Decanato di Missaglia ha vissuto una giornata memorabile grazie all’evento ''In cammino con l’Arcivescovo'', che ha unito la conclusione del mese mariano e il centesimo anniversario della Scuola dell’Infanzia Antonietta Sala Nobili di Viganò, alla visita pastorale di Sua Eccellenza Monsignor Mario Delpini, Arcivescovo di Milano. 
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Il programma, ricco e articolato, ha preso il via alle 17.30 a Viganò con la preghiera al cimitero, seguita dalla visita alla storica scuola dell’infanzia, simbolo di un secolo di educazione e servizio alla comunità. Alle 18.45 la comunità si è raccolta in una breve preghiera nella chiesa parrocchiale.
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Successivamente dopo il rinfresco tenutosi nell’oratorio di Viganò il corteo festoso è partito dal sagrato della chiesa alla volta di Missaglia fermandosi lungo il tragitto per benedire alcuni esercizi commerciali; durante il percorso Luigi Nava ha offerto una profonda riflessione sul valore del territorio: non solo ambiente naturale, ma anche storico e antropologico, luogo di pace e di profondo attaccamento alle tradizioni. 
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Nava ha ricordato le vecchie cascine, le ''molere''– le antiche cave che hanno dato lavoro e identità a generazioni di viganesi – e il contributo degli artigiani locali al restauro di parti della Basilica di San Lorenzo a Milano, sottolineando come la conformazione delle colline abbia favorito l’unità della comunità.
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Ha poi citato la devozione a Santa Apollonia, patrona del paese, celebrata ogni 9 febbraio con una festa che richiama molti fedeli, attratti anche dal tipico dolce dei ravioli dolci. Monsignor Delpini ha espresso ammirazione per la cura del paesaggio e la storia di Viganò, sottolineando come la presenza di alberi secolari sia segno di attenzione e amore per l’ambiente, e ha ricordato l’importanza di sentirsi parte di questi luoghi ricchi di storia e di vita.
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Dopo questi momenti, il corteo festoso, accompagnato dal Corpo Musicale Santa Cecilia di Triuggio - alla presenza dei sindaci Paolo Redaelli, Fabio Bertarini e del maresciallo Ezio Riboldi della stazione CC di Cremella - ha condotto l’Arcivescovo e i fedeli verso la Basilica Minore di San Vittore a Missaglia.
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Alle 20.30 si è svolta la solenne celebrazione eucaristica, cuore della serata e momento culminante della conclusione del mese mariano nella memoria di San Paolo VI. Don Andrea Scaltritti - alla presenza dei sacerdoti dell'intero decanato - ha presentato l’Arcivescovo come ''pellegrino di speranza'', sottolineando il significato della sua presenza come segno di fiducia e incoraggiamento per tutta la comunità e ricordando come Delpini abbia percorso anche un tratto del Cammino d’Italia, sulle orme di Maria.
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Durante l’omelia, Monsignor Delpini ha invitato i presenti a riflettere su l'originalità cristiana, individuando cinque tratti fondamentali: l’incontro personale con Gesù, la consapevolezza della lotta quotidiana per il bene, la capacità di fissare lo sguardo sulle cose invisibili senza lasciarsi abbagliare dalle mode, la fiducia incrollabile nell’opera di Dio e la speranza come meta ultima del cammino di fede. Ha sottolineato che i cristiani sono chiamati a essere ''sale della terra'' non per desiderio di distinzione, ma per responsabilità e testimonianza, vivendo la fede come missione attuale e fiduciosa anche nei momenti di difficoltà e sofferenza.
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La celebrazione si è conclusa con la benedizione finale e l’invito a custodire e trasmettere i valori cristiani, in un clima di festa, memoria e rinnovata speranza. In chiusura don Scaltritti ha ricordato che la statua della Madonna Assunta, normalmente esposta solo in occasioni eccezionali, è stata portata tra la gente proprio per questo evento, e ha invitato l’Arcivescovo a tornare il prossimo anno per l’ottantesimo anniversario dell’incoronazione della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, che ricorrerà il 14 agosto 2026.
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Monsignor Delpini, nel suo saluto finale, ha ricordato con affetto la sua ultima visita a Missaglia di cinquant’anni fa e ha invocato la benedizione del Signore su tutta la comunità, in particolare su chi vive momenti di difficoltà nella salute, sottolineando ancora una volta il valore della speranza e della solidarietà. 
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L’organizzazione ha previsto anche un servizio navetta dalla Baita degli Alpini di Missaglia, assicurando così la presenza di numerose autorità e cittadini, suggellando una giornata di grande significato per tutto il territorio, che ha visto la comunità riunirsi in un clima di gratitudine, fede e rinnovato impegno verso il futuro. Il programma dettagliato, ha scandito ogni momento: dalla preghiera al cimitero e la visita alla scuola a Viganò, all’incontro con la cittadinanza, fino al corteo verso Missaglia, alla seconda preghiera all’ingresso del cimitero missagliese e alla solenne celebrazione eucaristica in Basilica, con la partecipazione attiva di tutte le realtà locali e delle istituzioni. 
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La giornata si è così trasformata in una vera festa di popolo, capace di intrecciare fede, storia, memoria e speranza, lasciando un segno profondo in tutti i partecipanti e rafforzando il senso di appartenenza e di comunità che caratterizza da sempre queste terre.

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I.M.
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