Dolzago: gli Alpini ricordano i sessant'anni di fondazione
Vessilli da tutta la Lombardia e oltre, con oltre 200 penne nere in rappresentanza delle sezioni di Como, Colico, Bergamo, Milano, Monza, Varese e persino dalla Valtellina. Tantissime le penne nere richiamate in paese domenica 1 giugno per accompagnare il sessantesimo anniversario dalla fondazione del Gruppo Alpini di Dolzago. A scandire il ritmo della festa, avviatasi nella giornata di sabato, il Coro Brianza e domenica mattina la fanfara di Prezzate, che ha guidato il corteo da Via Montecuccoli fino al monumento ai caduti in piazza della Repubblica.

La cerimonia religiosa, officiata da don Walter Brambilla e don Marco Molteni è stata arricchita dai canti del coro Adda. Al termine, un simbolico scambio di targhe e doni presso il Parco ha omaggiato non solo le autorità presenti, molte, tra cui il consigliere provinciale Antonio Pasquini, il sottosegretario regionale Mauro Piazza e il consigliere regionale Gian Mario Fragomeli, ma soprattutto i due ultimi fondatori ancora in vita del gruppo dolzaghese: il cavalier Carlo Panzeri e Mario Monti.

A prendere la parola per primo è stato il capogruppo Mauro Farina, che ha voluto esprimere profonda riconoscenza per la presenza così numerosa e sentita: ''È per noi un orgoglio vedere qui la scuola dell’infanzia, la primaria, gli amici dell’Avis, le associazioni del paese e le amministrazioni che si sono succedute. È il segno che il gruppo sta operando bene e che la comunità tutta sa di poter sempre contare sugli Alpini di Dolzago''. Un messaggio chiaro, che ha voluto anche rispondere, con sobrietà ma fermezza, a chi, negli anni, ha messo in discussione l’operato del gruppo: ''Gli Alpini non cercano visibilità, sono più abituati a fare che a dire. Noi proseguiremo con orgoglio sulla nostra strada di aiuto e solidarietà, con la consueta caparbietà alpina. Vedervi qui oggi è un segnale forte: supera ogni problema che abbiamo incontrato e che incontreremo''.

Accorato anche il discorso del sindaco Paolo Lanfranchi, che ha ricordato il valore storico e morale del gruppo, fondato nel lontano 1964: ''Sessant’anni di storia intensa, intrisa di impegno, dedizione instancabile e amore incondizionato per la nostra comunità. È con profonda emozione che oggi celebriamo un anniversario di straordinario significato''.
Il primo cittadino ha rivolto un pensiero speciale “a chi è andato avanti'', agli alpini scomparsi, e ha citato con commozione Carluccio Rigamonti, storico capogruppo recentemente scomparso: ''Un leader vero, rimasto alpino tra gli alpini, che avrebbe celebrato questo traguardo con gli occhi lucidi''. Poi un ricordo sincero dedicato anche a Carlo Panzeri: ''Un uomo che con poche parole mi ha mostrato da subito che aria tirasse nel gruppo Alpini di Dolzago''.
Lanfranchi ha voluto sottolineare anche il valore dell’azione quotidiana degli Alpini, che si esprime non solo nelle grandi emergenze o nelle celebrazioni ufficiali, ma nella vita di tutti i giorni: ''Siete un esempio tangibile della frase ''Nec videar dum sim'' – nulla per apparire, tutto per essere. Lavorate nel silenzio, con poche parole e molta operosità. Siete un’àncora in un mondo che corre, un presidio di valori che mette al centro la comunità, la memoria, il bene comune''.
A seguire è intervenuto anche il sottosegretario regionale Mauro Piazza: ''Siamo abituati ad associare gli Alpini a una macchina infaticabile, sempre pronta a intervenire nei momenti di bisogno, nelle emergenze e nelle calamità. Ma sotto quel cappello con la penna non ci sono solo mani operative: ci sono valori profondi, un patrimonio etico che rappresenta un esempio e un insegnamento, soprattutto per le nuove generazioni. Ed è stato bello vedere tanti ragazzi e bambini presenti: anche questo è un messaggio. Gli Alpini incarnano la generosità, l’impegno, la sobrietà – valori che oggi più che mai andrebbero riscoperti''.

A coronare la giornata, un pranzo alpino organizzato grazie al prezioso lavoro di circa quaranta volontari, supportati dalla Protezione Civile e dall’associazione Vivi Dolzago. Sabato si era tenuta anche la premiazione dei lavori realizzati dai bambini della scuola primaria, che avevano preparato pensieri e regali per gli alpini. Il pomeriggio si era concluso con una merenda offerta a tutti e, in serata, con l’esibizione del Coro Brianza nella chiesa parrocchiale. Due giorni intensi, che hanno segnato l’avvio del mese dedicato alla Festa Alpina, ricco, prenderà avvio già dal prossimo weekend.

Alcune immagini della cerimonia svoltasi domenica 1 giugno a Dolzago
La cerimonia religiosa, officiata da don Walter Brambilla e don Marco Molteni è stata arricchita dai canti del coro Adda. Al termine, un simbolico scambio di targhe e doni presso il Parco ha omaggiato non solo le autorità presenti, molte, tra cui il consigliere provinciale Antonio Pasquini, il sottosegretario regionale Mauro Piazza e il consigliere regionale Gian Mario Fragomeli, ma soprattutto i due ultimi fondatori ancora in vita del gruppo dolzaghese: il cavalier Carlo Panzeri e Mario Monti.

A prendere la parola per primo è stato il capogruppo Mauro Farina, che ha voluto esprimere profonda riconoscenza per la presenza così numerosa e sentita: ''È per noi un orgoglio vedere qui la scuola dell’infanzia, la primaria, gli amici dell’Avis, le associazioni del paese e le amministrazioni che si sono succedute. È il segno che il gruppo sta operando bene e che la comunità tutta sa di poter sempre contare sugli Alpini di Dolzago''. Un messaggio chiaro, che ha voluto anche rispondere, con sobrietà ma fermezza, a chi, negli anni, ha messo in discussione l’operato del gruppo: ''Gli Alpini non cercano visibilità, sono più abituati a fare che a dire. Noi proseguiremo con orgoglio sulla nostra strada di aiuto e solidarietà, con la consueta caparbietà alpina. Vedervi qui oggi è un segnale forte: supera ogni problema che abbiamo incontrato e che incontreremo''.

Accorato anche il discorso del sindaco Paolo Lanfranchi, che ha ricordato il valore storico e morale del gruppo, fondato nel lontano 1964: ''Sessant’anni di storia intensa, intrisa di impegno, dedizione instancabile e amore incondizionato per la nostra comunità. È con profonda emozione che oggi celebriamo un anniversario di straordinario significato''.
Il primo cittadino ha rivolto un pensiero speciale “a chi è andato avanti'', agli alpini scomparsi, e ha citato con commozione Carluccio Rigamonti, storico capogruppo recentemente scomparso: ''Un leader vero, rimasto alpino tra gli alpini, che avrebbe celebrato questo traguardo con gli occhi lucidi''. Poi un ricordo sincero dedicato anche a Carlo Panzeri: ''Un uomo che con poche parole mi ha mostrato da subito che aria tirasse nel gruppo Alpini di Dolzago''.
Lanfranchi ha voluto sottolineare anche il valore dell’azione quotidiana degli Alpini, che si esprime non solo nelle grandi emergenze o nelle celebrazioni ufficiali, ma nella vita di tutti i giorni: ''Siete un esempio tangibile della frase ''Nec videar dum sim'' – nulla per apparire, tutto per essere. Lavorate nel silenzio, con poche parole e molta operosità. Siete un’àncora in un mondo che corre, un presidio di valori che mette al centro la comunità, la memoria, il bene comune''.

Il sindaco Paolo Lanfranchi con Carlo Panzeri
A seguire è intervenuto anche il sottosegretario regionale Mauro Piazza: ''Siamo abituati ad associare gli Alpini a una macchina infaticabile, sempre pronta a intervenire nei momenti di bisogno, nelle emergenze e nelle calamità. Ma sotto quel cappello con la penna non ci sono solo mani operative: ci sono valori profondi, un patrimonio etico che rappresenta un esempio e un insegnamento, soprattutto per le nuove generazioni. Ed è stato bello vedere tanti ragazzi e bambini presenti: anche questo è un messaggio. Gli Alpini incarnano la generosità, l’impegno, la sobrietà – valori che oggi più che mai andrebbero riscoperti''.

A coronare la giornata, un pranzo alpino organizzato grazie al prezioso lavoro di circa quaranta volontari, supportati dalla Protezione Civile e dall’associazione Vivi Dolzago. Sabato si era tenuta anche la premiazione dei lavori realizzati dai bambini della scuola primaria, che avevano preparato pensieri e regali per gli alpini. Il pomeriggio si era concluso con una merenda offerta a tutti e, in serata, con l’esibizione del Coro Brianza nella chiesa parrocchiale. Due giorni intensi, che hanno segnato l’avvio del mese dedicato alla Festa Alpina, ricco, prenderà avvio già dal prossimo weekend.
