Missaglia ricorda la Festa della Repubblica con la consegna della costituzione ai neo maggiorenni
La cerimonia di consegna della Costituzione italiana ai neo diciottenni di Missaglia, svoltasi nel pomeriggio del 2 giugno nella sala civica di Palazzina Teodolinda, alla presenza di diversi membri dell'Amministrazione comunale, ha rappresentato un momento di grande significato civico e comunitario per il paese.
Quest’anno la partecipazione è stata particolarmente sentita: rispetto alle edizioni precedenti, in cui si contavano appena sette, otto o nove presenze, questa volta la sala era gremita, con oltre trenta giovani partecipanti a fronte delle ventidue conferme ricevute. Un segnale forte di coinvolgimento e attenzione da parte delle nuove generazioni verso le istituzioni e la vita pubblica. L’evento, promosso dal Comune in occasione della Festa della Repubblica, non ha avuto il carattere formale di un ''ballo delle debuttanti'' come ha fatto notare il sindaco Paolo Redaelli, ma è stato sottolineato come un vero e proprio rito di passaggio: il momento in cui i giovani cittadini entrano a far parte della vita attiva della comunità, diventando protagonisti e responsabili del proprio futuro e di quello del paese.

Il primo cittadino ha ricordato come Missaglia sia ormai prossima a raggiungere i 9.000 abitanti, attestandosi come l’ottavo comune della provincia di Lecco, e ha sottolineato l’importanza di celebrare insieme questi traguardi, rafforzando il senso di appartenenza e coesione sociale.
Nel suo discorso, Redaelli ha poi voluto rimarcare il valore della Costituzione non solo come insieme di diritti, ma anche di doveri, citando l’articolo 11, che sancisce il ripudio della guerra e la promozione della pace e della giustizia tra le nazioni, un messaggio questo particolarmente attuale in un periodo segnato da tensioni internazionali, che richiama la responsabilità individuale e collettiva di contribuire alla costruzione di una società pacifica e solidale. Il riferimento al referendum istituzionale del 2 giugno 1946, che segnò la nascita della Repubblica Italiana, ha offerto ai giovani presenti l’occasione per riflettere sul valore della democrazia e sulla partecipazione attiva alla vita politica, ricordando che molti di loro potranno esercitare per la prima volta il diritto di voto già nelle imminenti consultazioni referendarie dell’8 e 9 giugno.

La cerimonia si è svolta in un clima di festa e condivisione, con la consegna della Costituzione a ciascun neo maggiorenne, seguita da un evento particolarmente significativo: il concerto multimediale ''Musica Ladrona'', a cura dell’Accademia Viscontea con il violinista e relatore Maurizio Padovan. Il concerto, dedicato alla legalità, alla giustizia e alla convivenza civile, si è posto come momento di riflessione contro le mafie e la corruzione, temi che restano centrali nel dibattito pubblico e nella formazione delle coscienze civiche. La musica e il teatro sono stati strumenti per denunciare la sopraffazione e la violenza, offrendo nuovi spunti di riflessione sull’insostituibilità della giustizia e della legalità con un repertorio che ha incluso riferimenti a opere come ''The Beggar’s Opera'' di John Gay e ''L’Opera da tre soldi'' di Bertolt Brecht e Kurt Weill, che, pur nate in contesti storici diversi, hanno saputo raccontare con sorprendente attualità la corruzione morale, l’ingiustizia sociale, le connivenze tra poteri e l’ipocrisia della società contemporanea.
L’iniziativa, arricchita dall’importante messaggio già sottolineato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha voluto ribadire che la Festa della Repubblica non deve essere una semplice commemorazione, ma un’occasione per rinnovare l’impegno a tutela della convivenza civile secondo i fondamenti della Costituzione repubblicana, e per denunciare e combattere la criminalità organizzata e la corruzione, fenomeni che sottraggono risorse alle comunità e ne minano le prospettive di crescita. Come ha ricordato il Capo dello Stato, la responsabilità di concorrere alla coesione sociale del Paese è affidata a ciascun cittadino, e la promozione della legalità e della giustizia rappresenta una missione mai esaurita, da rinnovare ogni giorno. Il concerto e la cerimonia hanno così saputo coniugare memoria storica, impegno civile e cultura, offrendo ai giovani e a tutta la comunità di Missaglia un’occasione preziosa per sentirsi parte attiva e consapevole della grande comunità repubblicana.
Di seguito l’elenco dei neodiciottenni premiati:
- Arosio Emilia
- Beretta Andrea
- Beretta Giorgia
- Brambilla Gioele
- Brivio Arianna
- Brivio Giulia
- Brivio Leonardo
- Brivio Michela
- Casiraghi Davide
- Casiraghi Francesco
- Casiraghi Gianluca
- Casiraghi Isabel
- Colnaghi Thomas
- Comi Camilla
- Crippa Marta
- Donnarummo Silvia
- Durante Daniele
- Fallou Leye
- Fumagalli Sofia
- Galbusera Stella
- Galbusera Vittoria
- Magni Eros
- Marucci Riccardo
- Merlini Beatrice
- Murrone Tommaso
- Nino Federico
- Origgi Vittoria
- Radaelli Serena
- Raimondo Matteo
- Redaelli Andrea
- Reggiani Noemi
- Scaccabarozzi Lisa
- Viganò Alessandra
Quest’anno la partecipazione è stata particolarmente sentita: rispetto alle edizioni precedenti, in cui si contavano appena sette, otto o nove presenze, questa volta la sala era gremita, con oltre trenta giovani partecipanti a fronte delle ventidue conferme ricevute. Un segnale forte di coinvolgimento e attenzione da parte delle nuove generazioni verso le istituzioni e la vita pubblica. L’evento, promosso dal Comune in occasione della Festa della Repubblica, non ha avuto il carattere formale di un ''ballo delle debuttanti'' come ha fatto notare il sindaco Paolo Redaelli, ma è stato sottolineato come un vero e proprio rito di passaggio: il momento in cui i giovani cittadini entrano a far parte della vita attiva della comunità, diventando protagonisti e responsabili del proprio futuro e di quello del paese.

I giovani premiati con il sindaco Paolo Redaelli (immagine di Francesco Corsello)
Il primo cittadino ha ricordato come Missaglia sia ormai prossima a raggiungere i 9.000 abitanti, attestandosi come l’ottavo comune della provincia di Lecco, e ha sottolineato l’importanza di celebrare insieme questi traguardi, rafforzando il senso di appartenenza e coesione sociale.
Nel suo discorso, Redaelli ha poi voluto rimarcare il valore della Costituzione non solo come insieme di diritti, ma anche di doveri, citando l’articolo 11, che sancisce il ripudio della guerra e la promozione della pace e della giustizia tra le nazioni, un messaggio questo particolarmente attuale in un periodo segnato da tensioni internazionali, che richiama la responsabilità individuale e collettiva di contribuire alla costruzione di una società pacifica e solidale. Il riferimento al referendum istituzionale del 2 giugno 1946, che segnò la nascita della Repubblica Italiana, ha offerto ai giovani presenti l’occasione per riflettere sul valore della democrazia e sulla partecipazione attiva alla vita politica, ricordando che molti di loro potranno esercitare per la prima volta il diritto di voto già nelle imminenti consultazioni referendarie dell’8 e 9 giugno.

Il sindaco Paolo Redaelli
La cerimonia si è svolta in un clima di festa e condivisione, con la consegna della Costituzione a ciascun neo maggiorenne, seguita da un evento particolarmente significativo: il concerto multimediale ''Musica Ladrona'', a cura dell’Accademia Viscontea con il violinista e relatore Maurizio Padovan. Il concerto, dedicato alla legalità, alla giustizia e alla convivenza civile, si è posto come momento di riflessione contro le mafie e la corruzione, temi che restano centrali nel dibattito pubblico e nella formazione delle coscienze civiche. La musica e il teatro sono stati strumenti per denunciare la sopraffazione e la violenza, offrendo nuovi spunti di riflessione sull’insostituibilità della giustizia e della legalità con un repertorio che ha incluso riferimenti a opere come ''The Beggar’s Opera'' di John Gay e ''L’Opera da tre soldi'' di Bertolt Brecht e Kurt Weill, che, pur nate in contesti storici diversi, hanno saputo raccontare con sorprendente attualità la corruzione morale, l’ingiustizia sociale, le connivenze tra poteri e l’ipocrisia della società contemporanea.
L’iniziativa, arricchita dall’importante messaggio già sottolineato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha voluto ribadire che la Festa della Repubblica non deve essere una semplice commemorazione, ma un’occasione per rinnovare l’impegno a tutela della convivenza civile secondo i fondamenti della Costituzione repubblicana, e per denunciare e combattere la criminalità organizzata e la corruzione, fenomeni che sottraggono risorse alle comunità e ne minano le prospettive di crescita. Come ha ricordato il Capo dello Stato, la responsabilità di concorrere alla coesione sociale del Paese è affidata a ciascun cittadino, e la promozione della legalità e della giustizia rappresenta una missione mai esaurita, da rinnovare ogni giorno. Il concerto e la cerimonia hanno così saputo coniugare memoria storica, impegno civile e cultura, offrendo ai giovani e a tutta la comunità di Missaglia un’occasione preziosa per sentirsi parte attiva e consapevole della grande comunità repubblicana.
Di seguito l’elenco dei neodiciottenni premiati:
- Arosio Emilia
- Beretta Andrea
- Beretta Giorgia
- Brambilla Gioele
- Brivio Arianna
- Brivio Giulia
- Brivio Leonardo
- Brivio Michela
- Casiraghi Davide
- Casiraghi Francesco
- Casiraghi Gianluca
- Casiraghi Isabel
- Colnaghi Thomas
- Comi Camilla
- Crippa Marta
- Donnarummo Silvia
- Durante Daniele
- Fallou Leye
- Fumagalli Sofia
- Galbusera Stella
- Galbusera Vittoria
- Magni Eros
- Marucci Riccardo
- Merlini Beatrice
- Murrone Tommaso
- Nino Federico
- Origgi Vittoria
- Radaelli Serena
- Raimondo Matteo
- Redaelli Andrea
- Reggiani Noemi
- Scaccabarozzi Lisa
- Viganò Alessandra
I.M.