Casatenovo: dall'intesa fra Scuola, Comune e territorio nasce il Patto educativo di Comunità
''Da un patto per l'estate a un patto educativo di comunità''. Era questo, in sintesi, il tema al centro della serata svoltasi mercoledì 4 giugno in sala consiliare a Casatenovo, durante la quale sono stati illustrati gli obiettivi perseguiti da Istituto Comprensivo e Amministrazione Comunale. Un progetto inedito e al tempo stesso ambizioso, che punta a consolidare l'intesa - già stretta - fra Scuola e territorio, in un percorso di condivisione e confronto costante.
L'assessore all'istruzione Enrica Baio ha esordito illustrando le proposte estive rivolte a bambini, ragazzi e alle loro famiglie; il ''cartellone'' a Casatenovo da questo punto di vista è davvero ricco. Dall'oratorio feriale a Util'estate, passando per i centri estivi attivati da Gso San Giorgio, Casatesport, Spazio Bizzarro, Demetra, dalle scuole dell'infanzia paritarie e dal Comune stesso.

''Il patto si concretizza grazie ad una serie di relazioni che puntano a rendere il tempo estivo piacevole, organizzando attività di svago e di apprendimento'' ha detto Baio, specificando che questo è soltanto il primo passo attraverso il quale il patto educativo di comunità trova attuazione a Casatenovo. Un patto che guarda all'educazione ''come impegno pubblico e bene comune. Vogliamo creare un ambiente educativo inclusivo per impedire la dispersione scolastica'' ha aggiunto l'assessore all'istruzione, definendo infine questa unione di intenti ''un punto di incontro tra chi si assume la responsabilità di condividere obiettivi e strategie comuni''.
Una scelta di prospettiva insomma, che va oltre l'offerta estiva e che punta ad essere sostenibile, anche dal punto di vista economico, pur tenendo alta la qualità.

''La dirigenza scolastica ha la funzione di regia, facendo da raccordo tra le diverse realtà territoriali'' ha aggiunto Enrica Baio riferendosi alla dottoressa Simonetta Baldari, dallo scorso novembre guida del Comprensivo e punto di riferimento di questa progettualità. ''Tutto ruota intorno alla scuola, concepita come polo culturale aperto alla comunità''.
La parola è dunque passata alla preside che, forte di un'esperienza consolidata su questo fronte, nel suo appassionato intervento ha delineato con precisione gli obiettivi che il patto educativo di comunità mira a perseguire.

''Sin dal mio arrivo qui a Casatenovo ho percepito un forte senso civico. L'intesa con il Comune e con le associazioni è nata subito: tutti vogliamo lavorare al meglio e dare il massimo'' ha detto la dottoressa Baldari, ritenendo il patto ''lo strumento ideale per leggere i bisogni della comunità''. Una sfida ambiziosa, sia per il Comune, sia per la Scuola, ma necessaria per aprirsi al territorio e sperimentare quella ''collaborazione che diventa fiducia''.
''Tutti attraverso questa intesa si assumono le proprie responsabilità nel processo educativo: il patto consente di strutturare al meglio il rapporto tra Scuola e territorio'' ha aggiunto la dirigente, ricordando che questa progettualità (di cui è stata referente per la Regione Puglia) è nata nel post Covid, quando la creazione di nuove alleanze dopo un periodo di chiusura, oggettivamente difficile, era fondamentale. ''Questa apertura oggi va formalizzata, ma ciò non significa limitarsi alla scrittura di un accordo'' ha precisato Baldari, ricordando che bisogna agire su un piano educativo/didattico, istituzionale/organizzativo e culturale/comunitario.
L'obiettivo è quello di combattere la dispersione scolastica, favorendo il benessere psicologico, diffondendo altresì la conoscenza della realtà socio-economica del territorio, promuovendo infine l'offerta formativa scolastica.

Un progetto inedito e ambizioso, ma che sembra aver convinto i referenti del territorio intervenuti alla presentazione di mercoledì sera. Simona Corbetta del CPIA di Casatenovo ha espresso un plauso sincero, mentre don Lorenzo Motta ha ritenuto la proposta ''bella e significativa. Dovremo poi definire insieme i prossimi passi''. Luisa Pennati, ex insegnante e volontaria attiva a tutto campo in paese, si è detta felice per l'attivazione di un ''coordinamento finalizzato alla nascita di una comunità educante'', auspicando che si possa lavorare sull'aspetto esperienziale applicato alla conoscenza del territorio, che a suo dire manca nelle nuove generazioni.

Per il presidente dell'Ambito di Merate, Fabio Crippa, ''vanno cucite insieme competenze e responsabilità, mappando i bisogni per evitare la dispersione scolastica. E' importante che ciascuno abbia un ruolo preciso''.
Antonella Bellani ha evidenziato la necessità di coinvolgere in questo percorso anche le scuole superiori del territorio, in particolare il Greppi e il Fumagalli, ieri sera rappresentato dalla professoressa Valentina Miceli. ''Il nostro istituto si apre con entusiasmo a questa proposta'' ha detto.

''A questo progetto stiamo lavorando da tempo, ma il patto si concretizzerà a settembre'' ha spiegato il consigliere Paola Trabucchi. ''Il desiderio è quello di creare un'opportunità educativa significativa, affrontando insieme alcuni temi che sono all'ordine del giorno: dalla dispersione scolastica, all'inclusione sociale, passando per la parte educativa e la valorizzazione dei talenti''.

Il primo passo sarà l'ossservazione e la mappatura dei bisogni, attraverso interviste e focus group, così da passare dalla teoria all'azione pratica. ''Vi aspettiamo al tavolo di settembre'' ha detto Trabucchi a conclusione di una serata alla quale ha preso parte anche il sindaco Filippo Galbiati. Quest'ultimo nel intervento ha evidenziato il ruolo del Comune , cui spetta il compito di ''favorire questo percorso con un ruolo di coordinamento, promuovendo un'intesa con la Scuola e con il territorio''.
L'assessore all'istruzione Enrica Baio ha esordito illustrando le proposte estive rivolte a bambini, ragazzi e alle loro famiglie; il ''cartellone'' a Casatenovo da questo punto di vista è davvero ricco. Dall'oratorio feriale a Util'estate, passando per i centri estivi attivati da Gso San Giorgio, Casatesport, Spazio Bizzarro, Demetra, dalle scuole dell'infanzia paritarie e dal Comune stesso.

Il sindaco Filippo Galbiati tra l'assessore Enrica Baio (a sinistra) e la dirigente dell'IC, Simonetta Baldari
''Il patto si concretizza grazie ad una serie di relazioni che puntano a rendere il tempo estivo piacevole, organizzando attività di svago e di apprendimento'' ha detto Baio, specificando che questo è soltanto il primo passo attraverso il quale il patto educativo di comunità trova attuazione a Casatenovo. Un patto che guarda all'educazione ''come impegno pubblico e bene comune. Vogliamo creare un ambiente educativo inclusivo per impedire la dispersione scolastica'' ha aggiunto l'assessore all'istruzione, definendo infine questa unione di intenti ''un punto di incontro tra chi si assume la responsabilità di condividere obiettivi e strategie comuni''.
Una scelta di prospettiva insomma, che va oltre l'offerta estiva e che punta ad essere sostenibile, anche dal punto di vista economico, pur tenendo alta la qualità.

''La dirigenza scolastica ha la funzione di regia, facendo da raccordo tra le diverse realtà territoriali'' ha aggiunto Enrica Baio riferendosi alla dottoressa Simonetta Baldari, dallo scorso novembre guida del Comprensivo e punto di riferimento di questa progettualità. ''Tutto ruota intorno alla scuola, concepita come polo culturale aperto alla comunità''.
La parola è dunque passata alla preside che, forte di un'esperienza consolidata su questo fronte, nel suo appassionato intervento ha delineato con precisione gli obiettivi che il patto educativo di comunità mira a perseguire.

''Sin dal mio arrivo qui a Casatenovo ho percepito un forte senso civico. L'intesa con il Comune e con le associazioni è nata subito: tutti vogliamo lavorare al meglio e dare il massimo'' ha detto la dottoressa Baldari, ritenendo il patto ''lo strumento ideale per leggere i bisogni della comunità''. Una sfida ambiziosa, sia per il Comune, sia per la Scuola, ma necessaria per aprirsi al territorio e sperimentare quella ''collaborazione che diventa fiducia''.

L'obiettivo è quello di combattere la dispersione scolastica, favorendo il benessere psicologico, diffondendo altresì la conoscenza della realtà socio-economica del territorio, promuovendo infine l'offerta formativa scolastica.

Un progetto inedito e ambizioso, ma che sembra aver convinto i referenti del territorio intervenuti alla presentazione di mercoledì sera. Simona Corbetta del CPIA di Casatenovo ha espresso un plauso sincero, mentre don Lorenzo Motta ha ritenuto la proposta ''bella e significativa. Dovremo poi definire insieme i prossimi passi''. Luisa Pennati, ex insegnante e volontaria attiva a tutto campo in paese, si è detta felice per l'attivazione di un ''coordinamento finalizzato alla nascita di una comunità educante'', auspicando che si possa lavorare sull'aspetto esperienziale applicato alla conoscenza del territorio, che a suo dire manca nelle nuove generazioni.

Per il presidente dell'Ambito di Merate, Fabio Crippa, ''vanno cucite insieme competenze e responsabilità, mappando i bisogni per evitare la dispersione scolastica. E' importante che ciascuno abbia un ruolo preciso''.
Antonella Bellani ha evidenziato la necessità di coinvolgere in questo percorso anche le scuole superiori del territorio, in particolare il Greppi e il Fumagalli, ieri sera rappresentato dalla professoressa Valentina Miceli. ''Il nostro istituto si apre con entusiasmo a questa proposta'' ha detto.

''A questo progetto stiamo lavorando da tempo, ma il patto si concretizzerà a settembre'' ha spiegato il consigliere Paola Trabucchi. ''Il desiderio è quello di creare un'opportunità educativa significativa, affrontando insieme alcuni temi che sono all'ordine del giorno: dalla dispersione scolastica, all'inclusione sociale, passando per la parte educativa e la valorizzazione dei talenti''.

Il primo passo sarà l'ossservazione e la mappatura dei bisogni, attraverso interviste e focus group, così da passare dalla teoria all'azione pratica. ''Vi aspettiamo al tavolo di settembre'' ha detto Trabucchi a conclusione di una serata alla quale ha preso parte anche il sindaco Filippo Galbiati. Quest'ultimo nel intervento ha evidenziato il ruolo del Comune , cui spetta il compito di ''favorire questo percorso con un ruolo di coordinamento, promuovendo un'intesa con la Scuola e con il territorio''.
G.C.