FuturGreppi, la nuova opera di 'Street Art' degli studenti
Nuova opera d'arte all'istituto superiore Greppi di Monticello. E' proseguito infatti il progetto del Gruppo Street Art che - grazie al sostegno dell'azienda Opiquad di Merate - ha messo a punto un nuovo murales in uno degli spazi del seminterrato dell'edificio scolastico.

L'opera, dal titolo FuturGreppi, si ispira al movimento futurista e in particolare alle avanguardie del Novecento, parte determinante del programma dell’ultimo anno affrontato dai ragazzi di classe quinta.
''Futuro, fortemente futuro, perché contrario di passato, perché è ciò che la nostra idea di scuola desidera costruire per tutti, soprattutto in un periodo storico come questo, dove il mondo sembra voler distruggere e inghiottire sé stesso, ripetendo i grandi errori della storia, rimanendo ancorato ad un passato atavico e sterile senza, appunto, pensare al futuro'' spiegano gli alunni coinvolti, coordinati dalla professoressa Maria Torre. ''Il nostro futurismo è fatto di pensiero, di riflessione, di azione e di innovazione''.

Di seguito lo scritto affidato ai ragazzi, che spiega alla perfezione, l'obiettivo e soprattutto il senso, del progetto intrapreso:
“Drriiiiinnn, tap tap tap, skreeeet, bum, frush, tung, tap tap tap”
Inizia la lezione e questa è la sua musica. Noi vogliamo cantare l’amor della conoscenza, l’abitudine alla sfida e alla caparbietà. Il coraggio, l’audacia, la ribellione saranno elementi essenziali della nostra scuola del futuro.
Parafrasando i primi due punti del manifesto futurista di Filippo Tommaso Marinetti, presentiamo questa nostra ultima opera: FUTURGREPPI.
Futuro, fortemente futuro, perché contrario di passato, perché è ciò che la nostra idea di scuola desidera costruire per tutti, soprattutto in un periodo storico come questo, dove il mondo sembra voler distruggere e inghiottire sé stesso, ripetendo i grandi errori della storia, rimanendo ancorato ad un passato atavico e sterile senza, appunto, pensare al futuro.
Il nostro futurismo è fatto di pensiero, di riflessione, di azione e di innovazione.
L’idea di questo murales scaturisce dall’amore dei ragazzi di quinta, ormai da anni impegnati nel nostro Gruppo di Street Art, per le avanguardie del ‘900, parte determinante del loro programma dell’ultimo anno.
Movimento energico, colore acceso e sfolgorante, forme stilizzate e dinamiche, quasi o del tutto astratte, la villa che si destruttura, che diventa un’idea, due figure che protendono e si inarcano verso di essa, unendo il dinamismo del futurismo di Depero, Boccioni e Balla e l’emozione di forme e colori puri dell’astratrismo di Kandinsky e Hilma af Klint.
Un’idea apparentemente semplice ma piuttosto complessa da rappresentare, ricca di elementi chiave e caleidoscopica nel suo insieme.
Così per realizzarla abbiamo provato a sperimentare con quello che oggi è uno degli strumenti futuristici per eccellenza, amato e odiato, estremamente potente e controverso: l’intelligenza artificiale.
Metterci di fronte ad uno strumento del genere è stato più arduo e complicato di quanto ci aspettassimo. L’idea comune è che questo software non faccia altro che dare bello e pronto ciò che gli viene chiesto, come quasi fosse capace di leggere nel pensiero, oppure che si limiti a copiare dal web, un po’ da dove capita, immagini già pronte e che realizzi una sorta di collage più o meno efficace.
La realtà si è rivelata ben diversa. Riuscire a trovare la combinazione di input corretti, che rispecchiasse l’idea dei ragazzi, ha richiesto giorni di lavoro, elaborazioni fallaci e approssimative, errori di descrizione grossolani, interpretazioni sbagliate e fuori contesto, diversi pasticci e discussioni interminabili. Un ringraziamento speciale va infatti a Christian Lanzi, un grande amico e programmatore che, a titolo gratuito, con pazienza pressoché infinita ed entusiasmo sincero per il nostro lavoro ci ha seguiti e coadiuvati per tutto l’iter progettuale, mettendoci a disposizione se stesso ed il software.
E, alla fine, si è riusciti a trovare un compromesso accettabile, metà frutto dell’IA e metà elaborazione grafica da parte nostra.
Marinetti lo avrebbe considerato il giusto sodalizio tra uomo e macchina. Perché anche se per lui “un automobile” in corsa era più bello della Vittoria di Samotracia, subito dopo ribadiva la volontà di inneggiare a colui che ne tiene il volante.
E così noi abbiamo fatto, tenendo le redini di questo nuovo potentissimo e controverso strumento, vi abbiamo regalato una nuova visione, il che dimostra, di fatto, che per quanto uno strumento simile possa sembrare minaccioso per la creatività umana, una creazione non potrà mai superare il suo creatore.
Questo lavoro di fine anno è stato possibile sopratutto grazie al sostegno economico di Daniele Bianchi, ex villagreppino di vecchia data e grande sostenitore dei progetti della nostra scuola in ogni ambito e che, insieme alla sua azienda Opiquad operante proprio nell’ambito dell’innovazione digitale, ha fornito un’importante donazione e un grande incoraggiamento alla continuazione del progetto Street Art!
Grazie per aver creduto in noi!
Il futuro del Greppi è tutto da scrivere…e dipingere!

Gli alunni coinvolti nel progetto
L'opera, dal titolo FuturGreppi, si ispira al movimento futurista e in particolare alle avanguardie del Novecento, parte determinante del programma dell’ultimo anno affrontato dai ragazzi di classe quinta.
''Futuro, fortemente futuro, perché contrario di passato, perché è ciò che la nostra idea di scuola desidera costruire per tutti, soprattutto in un periodo storico come questo, dove il mondo sembra voler distruggere e inghiottire sé stesso, ripetendo i grandi errori della storia, rimanendo ancorato ad un passato atavico e sterile senza, appunto, pensare al futuro'' spiegano gli alunni coinvolti, coordinati dalla professoressa Maria Torre. ''Il nostro futurismo è fatto di pensiero, di riflessione, di azione e di innovazione''.

La professoressa Maria Torre fra il dirigente Dario Crippa e Daniele Bianchi di Opiquad
Di seguito lo scritto affidato ai ragazzi, che spiega alla perfezione, l'obiettivo e soprattutto il senso, del progetto intrapreso:
“Drriiiiinnn, tap tap tap, skreeeet, bum, frush, tung, tap tap tap”
Inizia la lezione e questa è la sua musica. Noi vogliamo cantare l’amor della conoscenza, l’abitudine alla sfida e alla caparbietà. Il coraggio, l’audacia, la ribellione saranno elementi essenziali della nostra scuola del futuro.
Parafrasando i primi due punti del manifesto futurista di Filippo Tommaso Marinetti, presentiamo questa nostra ultima opera: FUTURGREPPI.
Futuro, fortemente futuro, perché contrario di passato, perché è ciò che la nostra idea di scuola desidera costruire per tutti, soprattutto in un periodo storico come questo, dove il mondo sembra voler distruggere e inghiottire sé stesso, ripetendo i grandi errori della storia, rimanendo ancorato ad un passato atavico e sterile senza, appunto, pensare al futuro.
Il nostro futurismo è fatto di pensiero, di riflessione, di azione e di innovazione.
L’idea di questo murales scaturisce dall’amore dei ragazzi di quinta, ormai da anni impegnati nel nostro Gruppo di Street Art, per le avanguardie del ‘900, parte determinante del loro programma dell’ultimo anno.
Movimento energico, colore acceso e sfolgorante, forme stilizzate e dinamiche, quasi o del tutto astratte, la villa che si destruttura, che diventa un’idea, due figure che protendono e si inarcano verso di essa, unendo il dinamismo del futurismo di Depero, Boccioni e Balla e l’emozione di forme e colori puri dell’astratrismo di Kandinsky e Hilma af Klint.
Un’idea apparentemente semplice ma piuttosto complessa da rappresentare, ricca di elementi chiave e caleidoscopica nel suo insieme.
Così per realizzarla abbiamo provato a sperimentare con quello che oggi è uno degli strumenti futuristici per eccellenza, amato e odiato, estremamente potente e controverso: l’intelligenza artificiale.
Metterci di fronte ad uno strumento del genere è stato più arduo e complicato di quanto ci aspettassimo. L’idea comune è che questo software non faccia altro che dare bello e pronto ciò che gli viene chiesto, come quasi fosse capace di leggere nel pensiero, oppure che si limiti a copiare dal web, un po’ da dove capita, immagini già pronte e che realizzi una sorta di collage più o meno efficace.
La realtà si è rivelata ben diversa. Riuscire a trovare la combinazione di input corretti, che rispecchiasse l’idea dei ragazzi, ha richiesto giorni di lavoro, elaborazioni fallaci e approssimative, errori di descrizione grossolani, interpretazioni sbagliate e fuori contesto, diversi pasticci e discussioni interminabili. Un ringraziamento speciale va infatti a Christian Lanzi, un grande amico e programmatore che, a titolo gratuito, con pazienza pressoché infinita ed entusiasmo sincero per il nostro lavoro ci ha seguiti e coadiuvati per tutto l’iter progettuale, mettendoci a disposizione se stesso ed il software.
E, alla fine, si è riusciti a trovare un compromesso accettabile, metà frutto dell’IA e metà elaborazione grafica da parte nostra.
Marinetti lo avrebbe considerato il giusto sodalizio tra uomo e macchina. Perché anche se per lui “un automobile” in corsa era più bello della Vittoria di Samotracia, subito dopo ribadiva la volontà di inneggiare a colui che ne tiene il volante.
E così noi abbiamo fatto, tenendo le redini di questo nuovo potentissimo e controverso strumento, vi abbiamo regalato una nuova visione, il che dimostra, di fatto, che per quanto uno strumento simile possa sembrare minaccioso per la creatività umana, una creazione non potrà mai superare il suo creatore.
Questo lavoro di fine anno è stato possibile sopratutto grazie al sostegno economico di Daniele Bianchi, ex villagreppino di vecchia data e grande sostenitore dei progetti della nostra scuola in ogni ambito e che, insieme alla sua azienda Opiquad operante proprio nell’ambito dell’innovazione digitale, ha fornito un’importante donazione e un grande incoraggiamento alla continuazione del progetto Street Art!
Grazie per aver creduto in noi!
Il futuro del Greppi è tutto da scrivere…e dipingere!
