Azione: Miniera Rio Gambaione di Cassago e Bulciago, a che punto siamo?
Riceviamo e pubblichiamo:
Sono passati ormai diversi mesi dall'audizione in Regione Lombardia sul rinnovo della concessione per la miniera Rio Gambaione e, per quanto possano essere valutate positivamente le dichiarazioni di Regione di fare la sua parte, il gruppo di Azione Lecco rileva che a tre mesi dalla scadenza delle convenzioni in essere il futuro della cava resta ancora ignoto.

''Ripercorrendo la storia della cava in questione - spiega Basilio Pugliese, responsibile organizzazione di Azione Lecco - la miniera è stata autorizzata nel 1999 da Regione Lombardia alla società Holcim SpA e negli anni ha visto una riduzione significativa dell'attività estrattiva a causa della crisi del cemento.
Nel 2013, Holcim ha chiuso la produzione di klinker a Merone e sospeso l'escavazione nella miniera Rio Gambaione fino alla scadenza naturale della convenzione.
Tale convenzione, che scade a settembre 2025, prevede l'estrazione di marna per una quantità massima di 3.800.000 mc e un progetto di recupero ambientale con riempimento di terra, la realizzazione di un percorso vita, pista ciclopedonale, vialetti, piantumazioni e panchine''.
Per l’ex Sindaco di Cassago Rosaura Fumagalli, attualmente nei Direttivi lecchese e regionale di Azione, ''nei venti anni di durata della convenzione tutte le attività previste sono state monitorate dalla Commissione Intercomunale Miniera, composta dai Sindaci, Assessori e Consiglieri dei due Comuni, rappresentanti di Holcim e dei Cittadini aggiungendo che era previsto anche un accordo economico indicizzato su base ISTAT che ad oggi è intorno ai 100.000 euro/anno per ciascuno dei due Comuni, importo che Holcim ha regolarmente versato tutti gli anni.
Da considerare anche la presenza adiacente del polo industriale, frutto di una convenzione edilizia, e degli squilibri idrogeologici che sono andati a prodursi negli anni, aggravati dal cambiamento climatico. Sono stati frequenti, infatti, gli allagamenti all’interno dei capannoni dell’area industriale e lungo infrastrutture fondamentali come la strada provinciale 342 Como-Bergamo e la linea ferroviaria suburbana S7 del Besanino''.

Stante la delicatezza e l'importanza della questione, Azione Lecco ritiene necessario sollecitare un dialogo tra le istituzioni e organizzare un incontro di confronto sul futuro della miniera, in collaborazione con le amministrazioni locali.
''Abbiamo chiesto agli amministratori dei Comuni coinvolti di poterci incontrare e lo faremo con tutti i soggetti interessati, perché è importante accelerare il dialogo su scelte che avranno un impatto significativo sul futuro del territorio, di cui i cittadini devono essere edotti'' conclude Eleonora Lavelli eletta nel Direttivo nazionale e segretario provinciale di Azione.
Sono passati ormai diversi mesi dall'audizione in Regione Lombardia sul rinnovo della concessione per la miniera Rio Gambaione e, per quanto possano essere valutate positivamente le dichiarazioni di Regione di fare la sua parte, il gruppo di Azione Lecco rileva che a tre mesi dalla scadenza delle convenzioni in essere il futuro della cava resta ancora ignoto.

''Ripercorrendo la storia della cava in questione - spiega Basilio Pugliese, responsibile organizzazione di Azione Lecco - la miniera è stata autorizzata nel 1999 da Regione Lombardia alla società Holcim SpA e negli anni ha visto una riduzione significativa dell'attività estrattiva a causa della crisi del cemento.
Nel 2013, Holcim ha chiuso la produzione di klinker a Merone e sospeso l'escavazione nella miniera Rio Gambaione fino alla scadenza naturale della convenzione.
Tale convenzione, che scade a settembre 2025, prevede l'estrazione di marna per una quantità massima di 3.800.000 mc e un progetto di recupero ambientale con riempimento di terra, la realizzazione di un percorso vita, pista ciclopedonale, vialetti, piantumazioni e panchine''.
Per l’ex Sindaco di Cassago Rosaura Fumagalli, attualmente nei Direttivi lecchese e regionale di Azione, ''nei venti anni di durata della convenzione tutte le attività previste sono state monitorate dalla Commissione Intercomunale Miniera, composta dai Sindaci, Assessori e Consiglieri dei due Comuni, rappresentanti di Holcim e dei Cittadini aggiungendo che era previsto anche un accordo economico indicizzato su base ISTAT che ad oggi è intorno ai 100.000 euro/anno per ciascuno dei due Comuni, importo che Holcim ha regolarmente versato tutti gli anni.
Da considerare anche la presenza adiacente del polo industriale, frutto di una convenzione edilizia, e degli squilibri idrogeologici che sono andati a prodursi negli anni, aggravati dal cambiamento climatico. Sono stati frequenti, infatti, gli allagamenti all’interno dei capannoni dell’area industriale e lungo infrastrutture fondamentali come la strada provinciale 342 Como-Bergamo e la linea ferroviaria suburbana S7 del Besanino''.

Stante la delicatezza e l'importanza della questione, Azione Lecco ritiene necessario sollecitare un dialogo tra le istituzioni e organizzare un incontro di confronto sul futuro della miniera, in collaborazione con le amministrazioni locali.
''Abbiamo chiesto agli amministratori dei Comuni coinvolti di poterci incontrare e lo faremo con tutti i soggetti interessati, perché è importante accelerare il dialogo su scelte che avranno un impatto significativo sul futuro del territorio, di cui i cittadini devono essere edotti'' conclude Eleonora Lavelli eletta nel Direttivo nazionale e segretario provinciale di Azione.
