Gandhi: musica e teatro per la fine di un anno di lezioni
Lo scorso sabato 7 giugno, presso l’aula magna della sede centrale dell'ISS Gandhi di Besana, si è tenuto un emozionante evento di fine anno scolastico che ha visto protagonisti il coro d’istituto e un gruppo di studenti impegnati in una rappresentazione teatrale.

Tra le tante proposte formative dell’istituto, il progetto del coro scolastico si distingue per il suo valore educativo ed estetico. Il canto corale infatti, consente agli studenti di vivere la musica in modo attivo, contribuendo con la propria voce alla creazione di un’armonia collettiva. Un’esperienza che va oltre la tecnica, favorendo l’ascolto reciproco e il senso di appartenenza.
Il laboratorio corale è stato guidato dalla direttrice Valeriya Issayeva, che ha accompagnato gli studenti in un percorso di crescita musicale e personale. Attraverso esercizi vocali mirati e un’attenta selezione di brani, i ragazzi hanno potuto affinare le proprie competenze e scoprire la bellezza della polifonia.
La serata è proseguita con la rappresentazione teatrale dal titolo ''Libertà è nome di donna. Storie partigiane'', ideata e diretta da Lilli Valcepina. Ispirata a storie vere, la pièce ha voluto dare voce alle donne della Resistenza, spesso dimenticate o relegate in secondo piano nei racconti sulla Seconda guerra mondiale.

Attraverso un’attenta ricerca e un lavoro collettivo, gli studenti hanno raccontato il contributo fondamentale di queste figure femminili: staffette, insegnanti, infermiere, organizzatrici di azioni militari. Donne coraggiose che, pur non sempre celebrate pubblicamente, hanno avuto un ruolo cruciale nella lotta per la liberazione dal nazifascismo, il cui 80° anniversario è stato recentemente commemorato.
Il laboratorio teatrale ''Tutti in scena'', giunto alla sua terza edizione, si è proposto come veicolo di riflessione e sensibilizzazione, in linea con l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: ''Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze''. Conoscere la storia, riconoscere i diritti, valorizzare le figure femminili del passato sono passi fondamentali per costruire una società più equa.

La preparazione dello spettacolo ha coinvolto attivamente tutti i partecipanti, che hanno lavorato con passione alla stesura del copione, alla scelta delle musiche, alla ricerca dei costumi, alla messa in scena. Un percorso fatto di prove, confronti, cambiamenti, con l’obiettivo di restituire al pubblico un racconto autentico, vivo e coinvolgente.
Ancora una volta, il teatro si è rivelato un potente strumento educativo, capace di stimolare la riflessione, rafforzare l’autostima, favorire l’espressione emotiva e la collaborazione. Un’esperienza inclusiva e formativa, che ha lasciato un segno profondo nei ragazzi e in chi ha assistito allo spettacolo.

Tra le tante proposte formative dell’istituto, il progetto del coro scolastico si distingue per il suo valore educativo ed estetico. Il canto corale infatti, consente agli studenti di vivere la musica in modo attivo, contribuendo con la propria voce alla creazione di un’armonia collettiva. Un’esperienza che va oltre la tecnica, favorendo l’ascolto reciproco e il senso di appartenenza.
Il laboratorio corale è stato guidato dalla direttrice Valeriya Issayeva, che ha accompagnato gli studenti in un percorso di crescita musicale e personale. Attraverso esercizi vocali mirati e un’attenta selezione di brani, i ragazzi hanno potuto affinare le proprie competenze e scoprire la bellezza della polifonia.
La serata è proseguita con la rappresentazione teatrale dal titolo ''Libertà è nome di donna. Storie partigiane'', ideata e diretta da Lilli Valcepina. Ispirata a storie vere, la pièce ha voluto dare voce alle donne della Resistenza, spesso dimenticate o relegate in secondo piano nei racconti sulla Seconda guerra mondiale.

Attraverso un’attenta ricerca e un lavoro collettivo, gli studenti hanno raccontato il contributo fondamentale di queste figure femminili: staffette, insegnanti, infermiere, organizzatrici di azioni militari. Donne coraggiose che, pur non sempre celebrate pubblicamente, hanno avuto un ruolo cruciale nella lotta per la liberazione dal nazifascismo, il cui 80° anniversario è stato recentemente commemorato.
Il laboratorio teatrale ''Tutti in scena'', giunto alla sua terza edizione, si è proposto come veicolo di riflessione e sensibilizzazione, in linea con l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: ''Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze''. Conoscere la storia, riconoscere i diritti, valorizzare le figure femminili del passato sono passi fondamentali per costruire una società più equa.

La preparazione dello spettacolo ha coinvolto attivamente tutti i partecipanti, che hanno lavorato con passione alla stesura del copione, alla scelta delle musiche, alla ricerca dei costumi, alla messa in scena. Un percorso fatto di prove, confronti, cambiamenti, con l’obiettivo di restituire al pubblico un racconto autentico, vivo e coinvolgente.
Ancora una volta, il teatro si è rivelato un potente strumento educativo, capace di stimolare la riflessione, rafforzare l’autostima, favorire l’espressione emotiva e la collaborazione. Un’esperienza inclusiva e formativa, che ha lasciato un segno profondo nei ragazzi e in chi ha assistito allo spettacolo.
