Casatenovo: è giunto in Italia su un barcone per inseguire il sogno di una vita migliore. La storia di Hamad, neo maggiorenne

Ha affrontato il mare, salendo su un barcone che - stipato di migranti - ha solcato il Mediterraneo, giungendo in Italia dopo sette giorni intensi, fra fame, freddo e condizioni estreme. Ha compiuto 18 anni una manciata di settimane fa, ma Hamad Ahmed Ismaeil Okily - originario dell'Egitto - ha dovuto crescere in fretta, accumulando una serie di esperienze da fare invidia a molti adulti.
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Hamad Ahmed Ismaeil Okily

In Brianza ormai da qualche anno, il giovane ha trovato casa quattro mesi fa a Casatenovo, ospitato da una famiglia che, entrata in contatto con la sua storia, ha deciso di fornirgli una possibilità concreta di integrazione, consentendogli di poter mettere le radici, inseguendo così i suoi sogni.
Perchè, come anticipavamo, la vita di Hamad è stata costellata di ostacoli fin dall'adolescenza, ma il desiderio di un futuro migliore era più forte di tutto.
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A nove anni e mezzo lavorava già come commesso in una cittadina alle porte del Cairo, dove viveva insieme a un suo fratello e lontano dal resto della sua famiglia. 
''A quindici anni ho deciso di andare in Libia per salire su un barcone diretto in Europa'' ci ha detto, senza nascondere appunto la volontà, fortissima, di emanciparsi, sognando uno stipendio più dignitoso. ''I miei due fratelli ci avevano già provato, invano perchè i barconi sui quali viaggiavano erano stati respinti. Tornati in Egitto, avevano dovutofareilservizio militare. Questo non mi ha scoraggiato: una settimana dopo ho deciso di partire'' ha aggiunto.
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Il 7 luglio 2022 prende dunque il via il ''viaggio della speranza'' di Hamad su un'imbarcazione condivisa con oltre cinquecento persone, quasi tutti uomini, ammassati come sardine. ''Sono stato in mare sette giorni: ero il più piccolo, anagraficamente e di statura. Un siriano, forse intenerito dalla mia età, mi aiutava a recuperare del cibo, tra panini, formaggio e qualche bustina di miele. L'acqua invece, la prendevamo dal motore della barca'' ha proseguito il suo racconto il giovane, ricordando poi l'arrivo in Sicilia, dopo l'assistenza fornita da alcune navi italiane. Giunto in Italia, Hamad è stato soccorso, rinfocillato, gli sono state prese le impronte digitali; qualche ora più tardi poi, è stato fatto salire su un autobus diretto in un centro di accoglienza di Potenza, in Basilicata.
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E' stato l'inizio di un vero e proprio peregrinare da una città all'altra del nostro stivale: Pesaro, Bologna, e poi ancora Novara, Torino. Ogni volta però, qualcosa andava storto e Hamad era costretto a scappare. ''Sono stato anche a Milano, una sola notte. Poi a Cremona, un mese. Da lì sono salito su un furgone che mi ha portato ad Urbino'' ha aggiunto il giovane che in quella struttura marchigiana proprio non ci voleva stare. In compagnia di un connazionale con il quale ha viaggiato in quei mesi difficili, il ragazzo egiziano è stato pure fermato una notte dai Carabinieri, ai quali i referenti del centro di accoglienza dove era stato collocato ne avevano segnalato la scomparsa, trattandosi di un minore. 
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Hamad sul palco di Villa Mariani in occasione della consegna delle costituzioni ai neo 18enni

''Arrivato a Pesaro, sono entrato in contatto con alcuni connazionali che mi hanno consigliato di venire a Lecco: in città sono arrivato nel novembre 2022, rimanendovi una settimana per poi raggiungere Missaglia dove ho vissuto due anni e mezzo, ospitato da una famiglia marocchina'' ha aggiunto Hamad, riuscito finalmente a trovare un po' di stabilità in quel nucleo che fa dell'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, una vera e propria missione di vita. 
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In Brianza Hamad ha iniziato a studiare l'italiano, frequentando il CPIA presso l'Istituto Fumagalli di Casatenovo, per poter prendere la licenza media. ''Avrò l'esame fra pochi giorni e ho preparato una tesina su Lecco e il suo territorio'' ci ha detto il giovane, entrato quasi subito in contatto con l'Angolo Giro, l'associazione con sede a Cascina Levada che si occupa di favorire l'integrazione dei cittadini stranieri, sostenendoli - fra le altre cose - negli studi e nell'insegnamento della lingua italiana. 
Il 7 febbraio 2025, al compimento dei 18 anni, Hamad - ormai maggiorenne - ha dovuto lasciare l'abitazione di Missaglia e, messosi in cerca di una nuova dimora, è stato accolto da una famiglia casatese. ''Per la prima volta ho potuto fare la residenza'' ha aggiunto entusiasta il giovane, che in questi mesi si è dovuto purtroppo scontrare con una burocrazia particolarmente rigida che non ha spesso facilitato la sua quotidianità nel nostro Paese. 
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Di fede islamica, Hamad frequenta le moschee del territorio per vivere e condividere i momenti di fede e di preghiera, ma non rinuncia a qualche visita in oratorio a Casatenovo per incontrare i suoi coetanei e trascorrere qualche ora all'insegna del gioco e dello sport. ''Ho seguito un corso per diventare metalmeccanico, ma il mio desiderio è quello di fare il cuoco'' ci ha detto, orgoglioso della nuova vita che si sta costruendo nel nostro Paese, di cui sta cercando di imparare il più possibile. Anche leggendo la Costituzione che lo scorso 16 maggio il sindaco Filippo Galbiati gli ha consegnato (come ad altri suoi coetanei) sul palco di Villa Mariani, condividendo con il pubblico la storia di un giovane arrivato da lontano, con il desiderio - semplice, ma non scontato - di essere accolto.
G.C.
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