Casatenovo: commissione a favore della disabilità, i temi
L’avanzamento delle progettualità in corso e la raccolta indicazioni utili per l’elaborazione di interventi futuri finalizzati a rispondere ai bisogni delle persone con disabilità.
Si è svolta l’altra sera, giovedì 12 giugno 2025, nella sala consiliare del Municipio di Casatenovo, la riunione della Commissione comunale per le politiche a favore delle persone con disabilità costituita sia da consiglieri comunali che da membri della società civile ed istituita ormai da diversi anni, il cui presidente è Gabriele Paleari, operatore della cooperativa il volo di Monticello. Al centro della discussione, l’analisi dei bisogni delle famiglie con persone con disabilità, l’inclusione sociale e sportiva, i servizi di trasporto e l’inserimento lavorativo.
Il presidente della commissione Gabriele Paleari
Dopo la lettura e approvazione del verbale della seduta precedente, sono stati affrontati i punti all’ordine del giorno, tra cui l’aggiornamento sui lavori del tavolo PEBA per l’abbattimento delle barriere architettoniche, la situazione del baskin e la sostituzione di Enrica Baio, dimissionaria della commissione perché nominata nel mese di gennaio assessore ai servizi sociali.
Il cuore della discussione si è concentrato sulla presentazione degli esiti della mappatura dei bisogni delle famiglie con persone con disabilità e sulla progettazione delle attività future: è emersa con forza la difficoltà delle famiglie a trovare risposte adeguate, soprattutto rispetto alla gestione del tempo libero dei ragazzi con disabilità grave. Molti genitori hanno sottolineato la mancanza di attività strutturate e inclusive, in particolare nei fine settimana e durante le vacanze, quando i centri diurni sono chiusi e i ragazzi restano senza alternative.

La proposta di organizzare momenti di socializzazione come aperitivi o laboratori di arteterapia è stata accolta positivamente, ma si è evidenziata la complessità nel rispondere alle esigenze diversificate legate all’età e al tipo di disabilità. Un altro tema centrale è stato quello del trasporto: alcune famiglie hanno raccontato esperienze positive, mentre altre hanno segnalato difficoltà, soprattutto per chi deve spostarsi fuori comune o per visite mediche. Si è discusso della possibilità di potenziare i servizi esistenti, come quello di Villa Farina, ma la carenza di volontari resta un ostacolo rilevante.

Un altro dei punti centrali della discussione è stato senz’altro l’aggiornamento sul tavolo baskin, progetto di disciplina sportiva inclusiva partito l’anno scorso che permette la partecipazione attiva di ragazzi con e senza disabilità creata dall’unione delle competenze dell’associazione Casatesport, dell’allenatore specializzato Christian Perego e dell’atleta Giuseppe Ancora. Nel confronto è emersa una criticità significativa: i campionati attualmente organizzati prevedono la partecipazione solo dei ragazzi dai 14 anni in su, lasciando esclusi i più giovani che, pur frequentando gli allenamenti, non hanno la possibilità di giocare perché non si riesce a formare una squadra junior. Questa situazione crea disagio sia nei ragazzi, che si sentono demotivati, sia negli organizzatori, che faticano a mantenere alta la partecipazione. È stato sottolineato come la soluzione possa passare da una maggiore collaborazione con le scuole, proponendo corsi di formazione specifici per gli insegnanti e presentazioni dirette dei progetti baskin, nella speranza di coinvolgere un numero maggiore di studenti e di favorire la crescita di nuove squadre. Tuttavia, la comunicazione tra le realtà coinvolte resta un nodo da sciogliere e si è evidenziata la necessità di strutturare meglio il percorso di avvicinamento a questa disciplina, per garantire un vero accesso allo sport inclusivo anche ai più giovani.

Anche il tema dell’inserimento lavorativo ha animato il dibattito: alcuni genitori hanno sottolineato il desiderio dei propri figli di lavorare e non dipendere dallo Stato, mentre altri hanno invitato a riflettere sulle condizioni necessarie per una reale inclusione lavorativa: a fronte di ciò è stata avanzata la proposta di creare un tavolo specifico per affrontare queste tematiche e progettare iniziative mirate.
Infine, è stata condivisa la necessità di raccogliere dati più precisi sulle esigenze delle famiglie, attraverso un questionario da diffondere tramite i servizi sociali o le scuole, per progettare interventi più efficaci e mirati. La serata si è conclusa con l’impegno a rafforzare la collaborazione tra famiglie, istituzioni e associazioni, nella consapevolezza che solo unendo le forze si potranno ottenere risposte concrete e migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità nel territorio.
Si è svolta l’altra sera, giovedì 12 giugno 2025, nella sala consiliare del Municipio di Casatenovo, la riunione della Commissione comunale per le politiche a favore delle persone con disabilità costituita sia da consiglieri comunali che da membri della società civile ed istituita ormai da diversi anni, il cui presidente è Gabriele Paleari, operatore della cooperativa il volo di Monticello. Al centro della discussione, l’analisi dei bisogni delle famiglie con persone con disabilità, l’inclusione sociale e sportiva, i servizi di trasporto e l’inserimento lavorativo.

Dopo la lettura e approvazione del verbale della seduta precedente, sono stati affrontati i punti all’ordine del giorno, tra cui l’aggiornamento sui lavori del tavolo PEBA per l’abbattimento delle barriere architettoniche, la situazione del baskin e la sostituzione di Enrica Baio, dimissionaria della commissione perché nominata nel mese di gennaio assessore ai servizi sociali.
Il cuore della discussione si è concentrato sulla presentazione degli esiti della mappatura dei bisogni delle famiglie con persone con disabilità e sulla progettazione delle attività future: è emersa con forza la difficoltà delle famiglie a trovare risposte adeguate, soprattutto rispetto alla gestione del tempo libero dei ragazzi con disabilità grave. Molti genitori hanno sottolineato la mancanza di attività strutturate e inclusive, in particolare nei fine settimana e durante le vacanze, quando i centri diurni sono chiusi e i ragazzi restano senza alternative.

La proposta di organizzare momenti di socializzazione come aperitivi o laboratori di arteterapia è stata accolta positivamente, ma si è evidenziata la complessità nel rispondere alle esigenze diversificate legate all’età e al tipo di disabilità. Un altro tema centrale è stato quello del trasporto: alcune famiglie hanno raccontato esperienze positive, mentre altre hanno segnalato difficoltà, soprattutto per chi deve spostarsi fuori comune o per visite mediche. Si è discusso della possibilità di potenziare i servizi esistenti, come quello di Villa Farina, ma la carenza di volontari resta un ostacolo rilevante.

Un altro dei punti centrali della discussione è stato senz’altro l’aggiornamento sul tavolo baskin, progetto di disciplina sportiva inclusiva partito l’anno scorso che permette la partecipazione attiva di ragazzi con e senza disabilità creata dall’unione delle competenze dell’associazione Casatesport, dell’allenatore specializzato Christian Perego e dell’atleta Giuseppe Ancora. Nel confronto è emersa una criticità significativa: i campionati attualmente organizzati prevedono la partecipazione solo dei ragazzi dai 14 anni in su, lasciando esclusi i più giovani che, pur frequentando gli allenamenti, non hanno la possibilità di giocare perché non si riesce a formare una squadra junior. Questa situazione crea disagio sia nei ragazzi, che si sentono demotivati, sia negli organizzatori, che faticano a mantenere alta la partecipazione. È stato sottolineato come la soluzione possa passare da una maggiore collaborazione con le scuole, proponendo corsi di formazione specifici per gli insegnanti e presentazioni dirette dei progetti baskin, nella speranza di coinvolgere un numero maggiore di studenti e di favorire la crescita di nuove squadre. Tuttavia, la comunicazione tra le realtà coinvolte resta un nodo da sciogliere e si è evidenziata la necessità di strutturare meglio il percorso di avvicinamento a questa disciplina, per garantire un vero accesso allo sport inclusivo anche ai più giovani.

Anche il tema dell’inserimento lavorativo ha animato il dibattito: alcuni genitori hanno sottolineato il desiderio dei propri figli di lavorare e non dipendere dallo Stato, mentre altri hanno invitato a riflettere sulle condizioni necessarie per una reale inclusione lavorativa: a fronte di ciò è stata avanzata la proposta di creare un tavolo specifico per affrontare queste tematiche e progettare iniziative mirate.
Infine, è stata condivisa la necessità di raccogliere dati più precisi sulle esigenze delle famiglie, attraverso un questionario da diffondere tramite i servizi sociali o le scuole, per progettare interventi più efficaci e mirati. La serata si è conclusa con l’impegno a rafforzare la collaborazione tra famiglie, istituzioni e associazioni, nella consapevolezza che solo unendo le forze si potranno ottenere risposte concrete e migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità nel territorio.
I.M.